La Piadina Romagnola IGP sale sulla navicella e atterra sulla luna. Lo Shuttle o Samantha Cristoforetti non c’entrano nulla. Il “veicolo” che le fa prendere il volo è una poesia. Non una poesia qualsiasi, ma quella del poeta per eccellenza che ha nobilitato il pane della Romagna: “La piada” di Giovanni Pascoli. Celebri versi che hanno ispirato la campagna di comunicazione della Piadina Romagnola, negli eventi internazionali.
A realizzarla il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola IGP che lancia l’immagine e lo slogan: “Quando è di un altro pianeta si firma IGP”. A rappresentarla una piadina a forma di luna, con chiaro riferimento alla “Piadina” in versi del poeta di San Mauro Pascoli.
“Ma tu, Maria, con le tue mani blande / domi la pasta e poi l’allarghi e spiani / ed ecco è liscia come un foglio, e grande / come la luna; e sulle aperte mani / tu me l’arrechi, e me l’adagi molle / sul testo caldo, e quindi t’allontani. Io, la giro, e le attizzo con le molle / il fuoco sotto, fin che stride invasa / dal calor mite, e si rigonfia in bolle: e l’odore del pane empie la casa”.
“Con questa immagine pascoliana porteremo la Piadina Romagnola IGP nelle nostre manifestazioni in Italia e all’estero – spiega Alfio Biagini, Presidente del Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola – L’immagine è un chiaro collegamento al territorio, alla sua storia e alla sua identità, attraverso un illustre personaggio, nel pantheon dei grandi della Romagna. Degustazioni, eventi con i buyer mondiali, affissioni nelle grandi città, lezioni di piadina, proposte in chiave gourmet, sono gli ingredienti di questa iniziativa che trova il proprio collante ispiratore nella figura del poeta di San Mauro Pascoli”.
La Piadina in giro per l’Europa
L’esordio il 22 marzo prossimo a Bruxelles in un evento rivolto a buyer europei.
La seconda tappa a Cibus a Parma (7-10 maggio 2018), manifestazione fieristica punto di riferimento per il settore agroalimentare. In tale contesto il Consorzio proporrà lezioni di piadina romagnola insieme alle Mariette artusiane, fedeli custodi della cucina del padre della gastronomia Pellegrino Artusi, e degustazioni in chiave gourmet con la presenza dello chef Due Stelle Alberto Faccani di Cesenatico. Un mix di ingredienti romagnoli proposti a un pubblico di addetti ai lavori e buyers, in chiave classica con un tocco d’innovazione. Un incontro di classico e moderno che trova la sua sintesi nella musica di Mirko Casadei, ospite del Consorzio nel corso della Fiera.
Durante Cibus per due settimane è stata pianificata una campagna di affissioni sugli autobus di Parma con l’immagine pascoliana della Piadina Romagnola IGP. La stessa campagna di affissione sarà proposta a Milano nei box luminosi della metropolitana.
Ultimo, non meno importante, il 18 maggio a Francoforte ci sarà un evento rivolto a buyers e giornalisti seguito anche da una maxiaffissione nell’aeroporto internazionale più grande d’Europa.
A supporto dell’intensa attività di promozione, il Consorzio ha ottenuto un finanziamento (primo progetto in graduatoria) sul bando PSR 2014-2020 – Misura 3 – “Attività di promozione e informazione da gruppi di produttori sui mercati interni”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Emilia Romagna.
Una fotografia del Consorzio
Costituitosi nel 2011, gli iscritti al Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola sono 16.
Questi i soci del Consorzio: Adp (Riccione), Adria Piadine (San Giovanni in Marignano), Alimenta Produzioni (Riccione), Artigianpiada (Cerasolo), Bac (Cesenatico), Deco Industrie (Bagnacavallo), Gastone (Ravenna), Gitoma (Bagnacavallo), Global Food (Misano), Negroni Umberto (Castel Guelfo), Pagliacci Marilena (Cervia), Piada d’Oro di Benzi Maurizio (Saludecio), Riccione Piadina (Riccione), Ristorante Sangiovesa (Santarcangelo), Riviera Piada (Rimini), Vivaldi 77 (Forlì).
Il Consorzio Presieduto da Alfio Biagini, ha l’obiettivo di mettere in campo iniziative tese alla promozione e valorizzazione del prodotto.
La Piadina Romagnola IGP
Sono quattro gli ingredienti base della Piadina riconosciuti nel Disciplinare di tutela: Farina di grano tenero; Acqua (quanto basta per ottenere un impasto omogeneo); Sale (pari o inferiore a 25 grammi); Grassi (strutto, e/o olio di oliva e/o olio di oliva extravergine fino a 250 grammi).
Dopo l’impasto e la porzionatura in pani o palline, il passo successivo è la laminatura attraverso matterello manuale oppure laminatrice meccanica. Infine, la cottura su un piano cottura che varia da 200 a 250°C con un massimo di 4 minuti. Per potersi fregiare dell’Igp la Piadina deve essere confezionata nelle sole zone di produzione stabilite.
Il Disciplinare presenta la piadina al consumo in due tipologie: quella con un diametro minore (15-25 cm) ma più spessa (4-8 mm), e alla Riminese con un diametro maggiore (23-30 cm) e più sottile (fino a 3 mm).