Cesena in Bolla: 450 etichette in Fiera

Cesena in Bolla

Cesena (22 febbraio 2023) – Torna a fine febbraio (lunedì 27 e martedì 28) l’ottava edizione di ‘Cesena in Bolla # Non solo bollicine’, riconfermando come location i padiglioni di Cesena Fiera. Una sede che proietta la manifestazione a vero punto di riferimento per gli addetti ai lavori. Nata nel 2014 al Golf club di Forlì come evento modaiolo, dall’anno successivo la carovana di ‘In Bolla’ si è trasferita al Teatro Verdi di Cesena per la gioia di centinaia di winelovers che ogni anno ne gremivano foyer, palco e platea. Poi dallo scorso anno Cesena in Bolla ha definitivamente cambiato pelle per dedicarsi ai professionisti di ristoranti, bar enoteche e hotel. Organizzata da Taste Production, azienda cesenate che offre servizi nel mondo del vino e del food al settore dell’Horeca, oltre che ai privati, Cesena in Bolla ha scelto quindi i grandi spazzi e il cappello simbolico dedicato al B2B dei locali fieristici di Pievesestina dove gli operatori entrano gratuitamente previa iscrizione al sito. Ma la manifestazione non ha lasciato orfani neppure winelovers e sommelier che sono i benvenuti a Cesena in Bolla, ma con ingressi contingentati e a pagamento (100 sono i biglietti per il pubblico a 38 euro; 50 a 25 euro per i sommelier in regola con la tessera associativa), prenotabili sempre sul sito o acquistabili direttamente all’ingresso.

Complessivamente sono 118 le cantine in vetrina con tante referenze sui banchi e il racconto insostituibile dei produttori. Scorrendo il catalogo della manifestazione, in grande evidenza ci sono Franciacorta, Trento Doc, Oltrepò Pavese e Alta Langa, con le loro bollicine top. Ma a Cesena in Bolla 2023 non manca nessuno dei più apprezzati terroir del Belpaese enoico con un numero totale di referenze che supera le 450 fra vini rossi, bianchi e rosè, fermi o bollicine. Le cantine presenti nei padiglioni spaziano dall’Alto Adige alla Sicilia, in un tour del gusto che si dipana in gran parte dei territori italiani con piacevoli digressioni Oltralpe nella regione dello Champagne. In abbinamento al vino assaggi food di ottima qualità con le Officine Gastronomiche Spadoni, il cioccolato d’Autore di Gardini e il salumificio Antica Foma di Modena, la Centrale del latte di Cesena con i suoi formaggi e i prodotti della Cooperativa Pastori Perfughesi. A fianco della manifestazione cesenate una manciata di sponsor per renderla economicamente sostenibile fra i quali Edil Più – Porte e Finestre di Forlì e RCR Cristalleria Italia di colle Val d’Elsa.

Info.

Sede Cesena Fiera Via Dismano 3845 – 47521 Cesena

Orari: 15.00 – 21.00 Lunedì 27 e Martedì 28 Febbraio

Ingresso al pubblico € 38 (acquisto on-line dal sito www.cesenainbolla.com o in cassa Fiera)

Ingresso sommelier (in regola con la tessera associativa) € 25 on-line dal sito o in cassa Fiera)

Per il canale Horeca accrediti gratuiti scaricabili dal sito

Doppio appuntamento a Cesena Fiera: ‘C’era una volta e ‘C’era una volta il libro’

doppio appuntamento

Cesena (17 Febbraio 2023) – Doppio appuntamento a Cesena Fiera sabato 18 e domenica 19 febbraio. Ritorna ‘C’era una volta’ l’evento mensile dedicato al brocantage, vintage e officina antiquaria con oltre 200 espositori da tutta la Penisola, a cui si aggiunge ‘C’era una volta il libro’ dedicato a libri antichi con una sessantina di espositori da tutta Italia e quattro oltreconfine (Spagna, Svizzera, Regno Unito, Olanda).

