Chiamamole fake news, bufale o più semplicemente notizie false. Sono tutte quelle pubblicazioni, articoli e post, che diffondono un’informazione alterata o completamente distorta rispetto alla verità dei fatti.
La verità dei fatti appunto, principio sacrosanto per noi giornalisti, che ogni giorno dobbiamo difendere a suon di critiche.

Ma da oggi, a quanto pare, c’è un nuovo paladino della verità ed è niente di meno che il celeberrimo social network Facebook. E se vi state chiedendo come, rispondiamo con due parole: “Progetto Giornalismo”.
Con questa iniziativa, la creatura plasmata da Zuckerberg propone una vera e propria ‘alfabetizzazione’ dei contenuti pubblicati sulla piattaforma tramite un programma basato su tre step.
Si comincia con lo stringere accordi di collaborazione con editori e media, per poter sviluppare insieme supporti adeguati per la pubblicazione delle notizie.
Al secondo step c’è la formazione degli artefici dell’informazione, quindi giornalisti ed editori: Facebook fornirà a quest’ultimi strumenti e competenze per migliorare la diffusione delle notizie sul canale social.
Infine ma non per ultimi, gli utenti: a loro disposizione ci saranno materiali educativi a fornire strumenti adeguati per distinguere tra una bufala e una notizia con la n maiuscola.

Il progetto avrà successo? Fra coloro che hanno già aderito all’ambiziosa iniziativa (come riportato dal Wall Street Journal) troviamo nomi di spicco sulla scena editoriale: Washington Post, Fox News e BuzzFeed.
Ad influire sulla scelta di questi gruppi editoriali ci sarà stata la volontà di salvare la notizia o la visibilità garantita da Facebook?
Lasciamo a voi la riflessione, cari lettori…

Alice Magnani