Nuove tecnologie al servizio dell’innovazione genetica e del vivaismo: Il futuro passa da qui.

genetica

Cesena (17 Aprile 2023) – In un momento difficile per le filiere frutticole nazionali, alle prese con problemi di varia tipologia (cambiamenti climatici, carenze idriche, patogeni alieni e parassiti) sempre più centrale diviene la necessità di disporre di nuovi genotipi, ovvero nuovi materiali genetici per dotare gli agricoltori ed i frutticoltori di strumenti idonei a continuare a produrre quantità adeguate di produzioni di qualità ed in maniera ecosostenibile al fine di assicurare un futuro alle filiere produttive nazionali e non solo.

Un tema centrale per l’agricoltura che sarà al centro della seconda Tavola calda in programma a Macfrut mercoledì 3 maggio alle ore 13, dal titolo “Nuove tecnologie a servizio dell’innovazione genetica e del comparto vivaistico”. L’evento si svolge nell’ambito del Salone del Vivaismo, grande novità della 40esima edizione della Fiera internazionale dell’ortofrutta in programma al Rimini Expo Centre dal 3 al 5 maggio.

 

A coordinare la giornata è Luigi Catalano di CIVI-Italia, che così presenta l’incontro: “Le nuove tecniche di miglioramento genetico meritano l’attenzione del legislatore affinché siano permesse ed applicate in un quadro normativo che da una parte tuteli ambiente e consumatori, e dall’altro consenta di produrre in maniera sostenibile in uno scenario complesso che vede, per il raggiungimento dei traguardi previsti dal Green Deal, la forte riduzione dei mezzi della produzione da parte degli agricoltori. È questo l’auspicio del CIVI-Italia, unico organismo interprofessionale italiano che opera da oltre 30 anni per la qualificazione delle produzioni vivaistiche nazionali, che associa il 95% del vivaismo organizzato delle piante da frutto e vite, oltre alle unioni nazionali dei produttori ortofrutticoli”.

Catalano auspica una svolta in questa direzione: “Lo sdoganamento delle nuove tecniche di miglioramento genetico permetterebbe di ridurre i tempi per l’ottenimento di nuove varietà nell’ambito dei programmi privati di breeding che oggi vedono lo sviluppo da parte dei maggiori gruppi vivaistici nazionali associati al consorzio, rispetto a quanto avveniva in passato, quando queste attività erano quasi esclusivamente condotte da organismi pubblici”.

 

Tra gli interventi della giornata a Macfrut, anche quello di Paolo De Castro, componente effettivo della commissione Agricoltura del Parlamento Ue. Il più volte ministro dell’Agricoltura auspica un approccio pragmatico e realista per fare fronte alla sfida della transizione ecologica lanciata in Europa con il New Green Deal. “Sull’innovazione genetica e l’uso delle Tecniche di evoluzione assistita, le cosiddette Tea, – anticipa De Castro – serve un approccio pragmatico e realista che rimetta al centro i nostri agricoltori. Per questo la Commissione europea deve intervenire al più presto con un provvedimento di legge che le autorizzi, evitando di lasciare gli stessi agricoltori ma anche i ricercatori e tutti gli operatori del settore agroalimentare”.

“Le nuove biotecnologie, come la Cisgenesi e il Genome Editing – prosegue De Castro – sono conosciute da almeno vent’anni e sono state ampiamente validate dalla comunità scientifica internazionale, ma di fatto non sono ancora applicabili in campo perché manca una legge europea. In linea di principio siamo tutti d’accordo sulla necessità di tutelare l’ambiente con un’agricoltura più sostenibile. Ma chi opera nel settore deve poter disporre di tecnologie alternative alla chimica per poter garantire la difesa delle colture e una adeguata produzione di materie prime agricole”. “Intanto – conclude De Castro – come obiettivo intermedio stiamo puntando a strappare l’esame di una proposta di regolamento in materia, attualmente all’esame della commissione Ambiente, per approvarla nella sede che riteniamo più competente dell’Agricoltura. L’obiettivo è rinsaldare il ‘patto’ con i consumatori per garantire una filiera più verde e meno impattante sui terreni e sulla salute dei consumatori”.

Macfrut 2023, è boom internazionale

macfrut 2023

Roma (13 Aprile 2023) – Sarà un Macfrut da record, l’edizione numero 40 della fiera internazionale dell’ortofrutta, in programma dal 3 al 5 maggio 2023 al Rimini Expo Centre. Sono i numeri a dirlo: 1100 espositori in rappresentanza dell’intera filiera (produzione, tecnologie, packaging, logistica e servizi), +35% di area espositiva (due padiglioni in più), 30% di operatori esteri con il raddoppio della presenza internazionale, 1500 top buyer internazionali. A questo vanno aggiunti i Saloni tematici sui trend del momento (Biosolutions, International Blueberry Days, Spezie ed Erbe Officinali, Pomodoro, Vivaismo), un doppio campo prova con le novità tecniche e tecnologiche del settore, un centinaio di eventi ospitati nel corso della fiera. Tutto questo fa di Macfrut una fiera diversa nel panorama mondiale per la sua capacità di unire in un solo evento tre asset strategici per la crescita del settore ortofrutticolo: Business, Conoscenza e Networking.

Protagonista assoluta è l’ortofrutta, settore chiave dell’agroalimentare italiano, come emerge dai dati Ismea: rappresenta un quarto della produzione agricola nazionale con 1,2 milioni di ettari coltivati a frutta e verdura, per 300 mila aziende coinvolte. Nel 2022 l’Italia ha prodotto circa 25 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli dato sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Il valore della produzione ortofrutticola alla fase agricola ammonta a circa 15 miliardi di euro mentre le esportazioni nel 2022 hanno superato i 10 miliardi di euro (freschi e trasformati). Il saldo della bilancia commerciale è di +2.762 milioni di euro. Se consideriamo non solo la produzione ma tutta la filiera, come tecnologie, packaging e servizi collegati – e Macfrut è una fiera rappresentativa di tutti gli anelli che vanno dal campo alla tavola -, il valore complessivo del settore raddoppia. Sui consumi, nel 2022, l’acquisto procapite di ortofrutta è stato di 126 kg con una spesa di 313 euro. Gli acquisti al dettaglio hanno registrato una flessione del -2,7%.

