‘Ospitalità è dare se stessi, ospitare senza chiedere nulla in cambio, riscoprendo il valore della comunità’. Questa la motivazione con cui l’assessore al Turismo Mirko Capuano e il Sindaco di Bertinoro Gabriele Fratto hanno spiegato il senso della Festa dell’Ospitalità 2020, manifestazione simbolo del borgo, dedicata in questo particolare anno alla Solidarietà. Un sentimento che ha accumunato cittadini, volontari, sanitari e operatori che hanno reso possibili e disponibili i servizi essenziali a Bertinoro come nel resto della Penisola nelle lunghe settimane del lockdown.

Così la 94^ edizione della Festa – presentata dal Sindaco Fratto e dall’Assessore Capuano questa mattina con una conferenza stampa –  si aprirà venerdì 4 settembre, alle 19, in piazza della Libertà, con la consegna  di attestati di merito alla Protezione Civile e ai Medici di Bertinoro come segno di ringraziamento per l’impegno accurato e costante profuso durante la fase più dura della pandemia. Non solo: i campioni della solidarietà, chi durante il lockdown si è impegnato per il bene della comunità, saranno anche i protagonisti, come ospiti d’onore, del Rito dell’Ospitalità, clou della festa.

Tutt’attorno Bertinoro non rinuncia alla festa con iniziative di intrattenimento e cultura che per tutto il fine settimana si susseguiranno nel Borgo, nel pieno rispetto delle norme di distanziamento ed evitando gli assembranti. Predisposto a questo scopo lo spazio enogastronomico organizzato in piazza della Libertà che dalle 18 di venerdì sarà allestito con tavolini distanziati e stand gastronomici a cura delle associazioni di volontariato di Bertinoro con servizio ai tavoli e possibilità di asporto.

E, seppur in modo diverso rispetto agli anni scorsi (mancherà, ad esempio, l’appuntamento con Fricò Royal), anche il programma 2020 si presenta ricco di appuntamenti e occasioni di incontro, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza.

Il programma della Festa
Venerdì 4 e sabato 5 settembre sono tutti invitati alla Rocca vescovile per partecipare alle iniziative di “Oh che bel castello”: ci saranno visite guidate alla Rocca e al Museo Interreligioso (a pagamento), mentre nella corte interna, aperta al pubblico, a orari prestabiliti si potranno seguire i racconti di Enrico Bertoni, direttore del Museo, dedicati a momenti della storia di Bertinoro.

Nel primo appuntamento (venerdì 4 settembre, ore 20) sarà rievocata  “La notte dello shabbat: storie di ebrei e di vini”, mentre nella stessa sera, alle ore 22, il secondo intervento è intitolato “Narra la Rocca di Bertinoro: sulle tracce dello spungone”.

Si replica con la stessa formula, sabato 5 settembre: alle ore 20 si parlerà “Di donne e cavalieri: Dante e le donne di Romagna”, alle 22 l’ultimo intervento di Bertoni si intitola “L’irrequieta passione”.

Entrambe le serate saranno arricchite dagli interventi musicali dell’Orchestrina Vico Vecchio. Nella serata del 4 settembre, inoltre, sarà presente il Gruppo Astrofili Forlivesi per l’osservazione guidata del cielo.

La partecipazione a questi momenti è libera; per favorire il rispetto delle norme di sicurezza è gradita ala prenotazione (Ufficio Turistico di Bertinoro, tel. 0543/469213).

Inoltre, venerdì 4 settembre, Piazza della Libertà si animerà dalle ore 20 con la musica del Duo Miscellanea Beat, a cui seguirà, dalle ore 21,30, il concerto di The Good Fellas.

Durante la serata, inoltre,  andrà in scena “Insieme per una cultura di pace!”, con la proiezione di video, foto e messaggi della Protezione Civile di Bertinoro, della città gemellata di Kaufungen (Germania) e della città amica di Villefranche su Saone. Filmati e fotografie saranno visibili anche nelle sere successive, sotto il Loggiato del Comune, a partire dalle ore 20,30.

