Il Gusto dell’Estate in Emilia Romagna con Tramonto DiVino

Bologna – Da Bologna a Piacenza passando per Ferrara; da Milano Marittima a Rimini con approdo a Cesenatico. In tutto sei località che si trasformano in capitali del cibo e del vino di qualità dell’Emilia Romagna, in un racconto fatto di centinaia di etichette regionali e prodotti d’eccellenza Dop e Igp. Tutto questo è Tramonto DiVino, la carovana del gusto della Regione Emilia-Romagna che da undici anni anima l’estate tra le città d’arte e le principali località balneari della Riviera.

Protagoniste oltre 1000 etichette di circa 300 cantine della regione della guida, fresca di stampa, Emilia Romagna da Bere e da Mangiare, raccontate e abbinate alle più blasonate produzioni certificate da decine di sommelier Ais, chiamati come ‘mediatori culturali’ dell’enogastronomia. Banchi d’assaggio dove la cultura enologica e l’identità territoriale sposano la più ricca e sofisticata produzione alimentare di un territorio principe per biodiversità e varietà di eccellenze. E ancora abbinamenti di nicchia, confronti al top fra differenti terroir del vino, racconto e meditazione su tutto quanto fa cultura, tradizione, fantasia e varietà gastronomica.

Nel suo consolidato format, Tramonto DiVino propone infatti una overture al calar del sole (ore 19,30) dove una suggestiva via del vinoallestita con maestria da preparati sommelier offre in degustazione centinaia di etichette regionali, spaziando da Sangiovese, Albana, Trebbiano e Pagadebit di Romagna, ai Lambruschi emiliani freschi e frizzanti, ai vini ferraresi delle sabbie come il Fortana, al Pignoletto dei Colli bolognesi, alle Malvasie parmensi, fino ai piacentini Gutturnio e Ortrugo. Completano l’offerta una selezione di vini passiti e vendemmie tardive, bianchi e rossi. Tutti rigidamente classificati e selezionati dall’ultima edizione di Emilia Romagna da Bere e da Mangiare(PrimaPagina editore), guida regionale redatta insieme all’Associazione Italiana Sommelier Emilia e Romagna.

A duettare coi vini, i prodotti Dop e Igp della via del gusto e i prodotti delle Strade dei Vini e dei Sapori regionali. In degustazione Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma e di Modena, i tre Salumi Piacentini (Coppa, Salame e Pancetta), Mortadella e Patata di Bologna, Piadina Romagnola, Squacquerone di Romagna, Aceti Balsamici Tradizionali di Modena e Reggio-Emilia, Aceto Balsamico di Modena, Olio extravergine d’oliva di Brisighella, Pesche e Nettarine di Romagna, Pere dell’Emilia-Romagna e Aglio di Voghiera. Questi prodotti saranno preparati, cucinati e serviti con l’aiuto di un food truck, gestito dagli chef e dagli allievi dell’Istituto alberghiero “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli.

Ideato per promuovere cultura e identità dei cibi e vini del territorio, Tramonto DiVino richiama migliaia di appassionati, turisti e winelover, che partecipano ad un’irripetibile esperienza del gusto, con la possibilità di assaggiare decine di prodotti e di vini raccontati dai protagonisti e abbinati con professionalità e maestria dai sommelier Ais e. Per questa edizione una new entry musicale, l’Osteria del mandolino, cheaccompagnerà tutte le tappe di Tramonto DiVino. Una formazione musicale che nasce per riportare alla luce e all’attenzione del pubblico la musica sviluppata in Italia dalla seconda metà dell’800 fino ai nostri giorni, attraverso autori illustri, virtuosi musicisti, brani originali e soprattutto attraverso il ballo liscio tradizionale e il suono dell’ocarina, strumento tipico della Bassa bolognese.

Le tappe
Sei le serate previste per l’edizione estiva di Tramonto DiVino e un appuntamento, nel periodo natalizio, in una riviera accogliente per gli ospiti delle feste di fine d’anno. Si comincia mercoledì 19 luglio a Bologna (Parco della Montagnola) ed è subito bis in riviera venerdì 21 a Milano Marittima in viale Gramsci, il salotto buono della cittadina balneare. Tramonto DiVino ritorna in agosto, venerdì 4 a Cesenatico in Piazza Spose Marinai, sabato 26 a Rimini in Piazza Cavour e mercoledì 6 settembre a Ferrara, in Piazza Municipio. Ultima tappa estiva venerdì 22 settembre a Piacenza in Piazza Cavalli. Poi Tramonto DiVino fa le valige dando appuntamento a Cervia per le feste di fine d’anno.

