(Roma 20 aprile 2022) – Tre giornate di incontri e approfondimenti su tematiche strategiche per la filiera avicola: produzione e consumi, mercati internazionali oggi di fronte alla crisi bellica, ricerca e innovazione, strategie future, sostenibilità economica e ambientale. Fieravicola Poultry Forum&B2B, in programma al Rimini Expo Center dal 4 al 6 maggio, sarà l’occasione di incontro per i protagonisti della filiera avicola italiana e internazionale, partendo dai contenuti e con l’obiettivo di individuare strategie condivise.
La filiera, produttori, aziende di tecnologia innovativa e associazioni di rappresentanza e scientifiche, ha risposto compatta all’appuntamento e sarà protagonista alla prima edizione con tutti i top player della produzione presenti: Gruppo Veronesi-Aia, Gruppo Amadori, Fileni, Martini, Guidi, Eurovo.
Per la filiera l’evento sarà inoltre l’occasione per non disperdere relazioni avviate e aggiornare un sistema di networking fondamentale per individuare strategie vincenti, proprio partendo dalle esigenze del settore. Intenso il programma predisposto nei tre giorni.
Mercoledì 4 maggio si parlerà di consumi e trend nel mercato italiano per carni avicole e uova con la presentazione di uno studio Ismea e una tavola rotonda tra i principali produttori e rappresentanti della Gdo.
La seconda giornata (5 maggio) avrà un taglio più internazionale, con relatori esteri e 3 slot convegnistici che proporranno rispettivamente una tavola rotonda sulle dinamiche internazionali delle materie prime agricole, un focus sul percorso dell’avicoltura italiana e europea verso la sostenibilità e un convegno dedicato al confronto tra esperienze e modelli nell’avicoltura mondiale.
Per la parte dedicata all’approfondimento scientifico prevista il 6 maggio, terzo giorno del Poultry Forum e curata in collaborazione con WPSA (World’s Poultry Science Association), SIPA (Società italiana di Patologia Aviaria) e ASIC (Associazione Scientifica Italiana di Coniglicoltura), sono in programma focus sulle nuove prospettive per il sessaggio in ovo, le strategie di prevenzione delle zoonosi e la gestione efficace dei virus influenzali oltre alla cura del benessere animale, al centro dei tavoli scientifici con interventi di ricercatori e studiosi internazionali.
L’evento dal taglio specificatamente professionale è previsto negli anni pari in alternanza con Fieravicola che si svolgerà in quelli dispari, in programma in contemporanea a Macfrut, fiera internazionale dell’ortofrutta. Poultry Forum&B2B è promosso da Fieravicola in collaborazione con Assoavi, Unaitalia e le associazioni scientifiche di settore che animeranno l’approfondimento scientifico: WPSA (World’s Poultry Science Association), SIPA (Società italiana di Patologia Aviaria) e ASIC (Associazione Scientifica Italiana di Coniglicoltura).
Hanno detto alla presentazione.
“Abbiamo pensato a un taglio molto professionale e innovativo per questo appuntamento, partendo dalle esigenze del settore – dichiara il presidente di Fieravicola Renzo Piraccini – Oggi possiamo dire che il Poultry Forum compatta l’intera filiera ed è un risultato che accogliamo con grande soddisfazione perché siamo convinti che solo insieme si possano vincere le sfide che questo settore in grande evoluzione ha davanti”.
“L’iniziativa del Poultry Forum è nata per dare continuità al lavoro avviato lo scorso anno in occasione della prima manifestazione di Fieravicola a Rimini – dichiara Stefano Gagliardi direttore Assoavi – La manifestazione sarà un’occasione di confronto sui temi di maggior interesse, in un momento così delicato quale quello attuale, partendo dall’esame dell’andamento dei consumi, dalla remunerazione dei prodotti e dal rapporto con la GDO”.
