Si terrà venerdì 4 marzo alle 14,30, presso la Sala Piacentini del Grand Hotel Terme di Castrocaro, l’Assemblea congressuale provinciale di Confcooperative Forlì-Cesena.
Filo conduttore del pomeriggio il tema: “Cooperazione: soluzioni locali, vantaggi europei” per fornire spunti di dibattito al sistema territoriale nel corso di uno dei momenti più importanti per la vita associativa dell’organizzazione.
All’assemblea porteranno i loro saluti il vescovo di Forlì Lino Pizzi e il sindaco di Castrocaro Luigi Pieraccini. Poi spazio alla relazione del presidente provinciale Stefano Lazzarini, che sarà seguito dagli interventi del sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Sandro Gozi e del presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini.
Dalle 16,30 partirà la sessione dedicata ai delegati del congresso, con la relazione organizzativa del direttore Mirco Coriaci, gli interventi dei delegati, votazioni e proclamazione degli eletti e l’elezioni dei delegati all’assemblea congressuale regionale e nazionale di Confcooperative.
Il Sistema Confcooperative
Confcooperative si presenta all’appuntamento congressuale concludendo un quadriennio di grande impegno, organizzativo e di rappresentanza.
Alcuni numeri indicano al meglio non solo la tenuta, ma anche la dinamicità del Sistema Confcooperative con indici positivi a fronte di una crisi che nel territorio provinciale è stata lunga e ha intaccato in maniera definitiva il modello economico-sociale preesistente. Non sono mancate sofferenze anche nel mondo della cooperazione, soprattutto in alcuni settori, ma sono nate anche opportunità e soprattutto la volontà di continuare a investire.
Le cooperative aderenti all’Unione di Forlì Cesena sono oggi 254, il fatturato complessivo supera i 4.065 milioni di euro. Sono cooperative che associano quasi 37.000 soci e occupano 15.660 lavoratori (altro dato in crescita da anni nonostante le difficoltà). Di questi nel forlivese sono impiegati oltre 4.000 addetti, nel cesenate gli occupati superano le 11.000 unità. Il Settore Agroalimentare continua a rappresentare uno dei pilastri, un riferimento sicuro per l’economia territoriale e l’occupazione; le cooperative del Terzo Settore sono l’altro grande settore del Sistema, il settore Produzione Lavoro si è confermato vivace e in grado di offrire opportunità occupazionale a giovani e lavoratori disoccupati.
L’andamento di crescita e dinamicità di questa organizzazione è confermato anche su prospettiva decennale: dal 2007 ad oggi a Confcooperative Forlì Cesena hanno aderito 134 nuove imprese cooperative, con un saldo positivo di 69 unità.
“E’ stato un quadriennio molto importante – dichiara Stefano Lazzarini – iniziato ancora in piena crisi economica. E nonostante le difficoltà possiamo rivendicare la tenuta del nostro Sistema. Abbiamo affiancato nella nascita molte nuove imprese, è aumentata l’occupazione, in crescita anche il fatturato delle nostre cooperative, abbiamo cercato di fornire servizi sempre più innovativi ed efficienti alle nostre aderenti e ai soci che hanno assunto una centralità inedita. Sono stati anni in cui si è lavorato con convinzione ad un nuovo riposizionamento delle politiche di rappresentanza della Organizzazione per rispondere al meglio alle trasformazioni avvenute nel sociale e nel mondo economico. Per me è stata una grande sfida e un onore guidare questa Organizzazione e ringrazio tutti coloro che hanno collaborato per assicurare efficienza e incisività alla nostra rappresentanza. Purtroppo motivi personali e professionali non mi consentono di continuare in un impegno che si annuncia ancora più totalizzante”.
“Abbiamo investito molte energie nell’assistenza alle nostre imprese, cercando di mettere a loro disposizione un sistema di servizi d’eccellenza che ha trovato importanti sinergie nella costituzione di Linker Romagna. Contestualmente abbiamo cercato di sostenere quanti, in cerca di lavoro o di una nuova opportunità, hanno pensato al modello cooperativo come a una soluzione ai loro bisogni – dichiara il direttore Mirco Coriaci – I numerosi esempi di workers buyout, il cosiddetto lavoro ricreato, lo stanno dimostrando nel nostro territorio, e con grande soddisfazione vogliamo ricordare che una di queste cooperative è stata ricevuta da Papa Francesco a rappresentare la cooperazione migliore e un’altra ha trovato nell’Expo la sua giusta ribalta per presentarsi. Non va dimenticato il lavoro paziente per offrire maggiori opportunità di accesso al credito, la progettualità con un gruppo di cooperative sul turismo sostenibile, o ancora le azioni di promozione dei prodotti della cooperazione e la valorizzazione del modello cooperativo tra i giovani e gli studenti. Con la consapevolezza di poter contribuire a progettare un nuovo sviluppo”.