Per un giorno le parti si sono invertite. Da una parte gli studenti a raccontare il loro lavoro, dall’altra una platea di giornalisti del vino e autorità di primo piano ad ascoltarli (Paolo De Castro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo e l’Assessore regionale alle Politiche Agricole Simona Caselli). Teatro dell’evento: Vinitaly. Per la precisione lo stand del Gruppo Cevico, che ha ospitato la presentazione del progetto “Villa Scarabelli”, realizzato dal gruppo cooperativo insieme agli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Imola.

Otto i ragazzi che con puntiglio hanno raccontato la nuova linea di vini chiamata “Sonmosso”, messo a punto degli enologi di Cevico e dagli studenti suddivisi in tre gruppi di lavoro (cantina, marketing, mercato estero). Questi gli studenti a Vinitaly, tutti della classe V del corso Viticoltura ed Enologia: Alessandro Lazzari, Tommaso Poggioli, Fabio Brassan, Pietro Ortolani, Eleonora Gasparini, Luca Resta, Ilenia Castellari, Valentina Dal Pozzo. Ad accompagnarli il dirigente dell’Istituto Gian Maria Ghetti, e gli insegnanti Daniela Emiliani e Roberto Palmonari. A fare gli “onori di casa” Ruenza Santandrea Presidente del Gruppo Cevico.

Plauso all’iniziativa da parte di Paolo Castro: “Il progetto Cevico-Scarabelli accetta la sfida del mercato globale. Oggi non basta fare un vino di qualità, bisogna saperlo anche vendere. Questa relazione scuola-lavoro va in questa direzione, avvicina gli studenti al mondo delle imprese”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’Assessore Simona Caselli: “Siamo davanti a una ennesima conferma della qualità delle scuole agrarie ed alberghiere nella nostra regione. Scuole in dialogo con il mondo del lavoro, che hanno accettato la sfida del futuro”.

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