Va a Marta in cucina di Reggio Emilia il “Dire Fare Sognare”, riconoscimento alla cultura del cibo e del vino in Emilia Romagna giunto alla settima edizione. Unico reggiano premiato, il nome è stato scelto da tre tra le più illustri firme della critica enogastronomica nazionale: Andrea Grignaffini (critico enogastronomico), Elsa Mazzolini (giornalista enogastronomica) eAlessandra Meldolesi (giornalista gastronomica).

Emblematica la motivazione del premio: “Per la tenacia nel portare avanti una cucina contemporanea, che sa rileggere e omaggiare la tradizione, in una città conservatrice a tavola”.

Promosso da Partesa, il riconoscimento “Dire Fare Sognare” viene assegnato a coloro che hanno fatto della cultura del cibo e del vino il loro tratto distintivo. La giornata di premiazione è in programma lunedì 4 giugno 2018 alle 10,30 al Teatro Verdi a Cesena.

Nelle passate edizioni del reggiano erano stati premiatiMarilena Braglia trattoria Ghiara; Gianni e Federico D’Amato e Fulvia Salvarani Caffè Arti e Mestieri; Giovanni Mandara Pizzeria Piedigrotta; Sabatino Sorrentino della Pizzeria Eco del Mare di Albinea;Osteria del Viandante a Rubiera; Antonio Torino del Ristorante Mamma Rosa; Locanda da Piera a Busana.

M in Cucina
Marta in Cucina nasce nel 2014 in Vicolo del Folletto, sede – fino ad allora – di una storica trattoria della città. Marta Scalabrini (in cucina) e Ivan Giglio (in sala) si incontrano nel 2011 a Firenze, al ristorante Ora d’Aria dello chef stellato Marco Stabile, e insieme a Luca Torsani (che viene da un’esperienza al Povero Diavolo di Torriana), mettono da parte le loro lauree in Comunicazione e Marketing, e Lettere e Filosofia per dedicarsi a questo progetto ristorativo che, come un compasso nautico puntato sulla tradizione, traccia un rotta che include e loro esperienze fatte fino ad oggi, insieme a luoghi inesplorati.

La combinazione che ne esce è una storia familiare con tratti di divagazione. I piatti sono pervasi di ingredienti del territorio ma soprattutto storie e usanze emiliane trattate a volte con timore reverenziale, a volte con un po’ di sana irriverenza, per mantenerle sempre vive come secondo le parole di Gustav Mahler per cui “la tradizione è la custodia del fuoco, non l’adorazione della cenere”.

Lunedì 4 giugno la premiazione a Cesena
Due i momenti della giornata di lunedì 4 giugno a Cesena: il riconoscimento a un operatore scelto tra ristoratori, baristi, enotecari e torrefattori in tutte le province dell’Emilia Romagna, da Piacenza a Rimini; il riconoscimento a quattro personaggi che con modalità diverse si sono distinti nella promozione della cultura enogastronomica della nostra regione. Quest’anno il premio sarà assegnato aAfro Lombardi una vita tutta dedita alla guida della sala al ristorante Le Querce a Forlì; Francesco Cioria, sommelier nel prestigioso San Domenico a Imola, celebre per una carta dei vini con 2.400 etichette da tutto il mondo; Verdiana Gordini presidente dell’Associazione delle Mariette, fedeli custodi della cucina domestica artusiana; Sandro Piovani, giornalista “cantore” della cucina parmense.

Ufficio stampa di Dire Fare Sognare è l’Agenzia PrimaPagina