“Chi si ferma è perduto”. Questo celebre detto ben addice a Macfrut che già muove i passi dell’edizione 2018. In programma alla Fiera di Rimini dal 9 all’11 maggio, sono tante le novità in cantiere per un appuntamento che ancora una volta interpreta e rappresenta i trend del variegato universo ortofrutticolo, strategica voce dell’agroindustria italiana. La presentazione è avvenuta questa mattina in Fiera a Rimini da parte di Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, Veronica Bertoldo dell’Assessorato della Regione Veneto, Juan Mesa Zuleta Ambasciatore della Colombia, Enrico Turoni Presidente del Consorzio Cermac, e Paolo Lucchi Sindaco di Cesena.

Queste le linee strategiche che preannunciano una fiera ricca di novità e di contenuti, per espositori e visitatori, con due capisaldi della manifestazione ulteriormente potenziati: internazionalizzazione e innovazione.

L’emblema della 35esima edizione sarà il Radicchio, da prodotto povero a simbolo d’eccellenza del made in Italy. La parabola di questo prodotto orticolo bene esemplifica il termine rinascita: alcuni anni fa tanto si caratterizzava per la bassa qualità e la poca considerazione, quanto oggi viene sposato da consumatori e alta gastronomia.

La Regione partner sarà il Veneto, da sempre una dei cardini del sistema ortofrutticolo italiano con oltre 9800 ettari di ortive in piena aria e 20mila ettari di fruttiferi.

A testimoniare che l’internazionalizzazione rimane uno dei punti chiave della rassegna, il Paese partner sarà la Colombia. Sono tante le opportunità di business con lo Stato Sudamericano a seguito del processo di pace avviato nei mesi passati. La Colombia è un grande importatore di frutta, 350mila tonnellate annue, di cui 100mila tonnellate di mele che provengono anche dall’Europa e dall’Italia. Buone prospettive anche per il kiwi. La Colombia è anche un grande produttore di ortofrutta, circa 9 milioni di tonnellate annue, di cui 1,8 milioni esportate, gran parte delle quali sono banane, ma crescono altre tipologie di frutta tropicale come l’avocado.

Grande novità sarà rappresentata dal Tropical Fruit Congress, un Forum, che potrebbe diventare un evento annuale, dedicato alla frutta tropicale, segmento che sempre maggiore favore sta incontrando tra i consumatori (+2,1% lo scorso anno i consumi italiani). Dove e quando si produce, come si trasporta, come si conserva, come si vende, come si consuma. Insomma un focus a 360 gradi sulla frutta tropicale, poco conosciuta non solo dai consumatori ma anche dai buyers e dai gestori di punti vendita.

Sotto il segno delle conferme tre must dell’attuale edizione di Macfrut, con nuovi speciali focus: New Retail Solution, dedicato al punto vendita del futuro, riserverà una peculiare attenzione al nuovo modo di esporre la frutta tropicale; Macfrut Bio, in collaborazione con il CCPB, su un segmento in grande crescita di cui il nostro Paese è leader nella produzione di ortofrutta biologica; Macfrut in Campo,dedicato alle prove in campo di macchine ed attrezzature per l’orticoltura di precisione 2.0.

Considerato che Macfrut non è solo una Fiera ma un Hub per lo sviluppo internazionale del settore, è già stato definito il programma dei primi road show insieme agli stakeholder, per promuovere, insieme alla fiera, la filiera ortofrutticola italiana. Tre i Continenti interessati: Asia (Kazakistan e Uzbekistan); Africa (Etiopia e Angola); Sudamerica (Colombia e Cile). Alla luce del grande successo riscontrato da “Macfrut in Campo” e dell’interesse internazionale per le tecnologie agricole italiane, in alcune di queste tappe si realizzeranno dimostrazioni pratiche di macchine agricole per il settore orticolo.

Ufficio stampa di Macfrut è l’Agenzia PrimaPagina.