La presentazione di Macfrut è avvenuta questa mattina all’Agenzia Ice a Roma alla presenza di oltre 260 tra giornalisti, operatori e ambasciate (80 in presenza e 180 in streaming). Sono intervenuti Renzo Piraccini Presidente di Macfrut, Gianluca Gallo Assessore Agricoltura Regione Calabria, Antonella Cavallari Segretario Generale IILA, Roberto Luongo Direttore Generale Agenzia ICE, Stefano Gagliardi Direttore Assoavi, Lara Sanfrancesco Direttrice Unaitalia. Intervenuto anche Dario Bond consigliere tecnico del Ministro del MASAF Francesco Lollobrigida (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste).

Boom internazionale

È l’aspetto che contraddistingue questa edizione. E porta a compimento un grande lavoro di squadra insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) attraverso Agenzia Ice, che ha visto 50 presentazioni internazionali di Macfrut nel mondo (20 in presenza, 30 in streaming), in una attività di promozione della fiera senza precedenti.

Il risultato dell’imponente impegno si potrà toccare con mano nella tre giorni fieristica, che tra le novità presenta un Padiglione interamente dedicato al Sud America. Area al centro focus internazionale, ospita new entry come Messico (12 aziende) e Salvador (6 imprese), insieme a Perù, Cile, Venezuela, Costarica, Brasile, Cuba, Repubblica Dominicana e Colombia con una ventina di aziende.

Altri Paesi del Sud America (Honduras, Haiti, ecc.) saranno presenti nello stand istituzionale di IILA e nel “Foro PYMES”, promosso dalla stessa IILA per consolidare i rapporti tra le piccole e medie imprese italiane e latino americane, dedicato alle filiere agroalimentari. Ad oggi sono già 120 le imprese di quell’area che hanno aderito. Il focus con il Sud America è organizzato in collaborazione con IILA (Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana), Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI), AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo) e Agenzia ICE.

Un altro Padiglione è dedicato all’Africa da sempre ampiamente rappresentata a Macfrut. Sono 19 i Paesi presenti, alcuni dei quali con un nutrito numero di imprese al seguito come nel caso di Ghana (30 aziende), Egitto (22), Nigeria (10), Algeria (10).

Un’altra novità è lo stand nazionale dell’Arabia Saudita, per la prima volta a Macfrut, area nella quale nel settembre scorso era stata presentata la 40esima edizione della fiera, mentre una presenza importante l’avrà anche la Turchia. Di rilievo è il ritorno della Cina, alla kermesse con 30 imprese, alla prima partecipazione a una fiera estera dopo il Covid.

In fiera anche una nutrita presenza di importatori e insegne della moderna distribuzione mondiale come nel caso di Lulu’ Supermarket, gruppo retail con supermercati in tutta la penisola arabica, che a Macfrut realizzerà un evento con i propri fornitori (partecipazione a invito).

Di rilievo il programma di incoming per i buyer esteri realizzato in collaborazione con Agenzia Ice e la rete di agenti esteri di Macfrut che vede l’invito di 1500 top buyer da tutto il mondo.

I Saloni tematici

Ciò che caratterizza la fiera è la sua articolazione in aree tematiche suddivise per contenuti, ognuna delle quali è coordinata da un esperto.

A partire dall’International Blueberry Days che farà di Macfrut la capitale mondiale del mirtillo, frutto simbolo dell’edizione 2023. Aperto da una giornata di studi all’Università Politecnica della Marche (Ancona), il Forum ospiterà il Simposio (3 maggio) con i più grandi studiosi e ricercatori del blueberry (Gran Bretagna, Australia, Turchia, Portogallo, Cina, Stati Uniti, Cile, Polonia e Italia), i top player del settore di tutto il mondo (Perù, Cile, Usa, Sud Africa, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Spagna, Portogallo), visite in campo condotte da tecnici ed esperti. In fiera ci sarà anche un’esposizione dedicata al mirtillo che riproduce un moderno scaffale della Gdo con tipologie di prodotto, packaging, cartellini prezzi. Il salone è coordinato dal Prof. Bruno Mezzetti dell’Università Politecnica delle Marche insieme a Thomas Drahorad di NCX Drahorad.

Il Salone internazionale del vivaismo e dell’innovazione varietale è una delle grandi novità, punto d’incontro internazionale e specializzato per vivaisti, breeder, produttori, tecnici e ricercatori in un settore strategico per lo sviluppo della moderna frutticoltura. Nel corso dell’evento sono previsti workshop su cinque tipologie di prodotti (Actinidia, Uva da Tavola, Melo, Ciliegio, Fragola), e due “tavole calde” su temi d’attualità come la pirateria varietale e le nuove biotecnologie. In Fiera sarà presente un campo prova, una mostra pomologica sulla fragola e saranno presentati 50 programmi di miglioramento genetico da tutto il mondo. A coordinare il salone il Dott. Stefano Lugli di SL Fruit Service.

È tanto il fermento di Spice & Herbs Global Expo, il primo salone in Europa dedicato al mondo delle spezie, erbe officinali ed aromatiche, che in fiera si presenta con una sessantina di aziende rappresentative di tutta la filiera, con una spiccata presenza oltreconfine (50%). Spices&Herbs si compone di tanti momenti: percorsi sensoriali, workshop tecnici con esperti di rilevanza internazionale, aperitivi aromatici, show cooking, esposizione di macchine professionali, un campo prova. L’area è coordinata da FIPPO, Erboristeria Domani e Cannamela.

Numeri decisamente in crescita per Biosolutions International Event, il salone dedicato ai prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante: raddoppiata l’area espositiva con la presenza di 51 di aziende. Tante le proposte in fiera: Biosolutions International Congress con i top player mondiali del kiwi per parlare di novità per la sostenibilità della coltura, Tavoli tecnici, Biosolutions Innovation Award dedicato all’innovazione, Incontri one to one con gli esperti. A coordinare l’area è Agri2000 NET di Bologna.

Dedicato alla filiera del pomodoro è il Pianeta Rosso, che farà incontrare gli attori del settore, dalle imprese sementiere ai responsabili della distribuzione moderna. Il Salone propone momenti di incontro tra operatori della filiera, un’area espositiva, e la presentazione di una ricerca di mercato. A coordinare il format è il Prof. Roberto Della Casa dell’Università di Bologna.