 

In ogni tappa tanti prodotti protagonisti
Ampliata e potenziata l’esperienza del prodotto ‘protagonista’, vedrà in ogni tappa più eccellenze del food che si confrontano con banchi d’assaggio “monografici” del vino, ordinati per territori, tipologie o ‘ospiti d’onore’. Sarà così ad esempio a Bologna dove la Piadina Romagnola Igp, la Mortadella Bologna Igp e la Patata di Bologna Dop sposano tre banchi d’assaggio tematici, quello dei 100 vini top regionali appena premiati dalla Guida Ais Emilia Romagna da bere e da Mangiare, quello del Pignoletto Doc e Docg realizzato con il contributo del Consorzio Colli Bolognesi e il banco d’assaggio dei vini internazionali premiati dal Concorso Mondiale di Bruxelles con cui la Guida “Emilia Romagna da bere e da mangiare” ha stretto recentemente una partnership.

Stesso format a Milano Marittima dove il Prosciutto di Modena Dopl’Olio E.V.O. di Brisighella Dop e l’Aglio di Voghera Igp (anche nella innovativa versione “nera”) sposano il Banco di Romagna Albana Docg e Romagna Sangiovese Doc che celebrano, insieme al Consorzio Vini di Romagna, rispettivamente i 30 anni di Docg e i 50 di Doc.

Tutta dedicata a Piacenza l’esperienza dei protagonisti di Cesenatico che vede il banco d’assaggio di GutturnioOrtrugo e Malvasierealizzato con il contributo del Consorzio Piace Doc (Consorzio Tutela dei Vini DOC Colli Piacentini) ad accompagnare le tre Dop piacentine: salame, coppa e pancetta. Anche il “Premio Metodo Classico dell’Emilia-Romagna” dedicato agli spumanti regionali rifermentati in bottiglia, giunto alla sua quarta edizione, troverà casa e allestimento tematico nella splendida Piazza “Spose dei Marinai” di Cesenatico.

Continua anche quest’anno la collaborazione fra Tramonto DiVino e il Gelato Museum Carpigiani di Anzola dell’Emilia (Bo), che concluderà ogni tappa di Tramonto DiVino con una dolce e fresca degustazione di gelato abbinato ai vari prodotti regionali, ai condimenti e ai vini autoctoni.

 

A portata di smartphone

Gestito insieme all’assessorato all’Agricoltura dell’Emilia-Romagna, Enoteca Regionale, Apt Servizi, Unioncamere, Associazione Italiana Sommelier e PrimaPagina editore, Tramonto DiVino anche quest’anno è a portata di smartphone. Vini, cantine, prodotti tipici, ricette, offerte vacanze, news ed eventi collegati alla manifestazione, sono infatti racchiusi nell’App “Via Emilia Wine&Food”, gratuita e disponibile in italiano e inglese, per Apple e Android, che permette di collegarsi all’universo intero della gastronomia e dell’enoturismo emiliano-romagnolo. Un info point con hostess e gadget sarà a disposizione per aiutare winelover e gastronauti a scaricare l’App. Ad ogni download sarà abbinata la possibilità di una piacevole vincita   con il “gioco dei selfie”.

Selfie corner, contest Instagram, gioco dei selfie
Per promuovere vini e prodotti certificati in rete ritorna, il ‘gioco dei selfie’. In ogni tappa infatti sarà allestito il selfie corner dove, armati di selfie stick, singolarmente o a gruppi, si potrà praticare l’autoscatto e condividerlo in rete. Nel corner saranno a disposizione cartelloni che richiamano vini, cibi e situazioni del territorio oltre a gadget e simpatici oggetti evocativi su cibi e vini regionali, oltre a tutte le info per scaricare l’apposita App Via Emilia Wine&Food.

A fine serata, a coloro che hanno scaricato l’App sul proprio smartphone e preso parte a un semplice gioco basato sulle foto scattate e semplici domande sull’enogastronomia territoriale, verranno regalati prodotti del territorio come ricordo di Tramonto DiVino.