Con la rassegna dedicata al libro antico, la più importante dell’Emilia Romagna giunta alla dodicesima edizione, la città di Renato Serra si conferma l’habitat ideale per i volumi antichi, dal XV secolo ad oggi, curiosità bibliografiche più recenti, fuori catalogo, prime edizioni, stampe e tutto quanto è d’epoca.

Sono tante infatti le curiosità che è possibile trovare in fiera come il Pinocchio Futurista (o Pinocchio triangolare) ideato a Firenze dall’architetto Fabrizio Gori (Burde), in edizione limitata in 200 copie con 5 litografie firmate dai pittori Berti, Favi, Gori, Malenotti e Pini. La proposta arriva da Ciampi Carlo di Calenzano che in fiera espone anche il Manifesto della scomunica dei comunisti, il decreto della Congregazione del Sant’Uffizio pubblicato il 1 Luglio 1949, reso pubblico attraverso la stampa di diversi manifesti. Curiosità, nel testo c’è anche il divieto della stampa comunista, in particolare dell’Unità, l’organo del Pci definito la “bandiera dei figli primogeniti del diavolo”.

Di rilievo anche una serie di bozzetti di Mino Maccari (Siena 1898 – Roma 1989) creati per le scenografie e i costumi De Turco a Roma per l’opera di Rossini. I disegni sono l’unica testimonianza artistica del lavoro svolto da Maccari che diede prova delle sue capacità scenografiche creando sipari, fondali e dietro le quinte sceniche cariche di colore ed effetti surreali. A proporli in fiera la Galleria d’Arte Perera di Roma.

Come anticipato sempre in Fiera a Cesena va in scena “C’era una volta…” l’evento dedicato al brocantage, vintage e officina antiquaria in programma negli stessi giorni con oltre 200 espositori da tutta la Penisola. In programma nel terzo weekend di ogni mese, la Mostra mercato dedicata agli appassionati di antichità si è imposta come principale vetrina di settore della Romagna.

Info

Luogo di svolgimento: Cesena Fiera – Pievesestina di Cesena (Fc)

Orario: 9.00 – 18.30

Ingresso: 3 euro. Gratuito fino ai 14 anni e dopo i 70.

Info con possibilità di acquistare il biglietto on line: www.ceraunavoltantiquariato.com
FB C’era una volta il Libro
Tel. 333 3308106 – info@ceraunavoltantiquariato.com

Macfrut 2023 presentato nello Zimbabwe e Sudafrica

Zimbabwe

Cesena (16 Febbraio 2023) – Macfrut si è presentato nello Zimbabwe alla presenza di due Ministri: Anxious Masuka dell’Agricoltura e Sekai Nzenza dell’Industria. La presentazione della 40esima edizione della Fiera internazionale dell’ortofrutta è avvenuta ad Harare alla presenza dell’Ambasciatore italiano nello stato africano Umberto Malnati, il direttore regionale Ice-Agenzia Antonella Marucci, il direttore regionale della cooperazione italiana (AICS) Paolo Enrico Sertoli, davanti a una novantina tra operatori del settore, rappresentanti di associazioni e istituti bancari. L’evento è stato organizzato con la collaborazione di Zimita, l’associazione che promuove la cooperazione Zimbabwe-Italia.

Presente nelle ultime due edizioni della Fiera, lo Zimbabwe ci sarà anche nella prossima in programma al Rimini Expo Centre dal 3 al 5 maggio, con una numerosa delegazione di imprese. Produttore di mirtilli, avocado, frutta tropicale e orticole, gli operatori dello stato africano sono soprattutto interessati all’acquisto di tecnologie per sviluppare le loro produzioni per il mercato regionale e nazionale.

In occasione della presentazione le autorità dello Zimbabwe hanno organizzato una mini esposizione di prodotti ortofrutticoli e spezie di aziende locali. La missione in questi giorni prosegue con la visita ad alcune realtà agricole e magazzini di confezionamento nello Zimbabwe, e fa seguito a una precedente tappa in Sudafrica nella quale Macfrut è stato presentato ad associazioni ed imprenditori. Anche il Sudafrica ha confermato la presenza all’edizione 2023 di Macfrut.

