San Mauro Pascoli (8 settembre 2020) – Un libro su un personaggio centrale della storia di San Mauro Pascoli: Marco Battista Battaglini (1645-1717). Il volume, “Il vescovo Marco Battaglini. Un sammaurese alla ribalta Europea del Seicento” (Ponte Vecchio editore), è stato scritto da Piergiorgio Grassi, ordinario di Filosofia delle religioni nella Facoltà di Sociologia e di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Urbino nonché direttore dal 1993 dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Italo Mancini” sempre a Urbino,

Organizzata da Sammauroindustria, la presentazione avverrà venerdì 11 settembre alle ore 21 nel Giardino di Casa Pascoli a San Mauro Pascoli, aperto dalla sindaca Luciana Garbuglia e dal Presidente di Sammauroindustria Daniele Gasperini. Insieme all’autore intervengono il parroco Don Giampaolo Bernabini e il direttore di Sammauroindustria Miro Gori. Ai partecipanti sarà consegnata copia del volume.

Battaglini è una figura centrale non solo di San Mauro ma nella storia della Chiesa. Nato a San Mauro e divenuto vescovo di Nocera Umbria e Cesena, è autore di due monumentali pubblicazioni: Storia dei concili generali pubblicata nel 1686 e Annali del sacerdozio e dell’impero intorno all’ultimo secolo XVII.

“Battaglini è un personaggio poliedrico, ancora tutto da studiare, nonostante che, almeno nella sua epoca, molti fossero i commentatori delle sue opere, soprattutto storiche – spiega Piergiorgio Grassi – E’ stato giurista e giudice civile di grande prestigio, vescovo attivissimo a Norcia in Umbria in una stagione di grandi terremoti e di gravissime carestie, profondendo energie per aiutare la sua gente; è stato infine uno storico prolifico autore di una monumentale Storia dei concili generali (1686) che, come opera di tal genere, per la prima volta, era scritta in italiano e di un’ altra monumentale opera dal titolo Annali del sacerdozio e dell’impero intorno all’ultimo secolo XVII. Sono scritti che hanno suscitato dibattiti e controversie. Devo anche dire che era legatissimo a San Mauro dove volle venire a morire, quando si accorse che la malattia di cui soffriva era giunta all’ultimo stadio. A San Mauro aveva studiato sotto le cure dello zio che era parroco della cittadina. Qui trascorse un’infanzia felice, circondato da una campagna rigogliosa”.

In occasione del 300esimo anniversario della sua morte Sammauroindustria realizzò una targa topografico-commemorativa oggi posizionata nella piazza che porta il suo nome.

 

Ufficio Stampa PrimaPagina