Pesaro (8 giugno 2018) – Il Festival della Cucina Italiana diventa maggiorenne e omaggia un grande della musica mondiale: Gioachino Rossini. Sarà il grande compositore, a 150 anni dalla scomparsa, il fil rouge di uno degli appuntamenti enogastronomici più rilevanti del Paese, con il meglio del cibo, del vino e della cultura agroalimentare.

Centro di gravità dell’evento, Pesaro, la città natale del compositore, per quattro giorni “battezzata” Rossini Food Festival (14-17 giugno 2018). Un incontro, Rossini-cibo, che non nasce a caso, per le testimonianze che hanno dipinto il musicista quale raffinato ed esigente gourmet, con una speciale predilezione: la preferenza a ricevere omaggi di natura enogastronomica provenienti da tutte le parti d’Italia e dall’estero.

E su questa scia le Mariette, fedeli custodi delle ricette Artusiane e gli chef dell’Accademia Nazionale Italcuochi, coordinati da Gianfranco Vissani, prepareranno piatti tipici delle varie regioni italiane declinati secondo lo stile Rossini. Tutto questo in pieno centro storico, nello splendido giardino occupato dal Festival (Largo Aldo Moro), per le tasche di tutti.
Il Festival è coordinato da La Madia Travelfood, oggi inserita nel contesto di Cose Belle d’Italia.
(www.cosebelleditalia.com).

LE PASSIONI DI ROSSINI: COSE BUONE D’ITALIA
E’ un fatto risaputo che Rossini si facesse spedire gorgonzola dall’omonima città, da Milano il panettone, da Napoli i maccheroni, dall’Emilia mortadellazamponi, da Ascoli i tartufi…Ogni struttura ospiterà un’eccellenza italiana, dai tartufi agli insaccati, dalle paste artigianali ai formaggi, declinando in versione popolare le passioni del grande Maestro.
Giusto qualche assaggio al Festival: il pregiato salmone Upstream di Claudio Cerati; le lasagne per Rossini con 5 formaggi realizzate dalle Mariette artusiane; arancini e cannoli in versione rossiniana; le polpette fritte e al sugo realizzate da un macellaio doc (parenti delle olive ascolane che piacevano al compositore); porchetta con mandorle, prodotta con maiali allevati allo stato brado nel parco della Majella; arrosticini di castrato di agnellone tagliati a mano, legati alla tradizione pastorale dell’Abruzzo, con la novità degli arrosticini di pancetta di agnello; le emozioni di formaggio delle Direzioni del Gusto, il panettoncino Rossini della pasticceria Cova di Milano.
Nel corso del Festival numerosi sono i locali che “adotteranno” alcuni piatti dedicati al Maestro, a partire dello stellato Stefano Ciotti del Ristorante Nostrano di Pesaro che popone una rivisitazione dei maccheroni alla Rossini.

ROSSINI IN BOLLA
Rossini era esigente in fatto enologico tanto da creare curiosi abbinamenti di vini ai piatti: il Madera sui salumi, il Bordeaux sul fritto, il Reno sul pasticcio freddo, l’Alicante e la Lacrima su frutta e formaggio, lo Champagne sull’arrosto. Le più grandi bolle italiane, unite a quelle francesi tanto amate dal Maestro e tante realtà italiane del vino saranno protagoniste assolute dell’evento, in una panoramica ad ampio raggio.

ESCLUSIVA CENA ROSSINIANA
Evento esclusivo in programma giovedì 14 giugno al ristorante Polo Pasta & Pizza di Pesaro. Protagonista lo chef Mario Di Remigio con un menù tutto il stile rossiniano, sin dall’aperitivo Pop: cocktail Rossini e pizzetta dedicata al grande compositore.
E ancora i maccheroni alla Rossini, conditi con salsa ispirata dalla dettatura di Rossini del 26 dicembre 1866.
Poi il celebre Tournedos Rossini, ispirata alla storica ricetta creata da Marie-Antoine Carême per la grande stima reciproca col Maestro.
Infine dessert Barbajata. Rossini fu nominato direttore musicale del Real Teatro San Carlo di Napoli da Domenico Barbaja. La fortuna di Domenico Barbaja iniziò dall’idea di unire la panna con il caffè e con la cioccolata, creando la bevanda cui fu dato il nome di “Barbajata”.
Il tutto accompagnato da champagne e dai vini pregiati che lui amava.

PREMIO NAZIONALE GALVANINA

Il salone comunale della città di Pesaro sarà il teatro della premiazione del Premio Nazionale Galvanina, in programma domenica 17 giugno alle ore 11,30. Di scena nomi di primo piano del panorama enogastronomico, protagonisti di un riconoscimento che nelle edizioni scorse ha annoverato nomi del calibro di Tonino Guerra, Gualtiero Marchesi, Carlo Cracco e tanti altri.

Sei le sezioni del premio, con il riconoscimento alla Cultura assegnato a Primo Vercilli, volto noto nei canali Rai, tra i principali divulgatori delle tematiche sull’alimentazione, inventore del Metodo della Nutrizione Immuno Geno Funzionale. Il Premio al Giornalismo a Daniele Cernilli, pioniere nel racconto del cibo e del vino, tra i fondatori del Gambero Rosso. L’estrosa Cristina Bowerman è la miglior chef anno 2018, premiata nella sezione Cucina, il non convenzionale Damijan Podversic è il migliore produttore di vino. Il Premio all’imprenditoria per la prima volta si sdoppia: sale sul podio il re della Chianina, Simone Fracassi, mentre il migliore imprenditore italiano all’estero è Antonio Pirozzi, importatore del made in Italy nel Regno Unito. Infine, la sezione del Cuore, quest’anno a Donatella Cinelli Colombini, Presidente dell’Associazione Donne del vino.

IL FESTIVAL E PESARO, Eccellenze sul Palco
Il 18° Festival della Cucina Italiana vivrà in concomitanza con iniziative realizzate dagli operatori della città: il presidente dei ristoratori di Pesaro, lo chef Mario Di Remigio del ristorante Polo Pasta & Pizza, ha realizzato, insieme agli chef dei ristoranti NostranoSettima FilaLo Scudiero‘59 Restaurant, un “piatto rossiniano” da tenere in carta.
Ogni chef dei ristoranti aderenti spiegherà la propria ricetta sul palco del Festival in prima serata.

IL FESTIVAL COMPIE 18 ANNI
Il Festival della Cucina Italiana è uno degli eventi più rilevanti in Italia. Una delle sue caratteristiche è quella di essere itinerante: negli anni passati è stato ospitato nel Museo della Marineria di Cesenatico, nella città del Tartufo Bianco Pregiato di Pergola, all’Isola d’Elba, a Londra, a Piobbico, a San Benedetto del Tronto, a San Patrignano, a Rimini e a Bologna, coinvolgendo il folto pubblico (fino a 80.000 presenze), le televisioni, i giornalisti, i più importanti chef italiani e i buyers esteri. Lo scorso anno si è svolto sempre nella città di Pesaro.

Ufficio stampa del Festival della Cucina Italiana è l’Agenzia PrimaPagina