È una vera e propria vetrina dedicata all’innovazione l’area dinamica che raddoppia la proposta (2800 mq) e si articola per la prima volta su due padiglioni. Di scena le ultime novità in tema di risparmio idrico, vivaismo, sensori, tecniche di intervento in campo, ricerca, breeding e tanto altro. I settori coinvolti sono il Vivaismo (kiwi, ciliegio, uva da tavola, melo, fragola, e la new entry del castagno), Spezie, erbe aromatiche e officinali, Mirtillo, Pianeta Rosso. Posto di rilievo per Acquacampus, in collaborazione con ANBI e CER, dedicato alle innovazioni e alle nuove tecnologie irrigue. L’area è coordinata dal Dott. Luciano Trentini, esperto del settore.

Calabria Regione Partner

Centrale è il sistema ortofrutta in questa Regione conosciuta per le tante produzioni d’eccellenza. Il settore in Calabria “pesa” 946 milioni di euro, pari a un terzo del comparto agricolo regionale. La Calabria, che vede oltre il 30% delle sue superfici agricole in regime biologico, è prima in Italia nella produzione di clementine (tra le quali il clementino Igp) e di recente si è affermata anche nella coltivazione dei kiwi, in particolare di quello a polpa gialla. Tipologie produttive strettamente connesse agli areali di pianura e costieri, con circa 35.000 ettari dedicati agli agrumi, altre decine di migliaia riservati a pesche e nettarine, 3.000 ai kiwi (e di questi poco più di 700 ai kiwi gialli). Seguono coltivazioni orticole di grande importanza, come il finocchio Igp di Isola Capo Rizzuto, la patata della Sila e la principessa, dell’ortofrutta, la Cipolla rossa di Tropea, senza dimenticare il settore della trasformazione, dove spiccano succhi d’arancia di rara squisitezza e produzioni di nicchia come le bucce candite: il 95% di quelle che impreziosiscono i panettoni di matrice italiana provengono proprio dalla Calabria.

Main sponsor della manifestazione fieristica è il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, mentre Rai è media partner dell’evento, presente in fiera insieme a Rai Pubblicità con uno stand e uno studio per collegamenti con le trasmissioni radio e tv per raccontare la fiera.

In contemporanea a Macfrut si terrà Fieravicola, manifestazione internazionale dedicata alla filiera avicunicola, con i principali player delle carni bianche.

Torna a Cesena Fiera ‘C’era una volta…’

C'era una volta

Cesena (13 aprile 2023) – Torna ‘C’era una volta’, l’appuntamento con il fascino dell’antico a Cesena Fiera sabato 15 e domenica 16 aprile. Nei padiglioni fieristici dalle ore 9.00 alle 18.30 si danno appuntamento anche in questa ultima occasione prima dell’estate oltre 200 espositori da tutta Italia con le loro proposte di antiquariato, modernariato e brocantage nell’evento per appassionati del genere più importante della Romagna.

Nell’evento si possono incontrare tante e variegate proposte di vintage e modernariato, con oggetti di culto che hanno segnato il costume e la cultura al punto da essere ancora considerati, dopo decenni, preziosi e inimitabili. In questo week-end i collezionisti alla ricerca dell’oggetto speciale e originale possono trovare nei padiglioni di Cesena Fiera alcuni vasi interessanti, tra cui un vaso cinese risalente al periodo della repubblica.

Tra i pezzi forti un curioso album di fine ‘800 (album religieux) contenente 96 santini di “pizzo”, di cui alcuni acquerellati a mano e impreziositi da “paillettes” colorate, una collezione di figurine e cromolitografie del 1890 circa applicate su album d’epoca, ed alcuni teatrini profani, religiosi e augurali “pop-up” (apribili) di fine ‘800.

E ancora, spazio al brocantage, l’oggettistica e i mobili di un tempo che conservano ancora intatto il loro fascino.  “C’era una volta…” dopo questo week- end tornerà a settembre con sempre nuove affascinanti proposte dal passato.

 

Info. “C’era una volta…”

Orario: 9.00-18.30.

Ingresso: 3 euro.

Info con possibilità di acquistare il biglietto on line: https://ceraunavoltantiquariato.com

Bertinoro celebra la Giornata della Terra con un ricco programma nel nome della natura

bertinoro giornata della terra

In occasione della Giornata mondiale della Terra, l’evento che ogni anno ad aprile mobilita milioni di persone in tutto il mondo, il Comune di Bertinoro organizza tre giornate ricche di iniziative, per celebrare la sostenibilità e il rispetto per il nostro pianeta. Dal 21 al 23 aprile in programma spettacoli teatrali, laboratori e attività per bambini e ragazzi, interventi dal vivo e trekking nella natura, e vari altri appuntamenti per ricordare l’importanza di questo tema.

Questo il programma in dettaglio  

VENERDI’ 21 APRILE

Conservare la Biodiversità ricordando Gino Strada

In tre punti del territorio comunale  – la scuola dell’infanzia di Fratta Terme, la scuola secondaria di Bertinoro, il parco giochi di via Giotto, a Santa Maria Nuova – saranno messe a dimora di tre piante dal grande valore genetico, donate dall’Associazione Patriarchi della Natura Italia APS, che ha come scopo la tutela del patrimonio ambientale e culturale del territorio attraverso la salvaguardia e la valorizzazione dei “patriarchi arborei”, quali testimoni dello stato di salute del pianeta e della conservazione della biodiversità.

Particolarmente significativa la piantumazione  nel parco di via Giotto: qui sarà piantata una Roverella antica lombarda, che sarà dedicata alla memoria del fondatore di Emergency Gino Strada, medico e soprattutto uomo di pace. La cerimonia è prevista alle ore 11 e vedrà la partecipazione, accanto alla Sindaca di Bertinoro Gessica Allegni e dell’Assessora Sara Londrillo, di Simonetta Gola Strada, moglie di Gino Strada e responsabile della comunicazione di Emergency. Sarà presente anche Sergio Guidi, presidente dell’Associazione Patriarchi della Natura.

