Bertinoro (12 dicembre 2018) – Cinquant’anni di attività sul territorio a supporto dei lavoratori in agricoltura. A celebrarli è C.I.M.L.A, Cassa Integrazione Malattia Lavoratori Agricoli delle province di Forlì Cesena e Rimini, nata mezzo secolo fa come strumento per erogare prestazioni e sussidi nel settore agricolo.
Venerdì 14 dicembre alle 9.30 presso il Centro Residenziale Universitario di Bertinoro (CEUB) si celebrerà questo lungo e importante percorso insieme a coloro che hanno collaborato alla costruzione e allo sviluppo della Cassa dalla nascita ad oggi.
C.I.M.L.A è per l’appunto una Cassa extra legem di derivazione contrattuale costituita dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro agricolo, privati e cooperative, Confagricoltura, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Uimec-Uil, Ugc-Cisl e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori agricoli Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, ed è stata istituita in attuazione del lontano contratto collettivo provinciale di lavoro del 19/7/1965.
Lo scopo principale di questa Cassa è quello di corrispondere ai lavoratori agricoli, dipendenti da aziende private e cooperative, in caso di malattia, infortunio e malattia professionale, un’integrazione giornaliera in aggiunta alle indennità corrisposte dagli Enti preposti INPS ed INAIL. Negli anni CIMLA ha consegnato anche numerose borse di studio per sostenere nell’attività scolastica i figli dei lavoratori agricoli.
Furono istituite anche le colonie estive marine e montane per i ragazzi fino ai 12 anni, furono interventi molto utili e soprattutto educativi in considerazione del fatto che i genitori lavoravano nel periodo estivo e non potevano prendersi cura totalmente dei loro figli.
La CIMLA ha risposto negli anni trascorsi con un contributo concreto ad una ricerca effettuata dall’allora Primario di divisione Oncologica G.B.Morgagni-L.Pierantoni di Forlì, Prof. Dino Amadori, sulla “difesa della salute in agricoltura”.
“CIMLA è un bene comune nato dall’intuizione contrattuale dei nostri padri di parte datoriale e sindacale che con un serio confronto e dialogo diedero vita ad uno strumento essenziale per i lavoratori agricoli del nostro territorio – dichiara il presidente della Cassa Mirco Coriaci – celebrarne il cinquantennale è motivo di soddisfazione per i tanti che hanno creduto in questa Cassa a supporto di uno dei settori strategici del nostro territorio, come da sempre è l’agricoltura”.
Ancora oggi il comparto agricolo ha un peso significativo sul tessuto economico romagnolo. I lavoratori agricoli delle province di Forlì Cesena e Rimini sono circa 10.200, le imprese agricole di Forlì Cesena e Rimini sono circa 7.000 e rappresentano il 12% delle imprese agricole della regione.
“Oggi la nostra Cassa integra ai lavoratori agricoli circa 70.000 giornate all’anno di malattia, infortunio e malattia professionale con circa 5800 pratiche lavorate, ciò significa che nei suoi cinquant’anni di vita sono stati interessati circa 110.000 lavoratori con circa 3.000.000 di giornate indennizzate– asserisce il direttore Foschi- e questo è il risultato di un buon esercizio contrattuale per i lavoratori agricoli”.
In occasione dei festeggiamenti dei primi 50 anni di attività, si è scelto di premiare con una borsa di studio la tesi di uno studente dell’Alma Mater. Si tratta del dottor Giuseppe Lomartire del Corso di laurea in viticoltura ed enologia che si è appena laureato ‘con lode’ discutendo una tesi intitolata “L’evoluzione del sistema agro-alimentare in Emilia Romagna. Un focus sulla provincia di Forlì Cesena” (relatore il professore Giulio Malorgio). Al neolaureato verrà consegnata una borsa di studio di Euro 2700.
Interverranno alla cerimonia anche il professor Andrea Versari, enologo, agronomo e coordinatore del CdS in Viticoltura ed Enologia Università di Bologna, e dott. Luca Piccini coordinatore gestionale del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari, Università di Bologna.