Partner dell’evento
Organizzato da Agenzia PrimaPagina di Cesena, insieme alle Ais di Emilia e Romagnaall’assessorato all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna, all’Enoteca Regionale, ad Apt Servizi Unioncamere, Tramonto DiVino ha come partner il Gelato Museum Carpigiani, i Consorzi delle principali Dop e Igp dell’Emilia-Romagna: Parmigiano  ReggianoProsciutto di Parma, Prosciutto di ModenaCoppa, Salame e Pancetta PiacentiniPesca e Nettarina di RomagnaPera dell’Emilia-Romagna, Mortadella e Patata di Bologna,Squacquerone di Romagna Dop (rappresentato dalla Centrale del Latte di Cesena), Olio Extravergine di BrisighellaAceti Balsamici Tradizionali di Modena e di Reggio EmiliaAceto Balsamico di ModenaPiadina Romagnola e Aglio di Voghiera.

Info e partecipazione
Per operare una corretta selezione dei partecipanti all’evento, indirizzando a una degustazione e a un consumo consapevole dei vini e dei prodotti gastronomici regionali, è previsto un ticket d’ingresso fissato a 15 euro. Il ticket prevede la consegna ai partecipanti della Guida “Emilia Romagna da bere e da mangiare, un marsupio con calice per le degustazioni e un carnet di assaggi per i vini e i prodotti della gastronomia. Tutte le informazioni e il programma sono disponibili sul sito www.emiliaromagnavini.it e scaricando l’App “Via Emilia Wine & Food”.

XXI° Edizione: un’ Artusiana di successo

Forlimpopoli (Fc) – Ancora un’annata di successo per la Festa Artusiana che chiude la XXI° edizione con il pieno di pubblico e di favori. Offerta gastronomica di qualità e momenti di riflessione sulla cucina d’oggi sono il mix di ingredienti di un evento che ha fato della cultura del cibo il suo piatto forte.
“Un’altra edizione positiva ci lasciamo alle spalle – spiega il sindaco di Forlimpopoli Mauro Grandini – La Festa Artusiana è un evento dal grande impatto su tutto il territorio. Fondamentale è la consapevolezza di una visione di insieme, di una comunità che sa riconoscersi in questo appuntamento, momento conviviale di una collettività. Mi preme ricordare, tra i tanti eventi, due momenti che vanno in questa direzione: il 17esimo anno del gemellaggio con la cittadina di Villeneuve-Loubet e la decennale collaborazione con gli amici francesi di Beaujolais”.
“Siamo soddisfatti di questa edizione che possiamo definire più motivata e vivibile nell’impatto – prosegue l’Assessore al Turismo Adriano Bonetti – Possiamo dire che la Festa ha trovato un suo equilibrio tra proposte ristorative di qualità, eventi di grande spessore e partecipazione di pubblico. Ringrazio la città, i volontari, gli uffici comunali, tutti coloro che hanno lavorato a questa ventunesima edizione che ancora una volta ha proiettato Forlimpopoli a capitale della cucina italiana”.

Premio concorso Nocini
La giornata di domenica si è chiusa con la premiazione dei migliori Nocini nell’iniziativa promossa da Ais Romagna, in collaborazione con il Comune di Forlimpopoli, Casa Artusi e l’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli. Ampia la partecipazione di nocini da tutta Italia con la presenza anche di un nocino da Lecce.
Dopo un’accurata selezione al primo posto è andato il Nocino di Floriana Fabbri di Cesena a cui è andata la Noce d’oro. Piazza d’onore per quello diTiziana Bergonzini di Castelnuovo (Modena), terzo posto per Alessandro Pasini di Forlimpopoli (Noce di bronzo).
Migliore Nocino della Romagna è stato giudicato quello del forlimpopolese Alessandro Pasini.

Premio Artisti di strada
Sempre domenica scorsa (2 luglio) c’è stata la premiazione del concorso dedicato ai migliori artisti di strada, giunto alla quarta edizione, promosso dal Comune di Forlimpopoli. Suddiviso in tre sezioni, sono state oltre 40 le domande di partecipazione.
Questo l’esito. Premio al miglior artistaMr. Dudi (Donato Bini di Foligno) con lo spettacolo Stramagante comedy show.
Premio alla proposta più originaleO’Chipher Company (Chiara Crovetto e Penelope Pezzotta di Bergamo) con lo spettacolo di danza urbana “A’ la carte”.
Premio alla proposta più attinente al temaMaison du Theatre (Alex Compagner e Enrico Vanzella di San Michele al Tagliamento) con lo spettacolo di arte circense “Bistrot”.
A tutti loro vanno 500 euro di premio.