“Con queste ultime due missioni si concludono le presentazioni internazionali in presenza di Macfrut, che hanno toccato 20 Stati in giro per il mondo tra Centro e Sud America, Africa ed Est Europa – spiega Renzo Piraccini, Presidente di Macfrut – Si è trattato di uno sforzo notevole a testimonianza della crescita internazionale della fiera, possibile grazie a Ice-Agenzia e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), insieme a numerosi enti e istituzioni internazionali. Tutti hanno riconosciuto a apprezzato la diversità di Macfrut, fiera di business e nel contempo di conoscenza e networking capace di mettere in rete tanti Paesi. Questa è la nostra forza, questo è quello che ci contraddistingue”.

Bilancio positivo per It’s Bio di AOP Gruppo Vi.Va Paolo Pari: “Grande partecipazione e attenzione verso prodotti sani e sostenibili”

food blogger

Bologna (14 Febbraio 2023) – Tre food blogger, nove ricette, numerosi prodotti ortofrutticoli biologici protagonisti, una narrazione diretta in tre punti vendita dell’Emilia Romagna. Si è concluso il primo tour di It’s Bio (It’s good healthy and natural Bio Fruit&Veg), il progetto messo in campo da AOP Gruppo Vi.Va con l’obiettivo di promuovere il consumo di prodotti ortofrutticoli biologici caratterizzati da un’alta sostenibilità, proprietà salutistiche ed elevati standard produttivi.

Testimonial dei prodotti biologici sono state tre food blogger dal grande seguito social (Anna Fabbri, Gabriella Gasparini e Michela Ioli) che hanno realizzato in presa diretta in tre diversi punti vendita altrettante ricette semplici e gustose, dialogando con il pubblico.

Come quanto avvenuto sabato scorso (11 febbraio) nel reparto ortofrutta presso Extracoop Centro Nova a Castenaso (Bologna) insieme a Michela Ioli (“Penninonsolodolci”, 113mila follower) che ha realizzato uno show cooking davanti a una nutrita partecipazione di pubblico che ha dialogato con lei, sino a degustare le sue realizzazioni.

“Ho sempre avuto la passione per la cucina, poi nel 2019 ho iniziato a condividere le mie ricette di casa nei vari canali social, aprendo anche un sito – spiega la sammarinese Michela Ioli – Frutta e verdura sono centrali nelle mie ricette, perché sono prodotti sani, e da tempo mi sono avvicinata al mondo del biologico, che è quello che prediligo. Un consiglio? Le crostate, sia dolci con la frutta, sia salate con gli ortaggi. Se devo consigliare una ricetta semplice per la primavera suggerisco una crostata salata con pisellini o asparagi e ricotta. Deliziosa, salutare e veramente facile nell’esecuzione”.

Dunque, l’ortofrutta biologica si è presentata al grande pubblico nel punto di maggiore incontro, la Grande Distribuzione, canale che rappresenta oltre il 60% nell’acquisto di questa tipologia di prodotti. I tre eventi di It’s Bio non a caso sono stati ospitati in tre importanti insegne della Gdo: Iper la Grande I a Savignano sul Rubicone, Ipercoop Centro Lame a Bologna, Extracoop Centro Nova a Castenaso.

Traccia un bilancio di questa prima parte di progetto Paolo Pari, Direttore di Almaverde Bio. “I prodotti ad alto valore aggiunto necessitano di una comunicazione diretta che metta in risalto la loro specificità insieme agli aspetti benefici sulla salute – spiega Pari – It’s Bio va in questa direzione coinvolgendo influencer e foodblogger dal grande seguito, in un rapporto diretto con i consumatori nel punto vendita, attraverso la realizzazione di semplici ricette del quotidiano. La grande partecipazione nei tre eventi messi in campo, in tre insegne diverse, ci dice che questa è la strada giusta per fare conoscere al grande pubblico prodotti sostenibili e salutisti”.

