Due vini di Cevico trionfano nel Premio Gino Friedmann

Primo premio assoluto al Romagna DOC Sangiovese Superiore Terre Cevico 2012
Primo premio assoluto con il Romagna DOC Sangiovese Superiore Terre Cevico 2012 e Gran Premio “Quotidiano” con il Vollì Romandiola spumante brut. Il Gruppo Cevico nell’anno del cinquantenario mette a segno una prestigiosa doppietta nella prima edizione del Gran Premio Gino Friedmann, concorso dedicato al vino del mondo cooperativo. Curato da Giorgio Melandri, insieme a un gruppo di illustri degustatori (Filippo Apollinari, Alessandro Bocchetti, Luca Gardini, Paolo Trimani, Adua Villa), il Premio è una finestra sul vino del mondo della cooperazione, realtà sempre più protagonista dell’enologia italiana.
Come ha affermato il curatore del Premio, Giorgio Melandri, “le cooperative sono comunità del cibo che condividono dei valori moderni e vicini alla terra. Oggi, finalmente, hanno cominciato a lavorare con qualità le loro produzioni, popolari e di forte identità, stanno riscuotendo un grande successo. Con questo premio siamo i primi che cominciano a raccontarlo”.
Dello stesso avviso Luca Gardini, tra i migliori sommelier del mondo, Europe’s Best Sommelier 2009 e World’s Best Sommelier 2010: “Una grande sorpresa, scopro un lavoro di qualità in un mondo al quale pochi guardano. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa giuria, raccontiamo un’Italia diverTerre Cevico sangiovese superiore 2013sa, positiva e ottimista”.

I n questo racconto un ruolo da protagonista lo hanno avuto due vini del Gruppo Cevico. In primis il Romagna DOC Sangiovese Superiore Terre Cevico 2012 a cui è stato assegnato il primo premio, miglior vino assoluto del concorso. Prodotto nelle zone collinari della Romagna, questo vino si contraddistingue per colore, sapori, profumi e valori di un territorio dove la vite dimora da oltre due millenni. Un ampio bacino vocato alla coltivazione dell’uva, dalle colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo (da Rimini fino a Casola Valsenio), passando per Cesena, Forlì, Faenza e Imola, sino ai terreni sabbiosi del Parco del Delta del Po a nord-est, e la pianura Ravennate. In questo territorio i viticoltori, sin dai primi anni 50′, hanno unito le loro esperienze per produrre insieme il loro vino, gettando le basi di quello che è divenuto il “Gruppo Cevico”, forte oggi di oltre 5.000 produttori.

Il Gran PremioQuotidiano’ è stato assegnato allo spumante brut Vollì, già protagonista di illustri riconoscimenti, a partire dalla Medaglia d’Oro nel Concorso Mondiale di Bruxelles. Spumante della linea ‘Romandiola’ (nome dell’antica Romagna) del canale Ho-Re-Ca, il Vollì ‘Bollicine Romagnole’ è stato il vino ufficiale del Centenario di Milano Marittima, sposato anche dal circuito gastronomico del Sale e dal Cavalli Club di Dubai. Prodotto in tre versioni (Extra-Dry, Brut, Rosé), questo vino spumante è il risultato di una ricca selezione di varietà a bacca bianca tradizionalmente coltivate in Romagna in un mix di territori pedecollinari e della pianura ravennate.

Il Premio Friedmann
“I numeri della produzione italiana di vino parlano di un grande e indiscusso protagonista, il mondo cooperativo – afferma il curatore, Giorgio Melandri – Eppure la narrazione di questo patrimonio quasi mai passa per le cantine cooperative lasciate ai margini di un racconto che si nutre di stereotipi spesVolli Brut 0,75 Romandiolaso lontani dalla realtà. Con questa iniziativa vogliamo cominciare a parlare del vino del mondo cooperativo nella sua natura popolare di forte radicamento territoriale e di qualità del processo produttivo legato ad un impianto di valori sempre più importante nel contesto contemporaneo. Se a questo aggiungiamo la qualità delle produzioni e il fatto che le cooperative oggi fanno della qualità un punto di orgoglio si capisce facilmente come questa storia del vino italiano sia pronta per una stagione straordinaria che vogliamo cominciare a raccontare. Le cooperative sono delle vere e proprie comunità che grazie al loro radicamento sul territorio e alla possibilità di scegliere le uve tra tanti e diversi terroir hanno conservato i tratti distintivi delle diverse Doc italiane con un lavoro sempre vicino all’idea quotidiana di vino. Questa iniziativa è un concorso per i vini delle cantine cooperative che ha lo scopo di alimentare la comunicazione con un tema nuovo per il mondo del vino: la qualità e l’identità del vino cooperativo”.

Chi è Gino Friedmann
Il premio è dedicato a Gino Friedmann, un alfiere della cooperazione che promosse la fondazione della cantina sociale di Nonantola nel 1913 e nel 1920 la cantina sociale di Formigine, alla quale seguirono, nel 1923, quelle di Modena, di Sorbara, di Limidi e di Settecani. Nel 1922 promosse la costituzione della Federazione nazionale delle cantine sociali, di cui assunse la presidenza.