Cervia (28 ottobre) – Dopo quella sanitaria, quella ambientale sarà la sfida più importante del nostro secolo, su cui si gioca la sopravvivenza del pianeta.
Più della metà della popolazione mondiale vive oggi in aree urbane, che rappresentano solo il 2% della superficie terrestre ma che consumano circa il 75% delle risorse naturali.
Il processo di migrazione dalle campagne alle città non accenna a fermarsi e di questo passo porterà il 70% della popolazione mondiale entro il 2050 a vivere in agglomerati urbani.
In questo contesto, le foreste urbane, che possono essere definite come reti o sistemi, e che comprendono boschi, gruppi di alberi e singoli alberi, giocheranno nei prossimi anni un ruolo sempre maggiore nella lotta ai cambiamenti climatici, ma non solo.
Dal miglioramento del clima alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, dall’aumento della sicurezza del suolo alla diminuzione dello stress, dal risparmio energetico alla funzione di educazione culturale e ambientale, sono innumerevoli gli effetti positivi che un’area boschiva urbana può avere sulle città e sui suoi abitanti.
Non è facile oggi per una città conservare le proprie aree boscate e ancor più difficile è ampliarle, tuttavia la nuova legge urbanistica dell’Emilia-Romagna “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del territorio” ben concilia le esigenze urbanistiche con il contrasto al consumo di suolo, dando grande rilievo all’importanza dei servizi ecosistemici.
Un altro scoglio da affrontare è quello culturale: non c’è ancora un’adeguata conoscenza del valore che questi sistemi hanno sia per l’ecosistema che per l’economia di una città. È urgente quindi la necessità di elaborare strategie di adattamento climatico a scala urbana e territoriale e per fare questo servono risorse: un’inversione di tendenza in atto è dimostrata dai recenti bandi e dalla prossima programmazione europea che vertono su un “Green deal europeo” e dai progetti nazionali e regionali in corso.

Per parlare del valore della foresta urbana, degli alberi più in generale e dei cambiamenti climatici, l’Amministrazione comunale di Cervia ha fortemente voluto questo convegno, che si terrà venerdì 30 ottobre in modalità a distanza.
Quindici interventi tenuti da docenti universitari, esperti in materie ambientali, in cui si parlerà a tutto tondo di questi temi, che sarà possibile seguire in streaming su Facebook (in italiano) e su YouTube (in inglese). Sarà anche l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti con il Progetto Adriadapt – Interreg Italia-Croazia, cercando al tempo stesso un confronto e un dialogo con possibili partner in merito alla nuova progettazione europea, sempre in un’ottica di una Cervia che guarda al futuro.

Dichiarazione del Sindaco di Cervia Massimo Medri: “Un convengo importante per questa città, che siamo felici di riuscire comunque a realizzare, anche se in streaming. È importante in questo momento in cui l’attenzione è focalizzata su altre questioni di certo di estrema importanza, non dimenticarsi dell’ambiente e degli obbiettivi che ci si è posti per il futuro, sia per quanto riguarda la tutela che per il benessere del pianeta. Grazie a chi ha creduto in questo progetto e nella forte vocazione ambientalista che appartiene a questa città.”

Il convegno è organizzato con il Patrocinio di: Ministero dell’Ambiente, Regione Emilia-Romagna, ANCI Emilia-Romagna, European Arboricultural Council, Parco Delta del Po, Green City Network, Pubblici Giardini e CerviaAmbiente.