Sabato 5 settembre, il programma si apre nella mattinata con una visita animata dedicata agli “Spazi di condivisione nel segno dell’Ospitalità”. Realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e con la collaborazione di Enrico Bertoni, del poeta Gianfranco Lauretano e della Scuola Musicale di Bertinoro, l’itinerario prevede tre tappe: alle 10 è in scaletta la visita alla Pieve di San Donato di Polenta, alle 11 ci si sposterà alla Rocca e al Museo Interreligioso, per concludere – intorno alle 11,40 – con una visita alla Giudecca e alla Colonna dell’Ospitalità. La partecipazione è gratuita, ma è necessario prenotare rivolgendosi all’Ufficio Turistico.

Nel pomeriggio, alle ore 16, la Chiesa di San Silvestro ospiterà la cerimonia di consegna del Premio Giovanni Gatti, assegnato quest’anno alla memoria di Fabrizio Fornasari, a lungo protagonista della vita amministrativa e culturale di Bertinoro (è stato, fra le altre cose, Segretario dell’Associazione dei Benigni), scomparso nel maggio scorso. Interverrà l’avvocato Pier Giuseppe Bertaccini.

Alle 20,30, piazza della Libertà ospiterà la tradizionale Cena della Vendemmia, realizzata con la collaborazione del Comitato “Manifestazione Gemellaggi“e “Chi Burdel – I ragazzi di Bertinoro” con i prodotti delle aziende Babbi, Caseificio Mambelli, Podere Fantini, Gelateria Km 7, Nicoletta Nardini e Orogel. In abbinamento i vini del Consorzio Vini di Bertinoro serviti da AIS Romagna.

Costo 25 euro. Prenotazione obbligatoria.

La cena sarà accompagnata dalla musica del Duo Baguette, mentre alle 22 inizierà il concerto dei Minor Swinger.

Gran finale domenica 6 settembre. Alle ore 10,30, in Piazza della Libertà si terrà la rievocazione storica dell’ospitalità, con lo spettacolo degli sbandieratori. Nel corso dell’evento sarà svelata l’epigrafe dedicata a Giovanni Gatti, nel 100° anniversario della nascita. Infine, presso la Colonna delle Anella, si svolgerà il tradizionale Rito dell’ospitalità, dedicato quest’anno a quanti hanno operato per il bene di tutti durante il lockdown.

La Festa dell’Ospitalità si concluderà sotto il segno della musica, con tre appuntamenti: alle ore 16.30 si esibirà  la Power Marching Band – Banda Città di Bertinoro; alle ore 19.00 sarà la volta della musica dal vivo con il Duo Costa e Grilli (violino e pianoforte); alle ore 21.00  grande spettacolo con Sara Zaccarelli  & The Soul Train. E, infine, tutti con il naso all’insù per ammirare lo spettacolo conclusivo con i fuochi d’artificio.

Info utili
Nei giorni della Festa sarà attiva la navetta gratuita  per il centro storico dai parcheggi di via Allende e via Badia nei seguenti orari:

  • venerdì e sabato dalle 19.00 alle 00.20;
  • domenica dalle 15.00 alle 00.20

Per motivi di rispetto delle norme per le diverse iniziative è sempre gradita la prenotazione.

Per info e prenotazioni: Ufficio Turistico – tel. 0543 469213 turismo@comune.bertinoro.fc.it

Programma dettagliato sul sito www.visitbertinoro.it

Un po’ di storia
E’ dal 1926 che Bertinoro dedica la prima domenica di settembre a questo rito, che affonda le radici in tempi assai più antichi.
Secondo la tradizione, nel 995 il giudice Andrea convocò a Bertinoro un convegno di pace per risolvere le contese sorte fra le più potenti famiglie del territorio, ma si trovò di fronte al problema di dove far ospitare i nobili convenuti. Il problema fu risolto con un patto tra i nobili locali che inizialmente si contendevano gli ospiti illustri per averli nelle proprie dimore.
Due secoli dopo, Arrigo Mainardi e Guido del Duca fecero innalzare la famosa “Colonna delle Anella” o “Colonna dell’Ospitalità”: ogni anello apparteneva a una famiglia locale e i forestieri che arrivavano in città, legando il cavallo a un anello, diventavano ospiti della famiglia corrispondente. All’inizio del secolo scorso, un gruppo di giovani bertinoresi volle recuperare questa tradizione, con la stessa formula che viene adottata ancora oggi.