Il refrain è sempre lo stesso: il privato non investe nei giovani, scuola-mondo del lavoro non dialogano. Appunto, un refrain. Perché a Imola c’è un sodalizio che funziona, e anche bene, risultato di un accodo decennale tra uno storico istituto agrario e uno dei primi dieci gruppi del vino in Italia. Tradotto in nomi: l’Istituto Tecnico Agrario Scarabelli di Imola e il Gruppo Cevico di Lugo.

Una collaborazione avviata tre anni fa in uno stretto intreccio di progetti nel mondo enologico. Uno dei quali sarà presentato nella prestigiosa vetrina internazionale di Vinitaly a Verona (9-12 aprile 2017). È la nuova linea di vini a marchio “Villa Scarabelli”, progetto che ha coinvolto in prima persona gli studenti delle classi IV e V di Viticoltura ed Enologia nella realizzazione di due referenze che parlano “Romagnolo”. I vini di sono il Pignoletto Doc e un Rosato da Uve Longanesi Igp, entrambi frizzanti ottenuti con metodo ancestrale. È qui che gli studenti dell’istituto hanno voluto esplorare il mondo delle bollicine attraverso la rifermentazione in bottiglia, metodo utilizzato in passato dai nostri nonni per ottenere vini mossi. “Sonmosso”, questo il nome del vino, ha coinvolto i ragazzi insieme agli enologi, in tutti gli aspetti del vino: dalla cantina alle scelte di marketing e comunicazione, dalle strategie commerciali per il mercato estero, alla ristorazione per l’Italia.

Un vino che affonda le radici nella tradizione con lo sguardo verso il mondo giovanile, in un connubio che ha portato il Gruppo cooperativo a conoscere stili e tendenze dei ragazzi attraverso un questionario conoscitivo sull’universo enologico. Dalle risposte degli studenti prevalgono internet e i momenti pubblici conviviali quali luoghi dove attingere le informazioni sulla scelta del vino, mentre come ricetta per migliorare il settore vengono indicati nuovi vitigni e bottiglie. E ancora, il vino come parola viene associato a occasioni di brindisi, sapore e cena con gli amici, e profumo. Nella scelta del vino, invece, prevale nettamente il gusto, seguito a distanza da etichetta e annata.

Cevico-Scarabelli
Quasi “fatale” l’incontro Cevico-Scarabelli, in un rapporto di simbiosi formativa e professionale maturato nel corso dei decenni, tant’è che oggi conta numerosi tecnici diplomati alle dipendenze del gruppo cooperativo.
Il sodalizio si è trasformato in vero e proprio accordo nel 2014, in un progetto che prevede la vinificazione delle uve prodotte nella Tenuta Masselina (Castelbolognese), di proprietà di Cevico, nella cantina dell’Istituto Scarabelli, resa dall’azienda tecnicamente adeguata per la ricerca. In sostanza il Gruppo cooperativo anziché realizzare una nuova cantina ha deciso di investire in quella dell’istituto attraverso un intervento di riammodernamento al servizio anche della didattica. Qui a Imola arrivano le migliori uve prodotte nei terreni a disposizione dell’Istituto Scarabelli e quelle della Tenuta Masselina (oltre i 1000 quintali), terroir di collina di alta gamma tra Imola e Faenza.
“Con questo sodalizio vince il territorio – spiega Ruenza Santandrea, Presidente del Gruppo Cevico – Il progetto valorizza e dota di attrezzature più idonee una struttura didattica dalla lunga storia alle spalle; l’Istituto è stato fondato infatti nel 1883 e ha formato gran parte dei tecnici di questo territorio, molti dei quali lavorano nel nostro Gruppo. Un percorso che prosegue in chiave moderna, creando opportunità di ricerca, confronto e scambio tra gli studenti di Viticoltura e enologia e gli enologi del Gruppo Cevico-Tenuta Masselina che operano in questo settore, dove seguono produzioni di migliaia di ettolitri destinati ai grandi mercati italiani ed esteri, ed anche produzioni piccole e strettamente territoriali come quelle della Tenuta Masselina e delle Rocche Malatestiane a Rimini. La cooperazione ha una forte valenza sociale e noi abbiamo scelto la scuola perché riguarda il futuro dei nostri giovani. Abbiamo avviato cinque progetti con l’università e da tempo collaboriamo con alcuni istituti scolastici della Romagna”.

“L’Istituto, con i suoi 20 ettari di terreno, è orientato a una sempre più qualificata ed innovativa ricerca delle produzioni agrarie e delle trasformazioni agroindustriali – afferma il dirigente scolastico dell’Istituto Gian Maria Ghetti – in particolare quelle vitivinicole, alle quali sono dedicati quasi 6 ettari di terreno, che saranno sicuramente aumentati nei prossimi anni, anche prevedendo impianti sperimentali. La posizione dell’Istituto è strategica in quanto si situa tra Emilia e Romagna, e raccoglie studenti e peculiarità da entrambi i territori. Questo progetto di collaborazione con uno dei nostri partner storici e maggiormente attivi, il Gruppo Cevico, si inserisce in un contesto di attività di alternanza scuola lavoro al quale teniamo particolarmente per la significatività delle esperienze per gli studenti e il proficuo rapporto col territorio”

Chi è Cevico
Il Gruppo Cevico, tra i primi dieci player in Italia, associa oltre 5.000 famiglie di viticoltori, rappresenta il 30% della produzione del vino in Romagna, il 17% del vino in Emilia Romagna e il 2,7% del vino in Italia. La sua missione, oltre alla produzione del vino, è fare territorio attraverso sinergie concrete e collaborazioni fra territori e comunità della Romagna.

Chi è l’Istituto Tecnico Agrario “Scarabelli”
Sorto nel 1883, da sempre è un punto di riferimento nello studio dell’agricoltura. Oggi conta tutte le 3 articolazioni previste per gli istituti agrari, produzioni e trasformazioni, gestione dell’ambiente e del territorio, viticoltura ed enologia, e raccoglie quasi 700 studenti provenienti da tutto il territorio circostante.

Ufficio stampa di Cevico è Agenzia PrimaPagina.