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Gli artigiani del vino hanno trovato l’evento per la loro narrazione: Back to the Wine. Buona la prima della due giorni in Fiera a Faenza dedicata ai vignaioli che hanno fatto del vino la loro scommessa etica e responsabile. Un evento che mancava a livello nazionale, questa la risposta pressoché generale da parte di espositori e pubblico, che non ha tradito le attese anche sul fronte dei visitatori: 2000 da tutta Italia.

“Abbiamo fatto una scelta ben precisa: raccontare in maniera piacevole e informale la storia di coloro che vivono la vigna nel loro quotidiano, in maniera naturale, senza artifici, lontano dai riflettori mediatici dello star system che da tempo ha invaso anche il mondo agricolo – afferma Andrea Marchetti, curatore di Back to the Wine – La risposta positiva ci dice una cosa: un evento di questo tipo, che coniuga un clima confidenziale produttore-visitatore con una valenza commerciale, mancava a livello nazionale. Siamo all’inizio di un percorso insieme ai piccoli produttori per condividere insieme qualcosa di grande”.

 Il progetto ha visto in questi giorni coinvolte oltre 130 canine da tutta Italia, una quindicina di operatori del cibo a filiera corta, una decina di produttori tra olio e birra, quattro chef di fama nazionale, degustatori, giornalisti e tanto altro.

 “Siamo soddisfatti di questa prima edizione, che conferma l’humus della città di Faenza a una manifestazione dedicata al vino – spiega Fausto Bianchini di Blu Nautilus – Siamo rimasti particolarmente colpiti dalla grande partecipazione di giovani. Si dice che le nuove generazioni siano lontane dal vino e invece quando viene proposto un evento di qualità e dalla forte identità la risposta arriva. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato e creduto a questa iniziativa, primo passo di altri traguardi nei mesi a venire”.

Ufficio stampa di Back to the Wine è l’Agenzia PrimaPagina.