Un Picasso e un Goya a “C’era una volta il libro” a Cesena Fiera

Cesena Fiera

Cesena (14 Febbraio 2023) – Le grandi firme dell’arte sbarcano a Cesena Fiera. Appuntamento con ‘C’era una volta… il librosabato 18 e domenica 19 febbraio 2023, la kermesse dedicata al libro antico, curiosità bibliografiche e prime edizioni, con una importante sezione rivolta a stampe ed arte. Una sessantina sono gli espositori da tutta Italia, con quattro presenze anche oltreconfine (Spagna, Svizzera, Regno Unito, Olanda) per un evento che si è imposto come il più importante dell’Emilia Romagna, anche grazie alla contemporanea presenza di “C’era una volta…” dedicata al brocantage, vintage e officina antiquaria con oltre 200 espositori da tutta la Penisola.

Sono tante le curiosità di questa dodicesima edizione che propone due opere di illustri della storia dell’arte mondiale. La prima è di Pablo Picasso, “Dans l’atelier” (1966), una straordinaria acquatinta di grandi dimensioni del 1966 stampata in soli 50 esemplari al mondo. Firmata a mano dall’artista, a esporla è lo Studio Fabrizio Pazzaglia di Urbino, che a Cesena porta anche una stampa di Francisco Goya, “Dopo il vizio viene il peccato” (1816 – Acquatinta e acquaforte: mm 245×355), tratta dalla serie dei Proverbi. L’opera raffigura un gigante sorridente con in mano delle nacchere. Sempre lo studio di Urbino presenta anche “Gagà” di Fortunato Depero, disegno preparatorio del 1937 per l’omonimo dipinto del maestro futurista conservato a Rovereto.

Cambiando registro, Bruno Pucci Studio Bibliografico di Napoli propone uno dei più famosi libri di storia naturale, il celebre “Commentario a Dioscoride” del Mattioli, in folio in una pregiata edizione del ‘500 con centinaia di incisioni.

Tra le curiosità anche una serie di incisioni decorative proposte da Il Bulino Stampe Antiche di Matteo Crespi di Milano: La caduta dei giganti (1641) di Bartolomeo Coriolano (Bologna ca. 1599 – Bologna ca. 1676), xilografia in chiaroscuro stampata in marrone, grigio e marrone chiaro; Tartaglia e Brighella di Henri Reidel (attivo a Parigi 1914 – 1910), acquaforte colorata au pochoir da Umberto Brunelleschi disegnatore; la xilografia Due Samurai, di Anonimo (Scuola di Utagawa) e Kunichika Toyohara (Edo 1835 – 1900).

Info

Luogo di svolgimento: Cesena Fiera – Pievesestina di Cesena (Fc)

Orario: 9.00 – 18.30

Ingresso: 3 euro. Gratuito fino ai 14 anni e dopo i 70.

Info con possibilità di acquistare il biglietto on line: www.ceraunavoltantiquariato.com
FB: C’era una volta il Libro

Instagram: ceraunavolta.illibro
Tel. 333 3308106 – info@ceraunavoltantiquariato.com

L’ortofrutta biologica protagonista nello show cooking della food blogger Michela Ioli

food blogger

Bologna (7 Febbraio 2023) – Tre ricette, tre modi di proporre l’ortofrutta biologica al grande pubblico in maniera semplice e gustosa. A firmare le proposte è la foodblogger Michela Ioli, conosciuta per il sito di ricette e il canale instagram “Penninonsolodolci” (113mila follower), organizzatrice di corsi di cucina per gli appassionati (li chiama i “Penniclub”).

La foodblogger sarà protagonista di uno show cooking aperto al pubblico, sabato 11 febbraio alle ore 11 nello spazio ortofrutta Extracoop Centro Nova a Castenaso a Bologna (via Villanova, 29). Tre le ricette proposte, con al centro prodotti bio: Smoothie ai frutti di bosco, semi oleosi e frutta secca; Crostini con ricotta dolce e kiwi; Insalata con finocchi, arance, salmone, noci e sesamo.

