Doppio appuntamento a Cesena Fiera con i tesori del passato di “C’era una volta” e gli orologi d’epoca di Watch Mania

C'era una volta

Si inizia a respirare aria di primavera nel nuovo appuntamento con “C’era una volta”, la fiera dedicata all’ officina antiquaria, vintage e brocantage che si terrà nei padiglioni di Cesena Fiera sabato 16 e domenica 17 marzo.

Inoltre, ad arricchire l’offerta del week end, domenica 17 marzo è in programma anche Watch Mania 2024, mostra scambio dell’orologio d’epoca.

Fra i banchi di “C’era una volta” a caccia di ‘chicche’, fra vetri di Murano, bebè di ceramica e scrigni turchi di metà Ottocento

Forte della presenza di circa 250 espositori, anche questa edizione di “C’era una volta” offre un ampio ventaglio di proposte e curiosità per tutti i gusti: mobili e oggetti di antiquariato e modernariato, artigianato etnico, abbigliamento e accessori vintage, complementi d’arredo di gusto industriale, vasi e mobili in ferro battuto da giardino.

Tra i pezzi più interessanti, un’antica scatola – necessaire (risale a metà Ottocento) che ci parla dell’affasciante mondo degli hamman turchi, dove era utilizzata.

Ci porta invece nei salotti di fine Ottocento il bebè in biscuit prodotto dalla tedesca  manifattura Heubach, una delle più importanti fabbriche al mondo per la produzione di bambole e teste per bambole in porcellana. Incantevole per linea e colore il vaso in vetro di Murano rosa con “cordonato d’oro” prodotto dalle vetrerie Barovier intorno al 1930.

Il biglietto d’ingresso è di 3 euro (gratis per under 15 e over 70), acquistabile anche online sul sito https://ceraunavoltantiquariato.com

In entrambe i giorni la fiera è aperta dalle 09.00 alle 18.30

Orologi d’epoca protagonisti di Watch Mania

Nella sola giornata di domenica 17 marzo – dalle ore 9 alle ore 18 – apre i battenti Watch Mania, la mostra scambio dell’orologio d’epoca, che arriva per la prima volta a Cesena dopo quattro edizioni svolte altrove.

Annunciata la presenza di un centinaio di espositori, provenienti da tutta Italia e non solo, con numerosi esemplari di segnatempo.

Il biglietto d’ingresso a Watch Mania è di 15 euro, che permette di entrare anche a “C’era una volta” e di usufruire della sosta in un parcheggio custodito.

Per informazioni: 338/5228913.

Macfrut Academy, nuova videolezione

Macfrut Academy

Cesena (11 Marzo 2024) – Telecamere accese sul Cile nel racconto di un case history di successo mondiale sulla ciliegia, narrato in due videolezioni della Macfrut Academy. La prima puntata dedicata alla fase di campo va in onda giovedì 14 marzo alle ore 17 (italiane), dal titolo “Ciliegia cilena, una filiera di successo. Nei 30 minuti della videolezione, un approfondito racconto di un Paese che ha brillantemente superato le sfide di un difficile mercato come quello cerasicolo, tanto da esportare il 90% della propria produzione e conquistare quello della Cina.

La puntata condotta da Maicol Mercuriali, si apre con un inquadramento generale del “modello Cile” a cura di Carlos Tapia, fondatore e direttore tecnico di Avium, società specializzata nella ricerca e sviluppo per la produzioni di ciliegie.

A seguire si va in campo focalizzando l’attenzione sulle scelte varietali, le tecniche agronomiche, la selezione e le strategie commerciali. A parlarne sono alcuni protagonisti del settore: Lorena Pinto manager Cherry Ana Chile, Juan Pablo Zoffoli docente della Pontificia Università Cattolica del Cile, Andrea Ravaioli responsabile Knowledge Transfer Office Università di Bologna, fulgido esempio di sinergia tra la ricerca del mondo universitario e il mondo produttivo.

La puntata è stata realizzata con la consulenza tecnica del Dott. Stefano Lugli referente del Salone del Vivaismo a Macfrut 2024. La seconda puntata, sempre dedicata alla filiera cerasicola del Cile, porrà il suo focus sul post raccolta.

La fruizione dei contenuti è gratuita previa registrazione: qui

La videolezione sulla filiera della ciliegia del Cile, è la terza puntata della Macfrut Academy, l’innovativa piattaforma digitale rivolta ai professionisti del settore ortofrutticolo. Un format tanto agile quanto autorevole e scientifico, che approfondisce le principali tematiche della filiera ortofrutticola in modo da aggiornare i professionisti sulle ultime novità del settore. Le puntate sono disponibili anche in modalità on demand, sempre previa registrazione alla piattaforma.