Un Talento per la Scarpa: premiato Alberto Jose Nava Tassinari

San Mauro Pascoli (Fc) – Sfilata di future promesse della calzatura a Casa Pascoli con l’epilogo della 17esima edizione di “Un Talento per la Scarpa” concorso internazionale per giovani stilisti promosso da Sammauroindustria. Sul gradino più alto il messicano Alberto Jose Nava Tassinari, che ha realizzato il migliore lavoro sul tema “Once upon a time… the shoes” sui 125 partecipanti da tutto il mondo.

Premiato da Cesare Casadei presidente del Cercal e dal sindaco di San Mauro Luciana Garbuglia, Tassinari ha sfoggiato un italiano perfetto. Il motivo è presto detto: oltre a essere italo-messicano (il nonno è italiano), attualmente lavora a Leon in Messico per un’azienda calzaturiera italiana. “Il mio sogno è continuare a lavorare in questo settore, e chissà magari in un’azienda italiana”, ha detto. In Italia ci andrà di sicuro visto che il premio contempla un periodo formativo di tre mesi e mezzo presso la Scuola internazionale di Calzature, il Cercal, e sei mesi presso una delle quattro aziende calzaturiere associate a Sammauroindustria (Casadei, Giuseppe Zanotti, Pollini, Sergio Rossi).

Nel corso della serata, presentata da Miro Gori Presidente di Sammauroindustria, Massimo Balzani e Paola Servadei di Unindustria Forlì-Cesena hanno premiato tutti gli altri segnalati, con una speciale menzione per Cecilia Yvonne Garcia-Cobas di Guadalajara (Messico) il cui lavoro è stato premiato dal pubblico in una mostra nel corso di Commonplaces.

Premiate anche due scuole per la qualità dei lavori: il Liceo artistico Max Fabiani di Gorizia e l’Universitad de la Salle di Leon in Messico.

Al termine della manifestazione il Presidente Miro Gori ha annunciato il tema della prossima edizione: “La grande bellezza: da Venere a Marlyn Monroe”.

La serata si è chiusa con il concerto del quartetto The Gangstar.

Ufficio stampa di Sammauroindustria è Agenzia PrimaPagina. 

Anteprima Romagna Wine Festival in Piazza del Popolo

Cesena – La cultura del vino e dei prodotti tipici del territorio protagonista mercoledì 5 luglio in piazza del Popolo con l’Anteprima del Romagna Wine Festival, la manifestazione enogastronomica principe della Romagna che da cinque anni, grazie all’impegno del Consorzio Vini di Cesena, Ais Romagna, Agenzia PrimaPagina e Comune, fa di Cesena la regina dell’enogastronomia regionale.

Dalle 19,30 piazza del Popolo si anima con i migliori vini e i migliori prodotti Dop e Igp della regione, protagonisti di una girandola di degustazioni servite e raccontate dai sommelier di Ais in divisa insieme ai produttori e agli studenti della scuola Alberghiera Pellegrino Artusi di Forlimpopoli che si occupano del servizio food.

L’arena del gusto sarà allestita sotto l’antico loggiato del palazzo comunale, mentre in Piazza si potrà degustare vini e cibi comodamente appoggiati su pratiche sedute realizzate grazie ai pallet di Casadei Pallet e ai cuscinoni di Scamporella.