L’evento nasce nell’ambito del progetto It’s Bio (It’s good healthy and natural Bio Fruit&Veg) di AOP Gruppo Vi.Va, ideato con l’obiettivo di promuovere la conoscenza dei prodotti ortofrutticoli biologici caratterizzati da elevate proprietà salutistiche e di sostenibilità. La particolarità dell’evento sta nella location, ovvero il punto vendita, luogo quotidiano di acquisto dei prodotti bio, in una iniziativa già sperimentata nel dicembre scorso in altri due punti vendita che hanno registrato grande apprezzamento e partecipazione del pubblico (Ipercoop Lame a Bologna e La Grande I a Savignano sul Rubicone).

La partecipazione alla giornata per il pubblico è libera.

A Imola corso di primo livello per sommelier

Imola

Imola (7 febbraio 2023) – È dedicato agli appassionati del vino dell’imolese il corso di primo livello per diventare sommelier in programma lunedì 13 febbraio alle 20.30 alla Pasticceria Prestige (via La Malfa, 3) a Imola. Nel corso della serata sarà presentato il corso di primo livello Ais, il cui via è previsto martedì 21 febbraio.

Dedicato a chi vuole conoscere a approfondire l’universo del vino, il corso di primo livello propone una immersione di base in questo mondo con l’apprendimento degli aspetti principali della degustazione, viticoltura, enologia, sino ai primi rudimenti sul corretto servizio del vino. Il tutto accompagnato da prove teoriche e pratiche sulla tecnica della degustazione. In sintesi: 16 lezioni, 45 campioni da assaggiare, due libri di testo e una valigetta con 4 calici per una full immersion di base nell’universo del vino.

Info sul corso: delegato AIS Imola Stefano Luppi tel. 333.7773827.

Il calendario completo dei corsi sul sito: aisromagna.it

Grande novità per la Piadina Romagnola IGP Il Disciplinare apre a “nuove varianti”

Piadina Romagnola

Rimini (3 Febbraio 2023)Farina, acqua, sale, strutto o olio d’oliva: sono i quattro semplici ingredienti che impastati a dovere danno vita alla Piadina Romagnola. Prodotto simbolo della Romagna, nove anni fa (4 novembre 2014) ha ottenuto dalla Commissione Europea la certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta), con lo scopo di valorizzare il prodotto e tutelarlo dai rischi di contraffazione in varie parti del mondo. In sostanza da quel momento in poi la “Piadina Romagnola/Piada Romagnola” era solo quella prodotta nel suo luogo di origine, ovvero la Romagna, nel rispetto del Disciplinare europeo. A condurre questa battaglia il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola in un percorso che aveva visto la Romagna fare sistema a tutela del suo “cibo di strada”.

Ora il Disciplinare fa un ulteriore passo in avanti. Recependo proposte, indicazioni e richieste arrivate da più parti nel territorio, si apre alla possibilità di alcune varianti divenute parte integrante nella produzione della Piadina Romagnola. Prima di tutto sul fronte delle farine con la possibilità anche dell’utilizzo di farine di farro. Inoltre riconosce materie opzionali come latte vaccino, miele di fiori, e l’olio di semi di girasole purché utilizzato insieme e in quantità inferiore all’olio extravergine d’oliva.

Dunque, nuove possibilità, come evidenzia il “nuovo” Disciplinare. “Numerosi produttori integrano gli ingredienti di base per realizzare prodotti più personalizzati, sulla scia di quanto accadeva quando la produzione era casalinga o micro-artigianale, e ogni famiglia ritoccava in modo più o meno evidente la ricetta di base, oggi riportata nel disciplinare. Tra questi ingredienti il latte e il miele sono quelli più utilizzati, e sono anche richiamati più spesso della documentazione storica. Questa modifica potrà permettere a più produttori, in gran parte – ma non solo – piccolissime imprese, di partecipare alla produzione Igp Piadina Romagnola, utilizzando le ricette da essi adottate da molto tempo a questa parte e uniformandole al disciplinare e al sistema di controllo della Igp”.