Ma prima, alle ore 9, presso la Scuola dell’infanzia di Fratta Terme sarà messa a dimora una Quercia Cannibale, la cui pianta madre, situata a Premilcuore, tutelata dalla Regione Emilia Romagna. Alle ore 10, invece, l’appuntamento è presso la Scuola secondaria di Bertinoro, dove sarà collocato un Melograno Antico di Romagna

 

Dichiara Sergio Guidi – Presidente dell’Associazione Patriarchi della Natura

Nella giornata mondiale della terra l’associazione Patriarchi della Natura di Forlì dona alle scuole del comune di Bertinoro alcuni piccoli alberi di grande valore storico culturale e genetico, figli di alberi monumentali, che noi chiamiamo patriarchi della natura. Una quercia cannibale figlia del grande albero che vive in comune di Premilcuore e che è tutelato dalla regione Emilia Romagna; il melograno antico di Romagna che produce frutti di grandi dimensioni e la roverella lombarda, simbolo di forza e longevità, che vive nell’Oltrepo Pavese.

Gli alberi monumentali in generale sono un patrimonio della collettività, anche quando sono in aree private, essendo elemento identitario della nostra storia e cultura ed è compito di tutti noi garantirne la salvaguardia per il futuro. Cosa occorre fare per valorizzarli? Per prima cosa occorre farli conoscere e soprattutto ai giovani, non possiamo tutelare ciò che non conosciamo, quindi la conoscenza è il primo passo, ma occorre anche fare capire che queste sono le piante del futuro perché hanno ampiamente dimostrato nei loro secoli di vita di saper resistere a tutte le avversità.”

 

Cena del venerdì – Saperi, sapori e racconti

Ore 20.30, Ristorante Ca’ de Bè

Cena esperienziale con un menù a base di erbe spontanee del territorio: sapori antichi e cucina innovativa si incontrano in un viaggio davvero unico e originale. Saperi, Sapori & Racconti nasce da un’idea di Elena Rossini e Paolo Pirini Casadei che durante la cena accompagnano il pubblico in un piacevole spettacolo.

Tra le varie portate raccontano le curiosità, i benefici e le leggende di tutte le erbe presenti nei piatti con note di teatralità e romanticismo.

A cura de La Grande Quercia. Costo a persona € 35 su prenotazione.

 

SABATO 22 APRILE

Mostra Laudato Sì

Ore 10.00, Bertinoro, Palazzo Comunale, Piazza della Libertà

Inaugurazione del percorso guidato, ispirato alla lettera di Papa Francesco, coordinato dalla Caritas Diocesana di Forlì-Bertinoro. La mostra sarà visitabile dal 22 al 25 aprile.

 

Impariamo a rispettare la Terra

Campo sportivo comunale “Vasco Spazzoli” di Fratta Terme, a cura del Comitato Genitori di Fratta Terme.  La giornata si inserisce nel progetto RI-PARTY-AMO di WWF ITALIA che si propone come iniziativa concreta per coinvolgere quante più persone possibili a difesa e salvaguardia del territorio nazionale. L’obiettivo generale della festa non è solo di ripulire le strade e i parchi di Fratta Terme ma anche di sensibilizzare e motivare i bambini a rispettare, curare e salvaguardare l’ambiente.

  • Ore 15.00 – Laboratorio Creativo per bambini – “II ritratto della Madre Terra”
  • Ore 16.00 – Passeggiata Verde con raccolta dei rifiuti per le strade e le aree verdi di Fratta Terme
  • Ore 17.00 – Conclusione e merenda insieme

 

Caccia al tesoro naturale alla Rocca di Bertinoro

Ore 15.00, Rocca di Bertinoro

Attività didattica ed esperienziale per bambini a contatto con gli alberi e caccia al tesoro tematica. A cura de La Grande Quercia

 

Laboratorio e merenda verde

Ore 16.30, Piazza della Libertà

Laboratorio con arte e natura dedicato alla giornata della terra (per adulti e bambini) in collaborazione con Eleonora Baiardi e La Grande Quercia. Contributo di partecipazione a persona 2€.

 

DOMENICA 23 APRILE

Passeggiata di didattica nella natura di Bertinoro

Ore 10.00, Partenza da Largo Cairoli

L’associazione “La Grande Quercia”, in collaborazione con la Pro Loco Bertinoro, organizza una camminata alla scoperta del paesaggio bertinorese, con attività di riconoscimento e raccolta delle erbe spontanee e breve esperienza di silvoterapia con rilassamento guidato. Contributo di partecipazione 5€ (per i bambini partecipazione gratuita).

 

Inaugurazione del Parco Laudato Sì

Dorgagnano di Bertinoro, Via Consolare 1356

  • Ore 15.00 – Cerimonia di inaugurazione alla presenza del Vescovo di Forli-Bertinoro, Mons Livio Corazza e della Sindaca di Bertinoro, Gessica Allegni. Intervengono il professore Fabio Salbitano, la pedagogista Giorgia Casaro, l’architetta Gianfranca Brighi e Diletta Ravaioli (Associazione Emmanuel)
  • Ore 16.00 – Concerto con Sweet Mama Singers Gospel Choir
  • Ore 17.00 – Momento conviviale accompagnato da poesie e letture. Le piante del parco sono state donate da Regione Emilia-Romagna

 

Segreteria Organizzativa: Ufficio Turismo e Cultura, turismo@comune.bertinoro.fc.it – tel. 0543 469213

Le iniziative della Giornata della Terra sono organizzate dal Comune di Bertinoro con la collaborazione di: Associazione Patriarchi della Natura, Vetoquinol, Esserelite, Emergency, Comunità Laudato Si’, Associazione Emmanuel, Caritas Forlì-Bertinoro, Alberitalia, Pro Loco Bertinoro, A.C.D. Fratta Terme, La Grande Quercia aps, P. Auto srl.

Bertinoro, aprile ‘23

Famoso, il vitigno

famoso invito

Cesena (12 aprile 2023) – Sarà il ‘Famoso’, vitigno riscoperto da poco meno di un ventennio e oggi coltivato soprattutto in Romagna e parzialmente nelle Marche, il protagonista di un doppio appuntamento fra cultura e degustazioni in programma sabato 15 aprile a Cesena. La giornata si apre nella mattinata con un convegno alla Biblioteca Malatestiana per proseguire dalle 14.00 all’attiguo Palazzo del Ridotto con i banchi d’assaggio. A tirare le fila della manifestazione è Ais Romagna (Associazione Italiana Sommelier) in collaborazione con i colleghi marchigiani.

