Storie o Stati? Poco importa il nome, la moda di aggiornare i propri contatti su cosa si sta facendo con foto, video o Gif a scomparsa sembra ormai essere irreversibile.
Introdotta da Snapchat, che fin dalla sua nascita ne ha fatto il principale punto di forza, e rincorsa con affanno da Instagram e Facebook, la funzione Storie si prepara ad approdare anche sull’app di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo.

Un miliardo e duecentomila persone (questi gli utenti di WhatsApp) da mercoledì 22 febbraio potranno, infatti, condividere con i propri contatti aggiornamenti dalla canonica durata di 24 ore. Come già per gli altri social, anche su WhatsApp sarà possibile ricevere risposte e controllare chi visualizza il proprio stato, ma saranno introdotte anche delle piccole modifiche: i video potranno essere lunghi fino a 45 secondi e non solo dieci come in altre piattaforme, gli aggiornamenti di Status saranno condivisi solo con gli amici presenti nella rubrica e non con followers sconosciuti.

Insomma, tutto fa pensare ad un “regalo” da parte di Menlo Park agli affezionati utenti dell’app verde che, un passo alla volta, si sta trasformando sempre più in un social network a tutti gli effetti. 

Anna Frabotta