“Il contesto di incertezza economica e geopolitica che viviamo rende ancora più attuale il dibattito di Fieravicola dove affronteremo i temi chiave del settore in un’ottica di sistema e con player internazionali, per dare alle aziende ed operatori la giusta prospettiva in questa fase difficile segnata dai rincari dei costi delle materie prime – spiega Lara Sanfrancesco, direttore di Unaitalia – Lo scenario attuale ha reso, inoltre, evidente come obiettivi e target della strategia europea Farm to Fork necessitano di una approfondita riflessione e di un adeguato studio di impatto per poter consentire al settore agroalimentare e alle nostre imprese di essere sostenibile, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico e sociale”.
“Il settore avicolo è un’eccezione nel panorama italiano per diversi aspetti – ha affermato Fabio Del Bravo di Ismea – Prima di tutto perché è autosufficiente per il 107% e in un momento di crisi delle catene globali questo fa la differenza. In secondo luogo, perché è una filiera fortemente integrata. Le sue criticità stanno sul fronte dei costi delle materie prime per la mangimistica che, a fronte degli incrementi dei prezzi di mais e soia dell’ordine del 90% e del 44% dal gennaio del 2021, ha subito un incremento del costo di produzione intorno al 40%. Sul fronte dei consumi, le carni avicole nel 2021 hanno tenuto, mentre in calo sono le uova in un trend che sembra proseguire in questo inizio d’anno. Al Poultry, cercheremo di confrontarci con produttori e distribuzione su questi temi anche con l’aiuto dei risultati di un’indagine su 3.000 famiglie, tutt’ora in campo, che potrà fornirci spunti interessanti sulla reazione e sulla percezione da parte dei consumatori rispetto all’incremento dei prezzi dei prodotti alimentari, con una verticale specifica sul settore avicolo”.
“La filiera avicola rappresenta una delle eccellenze più strategiche del made in Italy agroalimentare e per questo il Poultry Forum rappresenta un’occasione importante per mettere in luce la nostra forza – dichiara il presidente Coldiretti Ettore Prandini – Senza dimenticare che è uno dei settori che sta soffrendo di più per i rincari dei costi di produzione. Coldiretti è impegnata nella promozione e nella valorizzazione del nostro modello di allevamento che è più sostenibile, rispetto alla media europea, e che garantisce carni di qualità a un prezzo accessibile per i consumatori italiani e internazionali. È questo uno dei pochi settori in cui siamo autosufficienti e ancora più da difendere proprio per la sua capacità di offrire anche tanti posti di lavoro”.
“Il nostro compito è mantenere alti gli standard qualitativi del settore avicolo per difendere il nostro made in Italy da attacchi esterni e per non perdere tutte le conquiste che nel campo agroalimentare abbiamo raggiunto negli ultimi anni – ha affermato il sottosegretario al Mipaaf, Francesco Battistoni – Sarebbe un grave errore abbassare le nostre difese proprio in un periodo storico nel quale, dall’esterno, arrivano sollecitazione che vanno contro i nostri allevatori come il pressante richiamo alla ‘carne sintetica’. Aprire le porte a simili sofisticazioni alimentari, sarebbe come far entrare un Cavallo di Troia all’interno della nostra filiera, non farebbe altro che distruggerla”.
“Anche in Europa – ha continuato Battistoni – assistiamo ad un continuo richiamo al raggiungimento degli obietti della Farm to Fork e all’autosufficienza alimentare. Sarebbe importante che le strategie europee tenessero in considerazione i diversi settori agroalimentari e le politiche attuate dagli stessi nel raggiungimento degli obiettivi. Per fortuna il settore avicolo è già autosufficiente per oltre il 107%, quindi quello che non possiamo permetterci è di mettere in conflitto fra loro, ambiente e sostenibilità con il reddito dei nostri allevatori e agricoltori. Quindi bene la Farm to Fork, ma con i giusti bilanciamenti e le corrette valutazioni”.