Forlimpopoli – Casa Artusi globetrotter in giro per l’Europa nella Settimana della Cucina Italiana nel mondo. Tre le città che hanno ospitato altrettante iniziative culturali dedicate al padre della cucina italiana: Varsavia, Amsterdam e Lezhe in Albania. Il tutto in collaborazione con l’Ufficio di Promozione Culturale all’estero della Regione Emilia Romagna coordinato da Cristina Turchi e gli Istituti Italiani di Cultura.
A Varsavia è stato presentato il Manuale artusiano tradotto in lingua polacca alla presenza dell’Ambasciatore italiano nella capitale, Alessandro De Pedys. La traduzione del Manuale è stata realizzata da Tessa Capponi Borawska, fiorentina di nascita, docente di italianistica, e Małgorzata Jankowska-Buttitta, mentre la pubblicazione è stata possibile grazie alla collaborazione degli Istituti Italiani di Cultura di Varsavia, diretto da Roberto Cincotta e dal predecessore Angelo Cappello, e Cracovia diretto da Ugo Rufino.
Il volume in polacco rientra nel progetto di marketing territoriale Romagna terra del Buon vivere. A rappresentare Casa Artusi era presente Andrea Severi Segretario della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
Artusi protagonista anche ad Amsterdam insieme a Giovanna Frosini dell’Accademia della Crusca, membro del Comitato Scientifico di Casa Artusi. L’occasione è stata la presentazione del gastronomo nell’ambito del ciclo di incontri “Turismo letterario: viaggio in Italia attraverso le case ove hanno dimorato illustri italiani”. Alla presentazione, ospitata all’Istituto Italiano di Cultura, hanno preso parte la direttrice, Carmela Callea, e Gandolfo Cascio, Professore di Letteratura Italiana all’Università di Utrecht.
Incontro e laboratorio di cucina sono andati in scena nella scuola tecnico professionale dei Rogazionisti di Lezhe in Albania. Presente Verdiana Gordini, presidente dell’Associazione delle Mariette, che oltre a parlare del gastronomo, ha condotto un laboratorio di pasta fresca fatta a mano. L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, insieme alla scuola di Cucina di Casa di Casa Artusi, e l’Associazione delle Mariette.