 

Il Famoso

Un destino di ‘nomen omen’ al contrario è quello del Famoso: vitigno autoctono, ma dimenticato per secoli in Romagna, sua terra natia. Citato in una tabella del dazio comunale di Lugo di Romagna del 1437, se ne persero le tracce fino agli anni 2.000, quando furono riscoperti due vecchi filari del vitigno sulle colline di Mercato Saraceno. Oggi il Famoso (chiamato Rambèla nella zona del Ravennate) è prodotto in piccoli appezzamenti nelle colline di Forlì e Cesena, Mercato Saraceno, Bertinoro, Faenza, Brisighella, Russi e Bagnacavallo con qualche propaggine in terra marchigiana. La pianta è forte e versatile, adatta a terreni poco fertili e a temperature rigide. Se ne ricavano vini bianchi caratterizzati dagli aromi intensi simili a quelli dei vitigni aromatici del Nord Italia, con profumi di frutta matura ed esotica ed un sorso morbido e persistente.

 

Il Convegno

Dedicato a cantine e addetti ai lavori, ma aperto anche al grande pubblico, il convegno dal titolo ‘Il Famoso, vitigno fra due regioni’ si svolge sabato alle ore 11 nell’aula Magna della Biblioteca Malatestiana e vedrà gli interventi degli enologi Giancarlo e David Soverchia, Sergio Ragazzini e dei produttori delle zone a maggior diffusione del Famoso fra Romagna e Marche, oltre ai presidenti delle Ais delle due regioni. 

 

I Banchi d’assaggio

Il via alle degustazioni è previsto invece nel pomeriggio a partire dalle 14.00, al primo piano del Palazzo del Ridotto, in piazza Almerici. Una trentina le cantine partecipanti, provenienti dalle zone più vocate di produzione del Famoso in Romagna e Marche. Sui banchi d’assaggio le cantine metteranno a disposizione del pubblico, oltre ai vini da vitigno Famoso e Rambèla, una selezione generale delle proprie etichette per una girandola di degustazioni.

 

Info. Famoso, il vitigno: 15 aprile

Ore 11,00 Convegno ‘Il Famoso, vitigno fra due regioni’ – Aula Magna Biblioteca Malatestiana, Piazza Bufalini

Ore 14.00/19,00 Apertura banchi d’assaggio – Pazzo del Ridotto, Piazza Almerici

Costo: € 20,00 (degustazioni libere)

Tutto il mondo del mirtillo si ritrova a Macfrut: International Blueberry Days

Blueberry Days

Cesena (6 Aprile 2023) – Gli esperti indicano in 2 milioni di tonnellate il consumo globale di mirtilli entro i prossimi dieci anni, con un acquisto nella sola area europea di 860 grammi a testa entro il 2026. Dire che il futuro sarà sotto il segno del mirtillo è raccontare come un prodotto quasi di nicchia in pochi anni è divenuto un trend di consumo sulle tavole di mezzo mondo.

Tutto questo universo sarà al centro degli International Blueberry Days che fanno di Macfrut (3-5 maggio) la capitale mondiale del mirtillo. Al Rimini Expo Centre sin dal primo giorno in occasione del Simposio (3 maggio) fanno capolino i più grandi studiosi e ricercatori del blueberry in arrivo da cinque Continenti: Gran Bretagna, Australia, Turchia, Portogallo, Cina, Stati Uniti, Cile, Polonia e Italia.

Il giorno successivo, giovedì 4, i riflettori sono puntati sui trend di mercato e sull’andamento della produzione, insieme ai top player mondiali con esperienze da Perù, Cile, Usa, Sud Africa, Gran Bretagna, Italia, Polonia, Spagna, Portogallo.

L’ultimo giorno, venerdì 5 maggio, si scende direttamente in campo con uno studio sulla percezione della qualità del frutto da parte del consumatore e visite nell’area dinamica allestita a Macfrut (Blueberry On Field), condotte da tecnici ed esperti, comprendendo anche un’attività di formazione sulla potatura del mirtillo.

Da ricordare che International Blueberry Days sarà aperto il 2 maggio da una giornata di studi all’Università Politecnica delle Marche riservata ai giovani ricercatori di tutto il mondo sulle principali tematiche del mirtillo (Blueberry School).

E se i riflettori di tutto il mondo sono in fiera per il mirtillo, Macfrut 2023 avrà un’altra importante novità: la partecipazione di Rai come media partner dell’evento e di Rai Pubblicità, presenti con uno stand in cui sarà allestito uno studio per i collegamenti con le trasmissioni radio e tv per raccontare la fiera. Questa partnership rappresenta un’occasione unica di visibilità e promozione per il settore ortofrutticolo e più in generale per l’agroalimentare. L’agricoltura rappresenta la spina dorsale della Food Valley emiliano romagnola, celebrata e ammirata in tutto il mondo, con i suoi 44 prodotti Dop e Igp e il ricco patrimonio enologico, e potente volano turistico per tutta la regione.

 

International Blueberry Days è organizzato da Macfrut con il coordinamento del Professor Bruno Mezzetti dell’Università Politecnica delle Marche insieme a Thomas Drahorad di NCX Drahorad.

Info: https://www.macfrut.com/c/147/international_blueberry_days

Tramonto DiVino 2023, il meglio dell’Emilia-Romagna del gusto in 5 tappe

tramonto divino

Verona (3 aprile 2023) – Riparte a fine luglio Tramonto DiVino, il roadshow del gusto dell’Emilia-Romagna, che da 18 anni sposa magistralmente vini e cibi a qualità certificata (Dop e Igp), cultura enogastronomica e turismo, scegliendo le più prestigiose location della Riviera e delle città d’arte della regione. Quest’anno il tour da luglio a settembre, porterà i grandi vini e i grandi cibi dell’Emilia-Romagna in 5 fra più belle piazze della regione apparecchiate con il meglio dell’enogastronomia regionale a disposizione di turisti, winelover e addetti ai lavori.

Attori dello show enogastronomico un piccolo esercito di sommelier, chef, addetti ai lavori, giornalisti, blogger e storyteller pronti a raccontare al pubblico le perle del gusto messe a disposizione dai Consorzi e dalle cantine regionali. Sui banchi d’assaggio protagonisti saranno una generosa selezione dei 44 prodotti Dop e Igp, abbinati a 30 tipologie di vini a denominazioni fra Doc, Docg e Igt per un ammontare complessivo di quasi mille diverse etichette. Ad accompagnare le serate la guida ‘Emilia Romagna da Bere e da Mangiare’ edizione 2023/2024, freschissima di stampa, come sempre consegnata ai partecipanti della kermesse del gusto, insieme a un’App dedicata per poter consultare ogni informazione enogastronomica direttamente sul proprio telefonino.