In sostanza, la Piadina Romagnola Igp si fa inclusiva come la sua terra, da sempre dedita all’ospitalità e all’incontro. E proprio nel segno della convivialità è il progetto triennale di promozione ‘Piadina Romagnola & Friends che prevede azioni per 1,8 milioni di euro sul mercato italiano e tedesco. Gli interventi previsti sono un insieme sinergico di attività in più direzioni: comunicazione digitale (social e influencer marketing), televisione, attività di PR, il Piadina Romagnola & Friend Tour, le instore. Tante azioni pensate per mettere in evidenza il valore della produzione certificata dell’Unione Europea focalizzandosi certamente sugli aspetti qualitativi ma anche su quelli sociali ed economici in grado di rappresentare un esempio da seguire per altri paesi europei. L’esecuzione del progetto è affidata alle agenzie RP Circuiti Multimediali e Secnewgate Italia.

Tutte queste novità sono state presentate questa mattina (venerdì 3 febbraio) al Fulgor a Rimini nel corso di una conferenza stampa. Moderata dalla giornalista Lisa Bellocchi, sono intervenuti Alfio Biagini Presidente del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola, Mauro Rosati Direttore generale di Fondazione Qualivita, Alessandra Ravaioli di RP Circuiti Multimediali e Alessio Mammi Assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna.

Hanno detto in conferenza stampa

Alfio Biagini, Presidente Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola: Il nuovo Disciplinare europeo Igp si apre ad alcune materie opzionali come latte vaccino, miele di fiori, e l’olio di semi di girasole (purché utilizzato insieme e in quantità inferiore all’olio extravergine d’oliva). Queste novità sono da tempo adottate da numerosi chioschi, e il riconoscimento da parte del Disciplinare IGP deve essere visto come un ulteriore di arricchimento per Piadina Romagnola: riflettono la sua capacità nel sapere guardare al territorio, la sua apertura come nello stile di noi Romagnoli, da sempre terra di convivialità e incontri. La Piadina Romagnola Igp è infatti un prodotto inclusivo, come la sua terra, da sempre luogo di ospitalità”.

Alessio Mammi, Assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna: “La Piadina Romagnola è buona, versatile, facile da utilizzare nelle nostre cucine, e trasmette tutto l’immaginario della Romagna e dell’estate. Dalla nascita del Consorzio nel 2014, il volume produttivo è triplicato, arrivando a 21,8 milioni di kg prodotti, con un incremento annuale medio del 22%, e un potenziale di crescita ancora più ampio anche per l’approvazione della modifica del Disciplinare di produzione. È un prodotto che ha successo anche all’estero proprio per la sua grande versatilità. L’offerta che viene dalle aziende produttrici, attente all’Horeca nazionale e ai mercati stranieri, ben si sposa con l’attività dei chioschi sul territorio, che conferiscono valore e rappresentatività al prodotto piadina. L’Indicazione Geografica dal canto suo è garanzia di autenticità, di tutela e trasparenza verso i cittadini: il prodotto IGP che gira l’Italia e il mondo, con quella indicazione mette in evidenza la certezza che è stato prodotto in Romagna, nella sua terra d’origine. Questo è il valore dell’indicazione geografica, che costituisce un potenziale di promozione unico. La Piadina sarà a New York, alla fiera del cibo il prossimo mese di giugno con la Regione Emilia-Romagna e altre DOP e IGP: siamo certi che anche in quel contesto sarà un successo.

Produzione Igp in cifre

La produzione di Piadina Romagnola certificata Igp lo scorso anno è stata di 23.756 tonnellate per un valore alla produzione che ha sfiorato i 34 milioni di euro. Interessante è il trend di crescita della produzione Igp, che in nove anni ha registrato un incremento del +251% pari a quasi 17mila tonnellate in più: è passata dalle 6.768 tonn del 2014, all’atto dell’adozione della certificazione, alle 23.756 tonn dello scorso anno.