Info: academy@macfrut.com

Officinali in Emilia Romagna

officinali emilia romagna

Bologna (7 marzo 2024) – Produttori, operatori del settore, università, istituzioni: tutti insieme a confronto sulle Piante Officinali in Emilia Romagna a un anno dall’alluvione. Appuntamento venerdì 15 marzo dalle 9.30 presso il Dipartimento Scienze e Tecnologie Alimentare (DISTAL) dell’Università di Bologna (Viale Fanin, 44 – aula 15) con l’incontro “Officinali: l’Emilia Romagna non aspetta”.

L’Emilia Romagna rappresenta un punto di riferimento per il comparto in Italia. Il numero delle aziende e delle superfici impegnati nelle piante officinali è in continuo aumento, come rivelano i monitoraggi realizzati negli ultimi anni dalla Regione. Un fenomeno che riguarda molte micro-aziende agricole che sull’Appennino stanno puntando sulla coltivazione e sulla distillazione, e che in pianura dà continuità a filiere agroindustriali consolidate, che riforniscono industrie estrattive e aziende di commercio di materie prime erboristiche di lunga tradizione presenti proprio nella regione.

Anche sul piano tecnico-scientifico e culturale l’Emilia Romagna da sempre fa scuola nel settore: grazie all’Università di Bologna, che ha espresso personalità significative in campo agronomico e farmaceutico nello studio delle piante medicinali, e al polo scientifico dell’Università di Modena e Reggio Emilia, sempre sensibile allo studio e alla caratterizzazione dei derivati naturali e degli oli essenziali in particolare. Un lavoro di ricerca che sul territorio trova applicazione nell’attività didattica realizzata dagli istituti tecnici professionali, che coinvolgono le giovani generazioni a diretto contatto con i produttori.

L’incontro di venerdì 15 marzo a Bologna dopo l’intervento introduttivo della direttrice del DISTALRosalba Lanciotti, e la presentazione degli obbiettivi del Salone Spices&Herbs Global Expo da parte del presidente di Macfrut, Renzo Piraccini, approfondisce alcuni focus di interesse per le imprese agricole che guardano a questa filiera: Luca Rizzi, del settore Organizzazioni di mercato, qualità e promozione della Regione Emilia Romagna, illustrerà di dati della filiera regionale; Ilaria Marotti e Giovanni Dinelli, docenti DISTAL, tratteranno diversi modelli per l’introduzione della coltivazione delle officinali nell’azienda agricola; Stefania Benvenuti, docente del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, affronterà gli aspetti legati alla qualità e alla creazione di valore aggiunto nel prodotto officinale.

Le brevi relazioni saranno seguite da una tavola rotonda, moderata dal direttore di Erboristeria domani Demetrio Benelli, a cui sono stati invitati a partecipare Daniele Merlini (Azienda Agricola Le Fontanine), produttore di piante officinali; Alberto Breseghello (titolare della Patrizio Breseghello, impresa di Casola Valsenio che trasforma e commercializza piante officinali); Elisa Cappi, docente dell’Istituto Tecnico Spallanzani di Monteombraro di Zocca (MO); Ferruccio Poli, docente del Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Università di Bologna e coordinatore del gruppo di lavoro Piante Officinali delle Società Botanica Italiana.

Le conclusioni sono affidate ad Andrea Primavera, Presidente di FIPPO, (Federazione Italiana dei Produttori di Piante Officinali).

L’incontro di Bologna fa seguito a una serie di eventi di avvicinamento al Salone Spices& Herbs Global Expo di Macfrut, promossi con la collaborazione della rivista specializzata Erboristeria domani e della FIPPO, e che hanno già toccato nei mesi passati Salerno, Milano e il distretto della menta di Racconigi, in Piemonte.

La partecipazione all’evento è gratuita previa iscrizione: qui

Bertinoro celebra la Giornata internazionale della Donna fra arte e cultura, con una riflessione sulla violenza di genere e i femminicidi

bertinoro

Si dipanerà fra arte, musica, letteratura, ma prevede anche un momento di riflessione sulla violenza contro le donne, il programma di iniziative messo a punto dal Comune di Bertinoro in occasione dell’8 marzo.