Le tappe

Primo appuntamento del roadshow a Milano Marittima (28 luglio), nel ‘salotto buono’ della perla modaiola della Riviera romagnola, fra la centralissima Rotonda Primo Maggio e Viale Gramsci, la più trendy delle vie dello shopping. Il 4 agosto storica tappa a Cesenatico, in Piazza spose Marinai, fra il mare e il porto leonardesco, a celebrare fra l’altro l’anniversario del conterraneo Pellegrino Artusi, padre della cucina italiana.

Dopo la pausa ferragostana, il 1 settembre Tramonto DiVino è tutto emiliano con la tappa inedita a Scandiano (Reggio Emilia), terra di Lambrusco e di Spergola. Il 7 settembre è la volta di Bologna per un graditissimo ritorno nel capoluogo regionale che porterà vini e cibi certificati in centro storico nella centralissima piazza Minghetti. Tappa conclusiva il 13 settembre a Ferrara che ospiterà Tramonto DiVino, in Piazza Municipale, in co-organizzazione con la locale Strada dei vini e dei sapori.

Il format

Organizzata in una sola serata, per permettere in poche ore un’esperienza a 360 gradi del meglio dei cibi e dei vini regionali, ciascuna tappa di Tramonto DiVino “invade” pacificamente un’ampia location cittadina, una piazza del centro storico o un parco urbano. L’area prescelta, in accordo con i Comuni partner, viene ‘apparecchiata’ come una vera e propria ‘arena del gusto’, dove centinaia di gastronauti e winelover partecipano ai banchi d’assaggio agli assaggi identitari dei prodotti certificati abbinati ai vini regionali.

I vini in degustazione

In assaggio oltre 1.000 etichette divise nelle varie tappe: dalle Albana ai Sangiovese di Romagna, passando per i Pignoletto dei Colli Bolognesi, ai Lambruschi di Modena e Reggio, ai ferraresi vini delle sabbie, ai piacentini Gutturnio e Ortrugo e alle Malvasie condivise con i Colli di Parma, e ancora ai tanti uvaggi con gli internazionali, ai frizzanti e agli spumanti Metodo Classico, fino ai dolci e ai passiti. Vini raccontati e serviti da un’imponente schiera di sommelier in livrea, descritti nella guida Ais ‘Emilia Romagna da Bere e da Mangiare’ (PrimaPagina editore), consegnata a tutti gli intervenuti agli eventi come bussola per le degustazioni.

Prodotti certificati e preparazioni gourmet

Insieme ai vini, protagonisti saranno i prodotti regionali certificati, messi a disposizione dai Consorzi partner delle Dop e Igp regionali: i grandi emiliani come il Prosciutto di Parma Dop, il Modena Dop, i Salumi Piacentini Dop, la profumatissima Mortadella Bologna Igp, le brevi incursioni di altri salumi come il Salame Cacciatorino Dop, la Coppa di Parma Igp, il Salame Felino Igp… E poi, ancora, il re dei formaggi, il Parmigiano Reggiano Dop e lo Squacquerone di Romagna Dop, l’immancabile Piadina Romagnola Igp, le Pesche e Nettarine di Romagna, la Patata di Bologna Dop, gli Aceti Balsamici Tradizionali di Modena e Reggio e l’Aceto Igp di Modena, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP con i suoi preziosi tagli di carne di razza romagnola, e altre sorprese golose.

A spettacolarizzare i prodotti in degustazione una serie di show cooking condotti dagli chef partner di CheftoChef emiliaromagnacuochi o dai cuochi delle scuole alberghiere regionali, fra cui l’Istituto Pellegrino Artusi di Forlimpopoli per le tappe romagnole e l’Orio Vergani per quella ferrarese. A loro il compito di confezionare i piatti gourmet in degustazione per il popolo di Tramonto DiVino, che partendo dai prodotti certificati, interpretino la grande cucina regionale, con incursioni a base di pesce azzurro dell’Adriatico o pasta fresca, nella migliore tradizione emiliano-romagnola.

Durante la serata lo storytelling di chef, giornalisti e sommelier trasformerà l’evento gastronomico in appuntamento culturale, inframezzato da note musicali lounge e da incursioni a sorpresa, come le bollicine del Premio regionale Metodo Classico e la gradita partecipazione di una selezione di vini internazionali premiati al Concorso Mondiale di Bruxelles (uno dei concorsi enologici più autorevoli del mondo) con cui Tramonto di Vino e la Guida Emilia Romagna da Bere e da mangiare hanno stretto una partnership.

Info e partecipazione

Per operare una corretta selezione dei partecipanti all’evento, indirizzando ad una degustazione e ad un consumo consapevole dei vini e dei prodotti gastronomici regionali, è previsto un ticket d’ingresso fissato a 25 euro. Il ticket potrà essere preferibilmente acquistato anticipatamente sul sito www.shop.emiliaromagnavini.it in modo da evitare file ed assembramenti al desk d’ingresso.

Il ticket comprende la libera degustazione dei vini ai banchi d’assaggio, alcune proposte food, sia servite tal quali che preparate dagli chef,  la Guida ‘Emilia Romagna da Bere e da Mangiare’ e il calice da degustazione.

Chi organizza

Tramonto DiVino è un evento di Enoteca Regionale Emilia Romagna, organizzato in partnership con l’Assessorato Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia-Romagna, Unioncamere Emilia-Romagna, APT Servizi, organizzato da Agenzia PrimaPagina Cesena insieme alle Ais di Emilia e Romagna. Partner dell’edizione 2023 sono l’Associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi, Casa Artusi e i Consorzi delle principali Dop e Igp dell’Emilia-Romagna: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e di Modena, Salumi Piacentini, Coppa di Parma e Salame Felino, Pesca e Nettarina di Romagna, Pera dell’Emilia-Romagna, Mortadella Bologna, Associazione dello Squacquerone di Romagna, Olio Extravergine di Oliva di Brisighella, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Aceto Balsamico di Modena, Patata di Bologna, Piadina Romagnola, Riso del Delta del Po. E ancora la Strada dei vini e dei sapori della Provincia di Ferrara.