Il Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola

Nato alla fine del 2011 dalla fusione delle precedenti associazioni promotrici del riconoscimento come IGP, è sostenuto da un gruppo di produttori artigiani in rappresentanza di tutta la zona di lavorazione consentita dal Disciplinare, da Rimini a parte della Provincia di Bologna (9 comuni sul tracciato del fiume Sillaro), passando per Forlì, Cesena e Ravenna.

Il Consorzio sin dalla sua nascita ha avuto l’obiettivo di promuovere una serie di iniziative tese alla valorizzazione della Piadina Romagnola, a partire dal riconoscimento IGP, percorso sostenuto in tutte le sue fasi insieme al Ministro delle Politiche Agricole, dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna e le associazioni di categoria.

Oltre alla valorizzazione, il Consorzio si è impegnato in azioni di tutela contro il tentativo di contraffazioni in varie parti del mondo, stoppando tentativi di imitazioni in Canada e Regno Unito.

Attualmente fanno parte del Consorzio 12 associati: Adp Food L’Angolo della Piada (Riccione); Alimenta Produzioni (Riccione); Deco Industrie (Bagnacavallo); Gastone (Ravenna); Gelosi Giorgia (Cervia); Gitoma (Bagnacavallo); Global Food (Misano); Morato Pane – Artigianpiada (Coriano); Negroni Umberto (Castel Guelfo – Bologna); Pagliacci Marilena (Cervia); Riccione Piadina (Riccione); Riviera Piada (Rimini).

Gli ingredienti

Quattro sono gli ingredienti base della Piadina riconosciuti dal Disciplinare Igp: Farina di grano o di farro; Acqua (quanto basta per ottenere un impasto omogeneo); Sale (pari o inferiore a 25 grammi); Grassi (strutto, e/o olio di oliva e/o olio di oliva extravergine fino a 250 grammi).

Il “nuovo” Disciplinare contempla anche materie prime opzionali come latte vaccino (quantità pari o inferiore a 300 ml), miele di fiori (massimo 20 g), e l’olio di semi di girasole purché utilizzato insieme e in quantità inferiore all’olio extravergine d’oliva.

Dopo l’impasto e la porzionatura in pani o palline, il passo successivo è la laminatura attraverso matterello manuale oppure laminatrice meccanica. Infine, la cottura su un piano cottura che varia da 150 a 300°C con un massimo di 4 minuti. Per potersi fregiare dell’IGP la Piadina deve essere confezionata nelle sole zone di produzione stabilite.

Il Disciplinare presenta la Piadina Romagnola al consumo in due tipologie: Piadina Romagnola IGP con un diametro minore (15-25 cm) ma più spessa (4-8 mm), e Piadina Romagnola IGP alla Riminese con un diametro maggiore (23-30 cm) e più sottile (fino a 3 mm).

Nel caso di adozione di un processo produttivo che comprenda la realizzazione manuale di porzionatura e cottura, e in assenza di confezionamento chiuso, potrà essere utilizzata la dicitura “lavorazione manuale tradizionale”.

Missione in Mali per Fieravicola: presentata l’edizione che si terrà dal 3 al 5 maggio a Rimini Il viaggio è stato occasione per avviare il programma Lab Innova di ICE sull’avicoltura

Mali

La prossima edizione di Fieravicola è stata presentata  a Bamako, capitale del Mali, dal presidente Renzo Piraccini e da Federica Gallo dell’Ufficio Estero, davanti a una platea di operatori, associazioni di produttori, istituzioni e media dello Stato africano.  Erano presenti l’ambasciatore italiano in Mali Stefano Dejak, l’ambasciatore maliano a Roma Ali Koulibaly, il direttore regionale di ICE ad Accra Alessandro Gerbino.