“La Giornata Internazionale della donna – spiega la sindaca Gessica Allegni – ci vede da sempre impegnati, a Bertinoro, a ribadire l’importanza e la centralità delle donne nella nostra società, condividere la battaglia per una parità ancora non del tutto raggiunta e ricordare le lotte per l’emancipazione femminile, che hanno comportato un maggiore livello di civiltà per tutte e tutti nel mondo. Lo faremo non dimenticando la tragedia dei femminicidi che continuano a ripetersi nel nostro Paese con allarmante frequenza, e coinvolgendo nelle celebrazioni dell’8 marzo l’istituto comprensivo, come sempre attento a sensibilizzare le ragazze e i ragazzi delle nostre scuole, che realizzeranno la mostra sulle donne protagoniste del preraffaellismo”.

Il primo appuntamento è per la mattina di venerdì 8 marzo. Alle ore 10 nel Palazzo Comunale aprirà i battenti la mostra “Muse sognanti” con le opere realizzate dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Bertinoro sul tema delle donne protagoniste del preraffaellismo (visitabile fino al 14 aprile). Collegato alla mostra un convegno che si terrà sabato 9 marzo, alle ore 15, nel teatro Novelli, con la partecipazione dei ragazzi della scuola.

Nel pomeriggio di venerdì 8 marzo, alle ore 15,30, invece, sarà inaugurata una nuova panchina rossa installata nei pressi del Cipresso di Francesca (via Collinello). Una collocazione quanto mai significativa, che unisce il monito contro la violenza sulle donne, di cui le panchine rosse sono simbolo, con l’omaggio alla memoria di una delle più celebri vittime di femminicidio della storia, cioè Francesca da Polenta.

Sotto il segno femminile anche l’ultimo appuntamento con “I pomeriggi del bicchiere”, in programma domenica 10 marzo alle ore 15,30 al Teatro Novelli.

“Parlare della cultura delle donne, mettere al centro il loro punto di vista in modo originale, esaltare i loro talenti – sottolinea l’assessora alla Cultura Sara Londrillo -, ci è sembrato il modo migliore per chiudere questa rassegna che ha spaziato fra tanti temi diversi con un ottimo successo di pubblico (abbiamo registrato quasi sempre il tutto esaurito)”.

Protagonista dell’incontro sarà la scrittrice bolognese Marilù Oliva, che presenterà il suo ultimo libro “L’Iliade cantata dalle dee” (ed. Solferino).

In questo volume Oliva ribalta la prospettiva del poema omerico, restituendolo come coro di voci femminili, da Elena a Cassandra, da Creusa a Teti, da Atena ad Afrodite.

A dialogare con l’autrice ci sarà la giornalista, già docente di lettere classiche, Maria Teresa Indellicati.

Il pomeriggio proseguirà con i musicisti del Sabrina Rocchi 5tet che renderanno omaggio alla grande interprete Jula de Palma proponendo brani del loro album ” Ripensandoci”, nato da un’operazione di ricerca, recupero e riproposizione del repertorio di una delle voci più belle del panorama musicale italiano.

A chiudere l’appuntamento, come di consueto, un assaggio di prodotti a cura di Podere Fantini e i vini della cantina De Stefenelli.

Per partecipare è richiesta la prenotazione, che va effettuata inviando una mail a turismo@comune.bertinoro.fc.it

Programmazione, Certificazioni e Tracciabilità per garantire la freschezza in tavola. Focus sulla filiera di Cedior

Ricetta Michele Frandolic Cedior

Rimini (5 marzo 2024) – Più programmazione per limitare gli sprechi e garantire la freschezza di quanto arriva sulle tavole. È la filosofia emersa nella trasmissione “La Natura dal campo alla tavola” andata in onda nei giorni scorsi sul circuito nazionale 7Gold. Durante la puntata sono stati accesi i riflettori sulle filiere dell’azienda Cedior, in particolare su quella degli agrumi, con servizi anche all’interno dello stabilimento e sulle certificazioni ottenute dalla ditta.

“Quest’anno la qualità dei mandarini è ottima, grazie a un elevato grado zuccherino – ha esordito il produttore Andrea Tesauro, alla guida di un’azienda agricola in provincia di Palermo – Confezioniamo per Cedior i mandarini in casse da 7 kg e, in 24 ore, il prodotto passa dal campo allo stabilimento in Lombardia”.