I Vini
Numerosa e articolata l’offerta dei vini che in degustazione libera, seguendo ovviamente le regole del consumo consapevole suggerite dall’Associazione Italiana Sommelier. Quattro i banchi d’assaggio principali, uno dedicato alle bollicine con in evidenza lo Spumante metodo classico millesimato (60 mesi sui lieviti) realizzato dal Consorzio Vini di Cesena, accompagnato da numerosi spumanti romagnoli metodo charmat, con le loro caratteristiche di freschezza e corrispondenza al vitigno. Un secondo, al più blasonato e caratteristico dei bianchi romagnoli, l’Albana, forte dei suoi 30 anni di Docg che duetterà con un autoctono emergente, il Famoso, vitigno dalle caratteristiche aromatiche che si sta facendo strada sul mercato e nel cuore dei winelovers. Ad accompagnare i due banchi tematici due punti assaggio caratterizzati dal territorio: quello dedicato al Consorzio Produttori Vino di Cesena, con il meglio della produzione autoctona, Sangiovese, Trebbiano e Pagadebit e i blend da uve bianche e rosse, e il banco d’assaggio dedicato ai produttori della vicina Berinoro, uno dei territori più vocati della Romagna per la produzione proprio di Albana e Sangiovese grazie a un suolo e un microclima unici.

Prodotti tipici in abbinamento
Quattro le proposte food principali: un piattino dedicato ai cugini emiliani con prosciutto di Parma Dop, Parmigiano Reggiano Dop e aceto Balsamico Tradizionale di Modena, uno ai formaggi Km 0 con lo Squacquerone di Romagna Dop, la ricotta al sale dolce di Cevia e acque termali della vicina Fratta Terme, e il pluripremiato ‘Bucciato’ al sale, tutti prodotti con latte locale dalla Centrale del latte di Cesena, serviti e raccontati con l’aiuto del produttore. E ancora un mix di salumi made in Cesena con la garanzia del Salumificio del Vecchio, che porterà in degustazione coppa, pancetta arrotolata e salame. Ad accompagnare il tutto i migliori pani e focacce della tradizione del panificio Re di Pane, conosciuto per il suo pane all’acqua, realizzato solo con pregiate farine nazionali, lievito e acqua pura, senza né grassi né sale.
E infine assaggi di frutta fresca, sempre a km zero, direttamente dai campi cesenati di Apofruit.
La gustosa anteprima del Romagna Wine Festival (la cui tre giorni è prevista quest’anno in città nel primo fine settimana di dicembre) dedicata all’enogastronomia, vuole essere un tributo alla cultura del vino e del cibo di Romagna.

Info degustazioni
Ingresso a partire dalle 19,30 con ticket (€ 12) che comprende la degustazione libera del vino, e i coupon per gli assaggi del food. Calice e tasca porta calice con cauzione (€3).

 

Nuovo Cda per Cesena Fiera

Insediato il nuovo Consiglio di amministrazione di Cesena Fiera. Nell’occasione è stata nominata Catia Guerrini alla vicepresidenza, che affiancherà il Presidente Renzo Piraccini e gli altri componenti del consiglio di amministrazione eletti nell’ultima assemblea: Ilenio Bastoni, Roberto Graziani, Patrizio Neri, Lorenzo Tersi, Enrico Turoni.

“Ringrazio il consiglio di amministrazione per la fiducia che mi è stata accordata – sono state le prime parole della vicepresidente – Potenziamento di Macfrut sempre più nell’ottica dell’internazionalizzazione e sviluppo delle manifestazioni nel quartiere fieristico di Cesena: sono le due sfide strategiche che ci attendono nei prossimi mesi. Sono certa che entrambi gli obiettivi saranno centrati attraverso il gioco di squadra”.

Ufficio stampa di Cesena Fiera è Agenzia PrimaPagina

Il Talento per la Scarpa 2017 è un messicano

Secondo Agatha Christie tre indizi sono una prova. Se poi ne arriva un quarto, diventano una certezza. Una evidenza che a San Mauro Pascoli si fa sentenza: la creatività ha trovato il suo habitat ideale in Messico. Perché su XVII edizioni del concorso internazionale per giovani stilisti, “Un Talento per la Scarpa”, ben quattro vincitori arrivano dallo stato messicano. L’ultimo è Alberto Jose Nava Tassinari, ex studente all’Università De la Salle a Guanajato in Messico. Il classe 1986, che ha doppia cittadinanza (italo-messicana), ha realizzato il migliore lavoro sul tema “Once upon a time… the shoes” sui 125 partecipanti da tutto il mondo. Questa la motivazione: “Alice corre nel Paese delle meraviglie indossando calzature giocose, eleganti e glamour”.
Al giovane messicano l’attende un periodo formativo di tre mesi e mezzo presso la Scuola internazionale di Calzature, il Cercal, e sei mesi presso una delle quattro aziende calzaturiere associate a Sammauroindustria, oltre a un rimborso spese di 4.000 euro.