Al viaggio hanno partecipato anche il professor Achille Schiavone del Dipartimento Scienze Veterinarie dell’Università di Torino e il  veterinario Michele Lanzoni impegnati in un’indagine sul campo propedeutica al coinvolgimento della realtà avicola del Mali nel progetto LAB INNOVA for AFRICA,  programma di formazione tecnico-manageriale promosso da ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione.

“Quest’anno il progetto LAB INNOVA ha aperto alla filiera avicola per consentire di avviare un rapporto tra produttori africani e imprese dell’avicoltura italiana che esprime una filiera d’eccellenza – dichiara il direttore ICE ad Accra Alessandro Gerbino – l’obiettivo del progetto è quello di  migliorare le competenze in materia di innovazione tecnologica e aprire opportunità di partenariato con le imprese nel settore agribusiness”.

Fieravicola nello specifico sarà uno dei momenti di punta del progetto, poiché è prevista la visita dei  produttori del Mali coinvolti nel programma ICE e nei tre giorni fieristici saranno fissati incontri B2B con gli espositori della fiera.

L’indagine condotta ha messo a fuoco alcune specificità della produzione di carne avicola e di uova in Mali su cui ICE modulerà il suo programma sia  formativo, indirizzato  a personale specializzato, sia finalizzato a scambi economici.

“Durante la  missione in Mali abbiamo incontrato singoli produttori, associazioni di allevatori e rappresentanti di consorzi cooperativi – precisa il professor Achille Schiavone – Stiamo parlando di una avicoltura non strutturata come filiera integrata, era importante approfondirne la conoscenza, analizzando i possibili asset di uno sviluppo del settore e individuando al contempo la possibilità di  stabilire relazioni tra i produttori avicoli incontrati e le imprese della filiera avicola italiana”.

“Il nostro compito è stato quello di svolgere uno studio partendo dall’analisi  delle criticità della realtà avicola locale, che presenta difficoltà sia sulla parte della macellazione sia su quella distributiva, oltre a soffrire per  una forte carenza di materie prime per la mangimistica – sottolinea il dottor Michele Lanzoni –  Risulta evidente la necessità di formazione tecnica, ma anche di contatti business per attrezzature e tecnologie”.

Primura Experience

Primura Experience

Bologna (30 Gennaio 2023) – È partito giovedì scorso (26 gennaio) dal punto vendita Extracoop Centro Nova a Castenaso (Bologna) il progetto ‘Primura Experience’, che porterà in 15 diversi punti vendita della rete Coop Alleanza 3.0 eventi ed allestimenti speciali con protagonista la Patata di Bologna Dop. I Produttori, il Consorzio di Tutela e la Distribuzione si sono trovati insieme per portare al consumatore i valori di un territorio e l’eccellenza di un prodotto.

Si tratta, come hanno sottolineato Claudio Scalise, direttore del Consorzio di Tutela Patata di Bologna Dop e Pietro Terlingo, responsabile Settore Ortofrutta Coop Alleanza 3.0, di un progetto valoriale che promuove la Patata di Bologna Dop nella sua varietà unica Primura, considerata eccellenza e simbolo delle terre bolognesi. Un’iniziativa perfettamente in sintonia con i valori dell’insegna Coop, da sempre in prima linea nella promozione delle eccellenze territoriali.

Un prodotto dall’eccellenza unica, come rimarcato da Anna Rita Muzzarelli, dell’azienda agricola Orsini Stefano, che ha perfettamente sottolineato come, nonostante le difficoltà e le rese fisiologicamente più basse della Primura rispetto ad altre varietà, in tutto il bolognese si continui a coltivarla per le sue ineguagliabili caratteristiche organolettiche.

Il direttore Claudio Scalise ha infine ricordato come la Patata di Bologna sia la prima patata italiana promossa Dop (Denominazione di Origine Protetta) dalle commissioni europee e come il Consorzio rappresenti una garanzia di tutela e di rispetto dei rigidi disciplinari imposti dalla denominazione.