Dalla Sicilia alla Calabria: il produttore Salvatore Longo (in provincia di Reggio Calabria) ha prodotto clementine da novembre a metà gennaio, per poi proseguire con altre varietà più tardive. “Da oltre 20 anni facciamo programmazione con Cedior, e siamo soddisfatti del rapporto in essere”.

Programmazione pare essere la parola chiave, come sottolinea Maria Angela Cugini responsabile commerciale di Cedior. “I nostri clienti chiedono continuità di forniture e questo è possibile solo grazie a una precisa programmazione che, grazie a produttori in gamba come Tesauro e Longo, più tanti altri, riusciamo a garantire. Ma è utile anche per evitare sprechi e per fornire supermercati e negozi regolarmente con ortofrutta fresca, raccolta da poco”.

E, può sembrare sorprendente, ma gli agrumi del sud d’Italia passano dall’albero alla piattaforma del supermercato mediamente in 48 ore. “Mentre per prodotti coltivati più vicino alla nostra sede – rimarca Cugini – il lasso di tempo si riduce a poche ore, talvolta si raccoglie al mattino e nel tardo pomeriggio le confezioni sono già nei supermercati”.

Un’altra parola chiave è ‘certificazione’. Ogni processo è certificato, vale a dire segue e rispetta i protocolli prestabiliti e il tutto viene controllato durante visite ispettive degli enti certificatori. Gianluigi Cugini, Ceo di Cedior, ha descritto il lavoro nello stabilimento di Milano: “Siamo un anello di congiunzione fra il mondo agricolo e il consumatore. Nel mezzo, mettiamo la nostra professionalità, che affonda le radici in oltre 70 anni di storia, e tutte le garanzie che derivano dal marchio Elisir”.

Michele Castellino, responsabile digitalizzazione dello stabilimento, ha spiegato che “grazie alla tracciabilità siamo sempre in grado di conoscere le giacenze di magazzino evitando così qualsiasi spreco”. E, se una parte del prodotto non rientra negli standard qualitativi di Elisir, pur essendo assolutamente edibile, viene regalato ad enti di beneficenza.

Vincenzo Palumbo, responsabile qualità e Simone Beraldi, consulente, hanno posto l’accento sui controlli in entrata e uscita del prodotto e sulle certificazioni indispensabili per lavorare non solo in Italia, ma anche in Europa. Mentre è toccato a Giovanna Ferrari, responsabile risorse umane, ricordare come nello stabilimento è importante la condivisione delle regole sulla sicurezza, e di conseguenza il loro rispetto.

Dopo l’intervento di Deborah Mannavola, endocrinologa, sugli effetti benefici sull’organismo derivanti dal consumo di agrumi, il servizio conclusivo ha riguardato ‘la tavola’ con la ricetta dello chef Michele Frandolic che ha proposto carpaccio di manzetta piemontese con clementine Elisir e frutta secca.

“I nostri valori – ha concluso Maria Angela Cugini – non sono solo sulla carta, ma trovano concretezza nello slogan ‘freschi, scelti e garantiti’ per assolvere al meglio il compito di anello di congiunzione fra i produttori e consumatori”.

La trasmissione può essere vista al seguente link: https://youtu.be/IVRsN6W_ER4

Missione di Macfrut a Cuba

macfrut a cuba

Cesena (4 marzo 2024) – Si è svolto la scorsa settimana un tour di presentazione di Macfrut 2024 a Cuba. Le imprese ortofrutticole cubane partecipano già da tre edizioni alla fiera, e lo scorso anno erano più di 50 gli operatori provenienti dal Paese caraibico.

Anche nel 2024 la partecipazione, coordinata dall’ufficio Ice Agenzia dell’Avana diretto da Simona Autuori, sarà importante e riguarderà sia imprese esportatrici di frutta fresca (mango avocado e papaya in primis), sia imprese interessate ad importare tecnologie e materiali. Alcuni operatori sono interessati all’agrivoltaico, vista la carenza energetica di cui soffre strutturalmente l’isola, tema che per la prima volta sarà protagonista in uno dei saloni all’interno di Macfrut (Rimini Expo Centre 8-10 maggio 2024).

Nonostante le difficoltà collegate all’embargo che colpisce Cuba da molti anni e alla conseguente difficoltà di accesso al credito internazionale, le aziende più strutturate hanno comunque trovato un loro spazio sul mercato.