Dicono di Tramonto DiVino

Alessio Mammi, Assessore Agricoltura, agroalimentare, caccia e pesca Regione Emilia-Romagna: “L’Emilia-Romagna come sempre si contraddistingue per la varietà e la qualità delle proprie produzioni vinicole, una ricchezza che sa raccontare bene il nostro territorio, la biodiversità e la capacità di fare squadra dell’intera filiera vitivinicola. Tramonto Divino è un’occasione unica per la promozione dei nostri vini, in un connubio tra buon gusto, cibo di qualità e bellezza del territorio, attraverso un tour di eventi condivisi tra le istituzioni coinvolte, le associazioni, i Consorzi e il sistema complessivo di valorizzazione, che diventa un asset vincente per la nostra regione e per la promozione delle DOP e IGP. Il nostro vino vanta un volume d’affari che si aggira attorno ai 490 milioni di euro per le sole denominazioni d’origine e ha volumi ben più grandi per tutta la produzione vinicola delle 16mila imprese presenti sul territorio. Come Regione continuiamo a sostenere il reddito delle imprese vitivinicole del territorio e il lavoro delle tante persone coinvolte”.

Davide Frascari, Presidente Enoteca Regionale Emilia Romagna: “È un piacere per Enoteca Regionale essere direttamente convolti nel coordinamento di Tramonto DiVino, una splendida iniziativa per la promozione dell’enogastronomia emiliano-romagnola. Gli eventi Tramonto Di Vino sono un momento importante per la promozione dei vini regionali e per avvicinare i luoghi di produzione alle bellezze delle nostre città ed al pubblico; il programma 2023 è composto da tappe importanti in location straordinarie. Tramonto DiVino è una manifestazione che ci sta molto a cuore e che ha grande valore all’interno dell’attività di Enoteca Regionale, un progetto di promozione onnicomprensivo che abbraccia tutto il territorio della nostra regione e il suo straordinario patrimonio vitivinicolo e non solo”.

Alberto Zambianchi, Presidente di UnionCamere Emilia-Romagna: “Il comparto del vino emiliano-romagnolo si presenta a Vinitaly con dati molto positivi: nel 2022, rispetto al già ottimo risultato del 2021, le esportazioni sono aumentate dell’8,9% raggiungendo quota 452 milioni di euro. L’Emilia-Romagna dà un apporto significativo alle esportazioni posizionandosi, con il 5,7%, al quinto posto tra le regioni italiane. Il nostro patrimonio vitivinicolo rappresenta una risorsa fondamentale per la valorizzazione di un territorio unico in termini di varietà di cui i vini sono una delle espressioni più nobili assieme al cibo. In questo contesto, Tramonto Divino si è guadagnato un ruolo importante e consolidato per la sua capacità di promuovere la cultura del vino e del cibo dell’Emilia-Romagna mettendo in evidenza le eccellenze enogastronomiche attraverso un’esperienza unica di conoscenza a turisti, viaggiatori, eno-appassionati, addetti ai lavori, italiani e stranieri”.

Piante Officinali, un mondo tutto da esplorare

Piante officinali

Milano (3 Aprile 2023) – Se c’è un mondo ancora inesplorato è l’universo delle Piante Officinali. Una mappatura di Unimont ha censito più di 1600 varietà di piante spontanee, mentre una indagine tra i soci di Assoerbe ha rilevato in valore 65 milioni di euro il “peso” delle materie prime grezze, droghe vegetali ed estratti, per 18,7 milioni di kg in quantità. Sono tra i principali spunti dell’incontro molto partecipato svoltosi a Milano presso Stecca 3.0 “Officinali in agricoltura: una scelta sostenibile”, organizzato da Macfrut e rivista Erboristeria Domani, in collaborazione con AIAB Lombardia (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica).

Moderato da Demetrio Benelli, direttore di Erboristeria Domani, ad aprire la giornata è stato il Presidente di Macfrut Renzo Piraccini che insieme a Cecilia Marzocchi ha presentato la seconda edizione di Spices&Herbs Global Expo, il salone europeo di spezie, Erbe officinali e aromatiche. “Si tratta di un settore con ampi margini di crescita che necessita di momenti di incontro e confronto tra gli operatori. Il successo della prima edizione ci ha spinti a riproporre questo Salone che quest’anno vedrà una forte presenza internazionale, tanto che il 50% dell’area espositiva sarà composta da operatori oltreconfine. Spices&Herbs si compone di tanti momenti: percorsi sensoriali, incontri, aperitivi aromatici, show cooking con Cannamela, un campo prova, per una proposta unica nel panorama fieristico”.

A testimonianza della dinamicità del settore è stato l’intervento di Enrico Dall’Olio di Agribioenergia, cooperativa alle porte di Bologna. “Siamo partiti nel 2005 con la creazione di un nostro impianto di biogas. L’abbondante energia termica di risulta ci ha spinti a sperimentare una nuova filiera legata alla coltivazione e alla prima trasformazione di piante officinali, tanto che nel 2014 abbiamo dato vita a un campo sperimentale. È stato l’inizio di un percorso che oggi vede 120 ettari adibiti a piante officinali, la metà dei quali in regime biologico. E ancora una produzione di 500 tonnellate di prodotto secco e la presenza di uno stabile adibito all’essicazione, lavorazione e stoccaggio delle erbe con moderne tecnologie e sistemi di controllo di qualità”.

Luca Giupponi dell’Università di Milano, con il polo Unimont a Edolo ha mappato cultivar pressoché sconosciute. “Una nostra indagine nazionale ha scovato 1615 varietà locali di specie erbacee, oltre il 70% delle quali nelle zone montane – ha detto – L’Italia è uno dei Paesi più ricchi di biodiversità in Europa e nel mondo Qui c’è tutto un mondo ancora da scoprire e valorizzare”.

Renato Iguera, presidente di Assoerbe, ha presentato una indagine realizzata sui soci dell’associazione rappresentativi del mercato nazionale di droghe grezze e materie prime vegetali. Il valore economico del mercato delle materie prime in Italia è di 65 milioni di euro in valore, per 18mila tonnellate in quantità. “Il principale sbocco sul mercato di questi prodotti va nell’utilizzo di integratori alimentari (44%) e medicali (43,3%), seguiti a larga distanza da bevande e liquori (4,3%) e alimenti come tisane e tè (3%). La materia prima agricola grezza più acquistata è la camomilla, la più acquistata delle droghe vegetali è il Mirtillo, degli estratti vegetali è la curcuma”.