Il futuro dell’ortofrutta nel Salone Innovation Hub for Healthy Food

Innovation Hub For Healthy Food

Cesena (1 marzo 2024) – Quarta gamma ‘evoluta’, snack di frutta e vegetali innovativi, succhi freschi sottoposti a trattamenti ad alta pressione. L’innovazione di prodotto e di processo è di casa a Macfrut (Rimini Expo Centre 8-10 maggio 2024) protagonista nella prima edizione di Innovation Hub For Healthy Food, il nuovo Salone dedicato a prodotti e tecnologie di trasformazione sostenibili per la produzione di alimenti a base di ortofrutta, ad elevato valore nutrizionale.

Realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna, Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL), il Campus di Scienze degli Alimenti di Cesena e il Centro di Ricerca Industriale Agroalimentare (CIRI-AGRO), propone cinque workshop di approfondimento tematico, una parte espositiva con progetti innovativi nazionali, regionali ed europei insieme all’Alma Mater, la presentazione di uno speciale focus su Paesi Arabi e mediterranei nel progetto FocusER.

Fulcro del Salone è l’innovazione nella filiera ortofrutticola, tema sempre più centrale alla luce dei mutamenti climatici e della sostenibilità di prodotto. Temi che saranno al centro di cinque workshop insieme a ricercatori di tutto il mondo, per capire quale sarà l’innovazione dell’ortofrutta nel prossimo futuro. Due workshop interesseranno la quarta gamma sia sul piano dell’innovazione di processo e di prodotto, sia della sua evoluzione attraverso strategie di biocontrollo, arricchimento e rivestimenti edibili che ne consentono un miglioramento della qualità nutrizionale e/o un prolungamento della self-life. E ancora, i succhi freschi (fermentati e non) sottoposti a trattamenti non termici di stabilizzazione/funzionalizzazione, mentre agli snack di frutta e vegetali minimamente processati è dedicato un altro focus specifico. Infine, nell’ultimo workshop si parlerà di creme vegetali fresh-like attraverso l’applicazione di trattamenti non termici emergenti e fermentazioni di precisione.

“La peculiarità di questi cinque workshop è quella di non essere semplici conferenze – spiegano i coordinatori del Salone, Francesca Patrignani e Pietro Rocculi dell’Università di Bologna – ma momenti di discussione legati, successivamente, a parti dimostrative presso gli stand delle aziende espositrici. Contestualmente sarà possibile degustare queste innovazioni di prodotto. Tutto questo in momenti specifici che non oltrepassano la durata di due ore in tutto”.

Contestualmente alla parte contenutistica, nell’area Innovation Hub For Healthy Food è presente una parte commerciale con la presenza di numerose aziende del settore healthy, i cui prodotti si stanno rivelando sempre di più come alternative virtuose agli alimenti ultra processati.

Missione in Azerbaijan per Macfrut

Azerbaijan

Cesena (27 febbraio 2024) – Asse sempre più stretto tra Macfrut e Azerbaijan. Dopo l’avvio dell’attività internazionale dell’edizione numero 41 della fiera (Rimini Expo Centre 8-10 maggio 2024), partita nel settembre scorso da Baku, nei giorni scorsi si è svolta una nuova missione che ha visto la partecipazione di una ventina di aziende tra italiane e azerbaijane, insieme all’Università di Bologna e all’Università di Ada. Per Macfrut era presente Chiara Campanini dell’ufficio estero, mentre per l’Ateneo Bolognese era presente Matteo Vittuari – direttore della Scuola di Scienze Agrarie e Alimentari dell’Università di Ada e docente del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari all’Università di Bologna – insieme agli altri colleghi tra i quali Elena Baraldi, Bettina Riedel, Simona Cavalleri, Luca Dondini e Francesco Orsini.

La missione ha visto la visita a due aziende del comparto ortofrutticolo azerbaijano e la partecipazione, nella giornata successiva, al momento conclusivo del corso di formazione executive in “Sustainable Horticultural Systems”, organizzato congiuntamente dalle Università di Ada e Bologna.

L’Azerbaijan, che riveste un ruolo strategico per il nostro Paese in quanto primo fornitore di petrolio, ospiterà la conferenza sul clima del 2024 (COP29). In questo contesto ha avviato una strategia di transizione all’era post-fossile che riporta al centro dello sviluppo economico il settore agricolo che oggi occupa un quarto della forza lavoro ed è alla costante ricerca di tecnologie per il miglioramento e l’innovazione produttiva.

“Nella prossima edizione di Macfrut, l’Azerbaijan sarà presente con una delegazione di una decina di imprese in visita nel corso della tre giorni fieristica – spiega Chiara Campanini di Macfrut – Contestualmente saranno presenti in qualità di espositori anche un nutrito gruppo di imprese in collaborazione con Azpromo, l’ente di promozione delle esportazioni azere”.

Alla missione dei giorni scorsi hanno collaborato la Camera di Commercio Italo-Azera, il Consorzio Cermac, Capian Agro, Azpromo, Coca Cola Fundation ed Ada Fundation.

Grande partecipazione all’evento di It’s Bio a Pesaro fai la spesa con la nutrizionista insieme a Giulia Dellacostanza

it's bio

Consigli sui prodotti ortofrutticoli di stagione biologici, la differenza tra coltivazione convenzionale e bio, il semplice utilizzo quotidiano dei prodotti in cucina. Tutto questo (e tanto altro) è avvenuto sabato scorso (24 febbraio) nell’isola Almaverde Bio all’Ipercoop Centro Miralfiore a Pesaro nell’ambito del nuovo appuntamento di It’s Bio (It’s good healthy and natural Bio Fruit&Veg), il progetto Europeo promosso da AOP Gruppo Vi.Va, che intende promuovere in Italia, Belgio e Grecia il metodo di produzione biologica del settore ortofrutticolo, evidenziandone gli aspetti positivi in termini di salubrità dei prodotti e di sostenibilità ambientale delle produzioni.

Protagonista della giornata la nutrizionista Giulia Dellacostanza, a disposizione, mattina e pomeriggio, dei numerosi clienti che hanno fatto tappa nel reparto ortofrutta del punto vendita. Laureata in scienza della nutrizione all’Università di Urbino con una specializzazione nello stesso ambito all’Università Tor Vergata Roma, la dottoressa da anni si occupa di nutrizione in ambito medico con una particolare attenzione ai progetti di prevenzione ed educazione alimentare.

“Fai la spesa con la nutrizionista da sempre è il mio motto e quindi ho accolto molto volentieri questa iniziativa che si è rivelata alquanto proficua e partecipata – spiega Giulia Dellacostanza a consuntivo della giornata – Potrà sembrare una banalità ma è importante accompagnare le persone nella consapevolezza dell’acquisto di prodotti salutari, dal momento che la sana alimentazione inizia dal carrello della spesa”.

Tante le persone che si sono rivolte a lei nel corner allestito nell’isola Almaverde bio con le richieste più varie. “C’è stata curiosità e partecipazione. Ho dispensato consigli sulla stagionalità dei prodotti, le differenze tra agricoltura biologica e tradizionale, l’importanza del luogo di coltivazione e finanche come si legge l’etichetta di un prodotto. A tutti ho spiegato che per adottare un regime alimentare sano e bilanciato bastano pochi accorgimenti, fondamentale è avere la capacità nel cambiare abitudini del proprio quotidiano partendo dall’acquisto dei prodotti ortofrutticoli biologici”.

Ai partecipanti per l’intera giornata è stato fatto degustare il mandarino Tango/Tang Gold®, il mandarino biologico di Almaverde bio, molto succoso, dolcissimo e senza semi.

Corso Ais Romagna per conoscere l’Olio

olio ais romagna

Sempre presente in cucina e sulle nostre tavole, l’olio sarà il protagonista del nuovo percorso didattico a cura di Ais Romagna, che si svolgerà dal 13 marzo al 6 giugno 2024, presso il Circolo la Torre di Cesena. Partendo dall’olivicoltura fino all’abbinamento con il cibo, saranno esaminati tutti gli aspetti e le proprietà dell’olio con lezioni teoriche e degustazioni pratiche di ben 49 varietà di olio evo.

Complessivamente sono 14 le lezioni che includono anche una visita a un frantoio e la prova d’esame finale di valutazione. Tre le sezioni del percorso formativo: prima di tutto gli aspetti tecnico-agronomici alla base della produzione, attraverso gli strumenti di valutazione del prodotto con relativa degustazione; gli aspetti geografici sulla diffusione dell’olio extra-vergine a livello regionale, nazionale e internazionale, con la presentazione della scheda punteggio per la valutazione quali-quantitativa dell’olio; nel terzo modulo si entrerà nel vivo dell’abbinamento olio e cibo, con focus specifici sul tema delle tendenze gastronomiche attuali, gli aspetti storico-culturali dell’olio extra-vergine e le sue proprietà nutraceutiche.

La frequenza al corso è obbligatoria. Info: www.aisromagna.it/corso-olio-ais-2024/