Andrea Primavera, Presidente di Fippo (Federazione Italiana dei Produttori di Piante Officinali), ha posto il suo focus sul panorama italiano. “Esistono nel nostro Paese Distretti spontanei della Piante officinali, da nord a sud, dal Piemonte con i 500 ettari di lavanda, menta, passiflora e piante da liquore, sino a Calabria e Sicilia con 1500 ettari di oli essenziali di agrumi. Viviamo nel paradosso di produrre circa 4.000 tonnellate (escluso coriandolo) di piante officinali e 350 tonnellate di oli essenziali (in gran parte di agrumi bergamotto), e di esportare 33.000 tonnellate di prodotto. Come è possibile? Trasformando buona parte delle 40.000 tonnellate di prodotto importato. Questo dà l’idea degli ampi margini di crescita per una produzione nazionale e dell’importanza di un evento fieristico dedicato”.

Infine i ricercatori dell’Università di Padova, Maddalena Fusaro, Anna Perbellini e Francesco Mirone hanno illustrato le attività realizzate nel Salone Spices&Herbs lo scorso anno e che riproporranno con diverse novità in questa edizione di Macfrut: test sensoriali di erbe e officinali, riconoscimento di oli essenziali e di droghe essiccate.

Incontro a Milano sulle Piante Officinali

Piante officinali

Milano (30 marzo 2023) – Valeriana, Camomilla, Melissa, Iperico… la lista delle Officinali è decisamente lunga. Troppo spesso considerate produzioni marginali, in realtà le Officinali rivestono un ruolo di primo piano per il loro peso economico (la produzione del comparto è stimata in quasi 250 milioni di euro riferiti solo alla materia prima di trasformazione) e la molteplicità di applicazioni, dal medicinale all’alimentare, passando per il cosmetico. Un incontro a Milano fa il punto sullo stato del mercato di questa tipologia di prodotti, allargando il discorso al tema della sostenibilità.

L’appuntamento è per venerdì 31 marzo presso Stecca 3.0 (via Gaetano De Castilla, 26) dal titolo “Officinali in agricoltura: una scelta sostenibile”. La mattinata mette a confronto università, istituzioni e operatori del settore in vista di Spices&Herbs Global Expo, il primo Salone europeo dedicato a spezie ed erbe officinali, in programma a Macfrut (Rimini Expo Centre il 3-5 maggio 2023).

Il focus dell’incontro a Milano, con inizio alle ore 11 (ingresso libero), pone l’attenzione sulle esperienze di produzione del nord d’Italia di piante officinali per il comparto industriale nell’ambito farmaceutico, nutrizionale e cosmetico, nonché agli esempi della rinascita sui territori di montagna di imprese che affrontano la sfida della valorizzazione della flora officinale, spesso intraprese da giovani agricoltori.

Tra gli interventi della giornata, Enrico Dall’Olio di Agribioenergia, cooperativa alle porte di Bologna che utilizza l’energia termica ricavata dal proprio impianto di biogas per la prima trasformazione delle piante officinali coltivate. E ancora, Luca Giupponi dell’Università di Milano, che a Edolo, con il polo d’eccellenza Unimont, lavora sulla agrobiodiversità e sulla caratterizzazione di specie officinali che possono rappresentare nuove opportunità produttive per le piccole imprese di montagna. Importante anche la presenza di Renato Iguera, presidente di Assoerbe, per uno sguardo al mercato nazionale e internazionale, Andrea Primavera, presidente di Fippo, per una panoramica del mercato delle officinali in Italia, e Renzo Piraccini, Presidente di Macfrut che illustra le peculiarità della seconda edizione di Spices&Herbs Global Expo, al Rimini Expo Centre (3-5 maggio).

Modera l’incontro Demetrio Benelli, direttore della rivista Erboristeria Domani.

 

Per info e iscrizioni: Qui

Anteprima International Blueberry Days Università Politecnica delle Marche

Blueberry day

Ancona (29 Marzo 2023) – International Blueberry Days si aprirà con una anteprima all’Università Politecnica delle Marchead Ancona martedì 2 maggio. Si chiama Blueberry School, un’intera giornata riservata a giovani ricercatori e tecnici sulle principali tematiche scientifiche del mirtillo: genetica, vivaismo, nutrizione, tecniche di coltivazione, aspetti nutrizionali e biomedici. A parlarne sono i massimi esperti del settore del panorama mondiale, con interventi da quattro Continenti.

Moderati da Bruno Mezzetti, dell’Università Politecnica delle Marche, prendono parte all’evento: Susan McCallum del The James Hutton Institute (Gran Bretagna); Maurizio Rocchetti, Costa Group (Australia); Nesibe Ebru Kafkas, Çukurova University (Turchia); Pedro Brás de Oliveira, Instituto Nacional de Investigação Agrária e Veterinária (Portogallo); Stefano Predieri, CNR – IBE (Italia); heng Liu, Liaoning Academy of Agricultural Sciences(Cina); Jorge Duarte, Hortitool Consulting Lda (Portogallo); James Olmstead, Driscoll’s (USA); Lara Giongo, Fondazione Edmund Mach (Italia).

“A differenza del Simposio – dichiara il Prof. Bruno Mezzetti – la Blueberry School rappresenta un’opportunità unica, riservata a un gruppo ristretto di iscritti, per potersi interfacciare direttamente con alcuni tra i massimi esperti mondiali del settore. La ‘Blueberry school’, così come i ‘Blueberry Days’ al Macfrut, hanno l’obiettivo di creare un momento importante di confronto tra ricercatori, tecnici e operatori del settore su tutti gli aspetti che riguardano la filiera di produzione del mirtillo nel mondo”.

La Blueberry School fa parte del programma di formazione previsto per il progetto H2020 Breeding Value (https://breedingvalue.eu/), dal Centro Nazionale Agritech, sostenuto dal PNRR, e con il patrocino della SOI. Il programma completo della Blueberry school è disponibile a questo link.

Per maggiori informazioni e registrazione si prega di contattare: b.mezzetti@staff.univpm.it

Dopo l’ouverture di Ancona, mercoledì 3 maggio, l’International Blueberry Days si sposta a Macfrut al Rimini Expo Centre fino a venerdì 5 maggio, in una tre giorni che ospita il Simposio, l’evento dedicato ai Global Players e le visite tecniche nel campo prova in fiera.

 

Info: https://www.macfrut.com/c/147/international_blueberry_days