La serata di premiazione è in programma venerdì 30 giugno nel Giardino di Casa Pascoli a San Mauro Pascoli alle ore 21.00 con lo spettacolo musicale “The Gangstar”. L’ingresso è libero.

Il concorso è organizzato da Sammauroindustria, che raccoglie le principali aziende calzaturiere del distretto di San Mauro Pascoli (Casadei, Giuseppe Zanotti, Pollini, Sergio Rossi, Tgp), insieme all’industria Ivas, Comune di San Mauro Pascoli e Cercal, in collaborazione con Unindustria di Forlì-Cesena.

125 partecipanti e 7 scuole
Sono 125 i lavori (bozzetti, ricerche stilistiche, collage di immagini, ecc.) presentati, provenienti da tutto il mondo. A partecipare anchecinque scuole italiane (Liceo artistico Palizzi di Lanciano, l’I.S.S. “Marie Curie” di Savignano sul Rubicone, Liceo artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino, Liceo artistico Vittoria di Trento, Liceo artistico Fabiani di Gorizia) e due scuole estere: Universidad De La Salle Bajio (Leon, Guanajuato – Messico), LCI Bogotà “La Salle College” di Bogotà (Colombia).

I vincitori e i segnalati
Sul gradino più alto del podio il messicano Alberto Jose Nava Tassinari, giovane di sicuro talento se si pensa che nella scorsa edizione del concorso si era classificato secondo.
Il podio si completa con il secondo posto di Giuseppe Perrone di San Giuliano Milanese, studente all’Istituto di Moda Burgo di Milano, e il terzo di Federica Peternelj di Chieti.
Questi gli altri segnalati in ordine di arrivo: Chiara Pasqualotto di Terracina (Lt), Cecilia Yvonne Garcia-Cobas di Guadalajara (Messico), Maria de Los Angeles Ocampo Rivera di Guadalajara (Messico), Beatriz Nunez Perez de Zafira di Almeria (Spagna), Giulia Ceppitelli di Foligno (Pg), Federica De Santis di Cerveteri (Roma), Jessica Pasian di Fiumicello (Udine).
Per le scuole si sono distinte per qualità e quantità degli elaborati il Liceo artistico Max Fabiani di Gorizia e l’Universitad de la Salle di Leon in Messico.

Le edizioni precedenti
Da tutto il mondo arrivano i vincitori delle edizioni passate, in perfetto pareggio: 8 estere da ben tre Continenti, 8 italiani. Questo l’albo d’oro, in ordine cronologico: Italia (Francesca Capellini, sul tema ”La seduzione”); Russia (Daria Kravtsova – “Futuro”); Cina (Yim Kit Ling – “Nostalgia”); Giappone (Nakayama Yoko – “Ai piedi di Cleopatra”);Croazia (Dijana Sabljak – “Al gran ballo di Cenerentola”); Italia(Benedetta Maria Chiara Lupo – “La dolce vita”); Messico (Joel Perez Ortega – “La via della seta”); Italia (Mario Rossodivita – “Da Mad Max ai materiali biodegradabili. Per una calzatura fashion ed ecologica”);Germania (Sarah Börtz – “Stile scarpe e rock and roll. Moda e musica pop: influenze reciproche”); Italia (Paola Valenti – “Fatto in Italia. Arte, artigianato e design”); Italia (Giuseppe Luca Leonardo Morreale – “A forma di stivale. Nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia”); Messico (Jose Omar Munoz Ramirez – “Melting Shoes, contaminazioni interculturali”); Italia (Gaia Romagnoli, ‘Rebels and Indignados: revolutionary shoes’); Messico (Francisco Javier Velazquez, “Le sport c’est chic”); Italia (Carlotta Camporese, “Animal Shoes”); Italia (Marco Rossi, “Vegetal shoes”).

Info: Sammauroindustria, San Mauro Pascoli (FC) tel. 0541.932965; e-mail: cercal@cercal.org www.cercal.org;www.sammauroindustria.com

 

Ufficio stampa di Sammauroindustria è Agenzia PrimaPagina

La cucina di oggi è apocalittica e integrata

Forlimpopoli (Fc) – Apocalittici o integrati in cucina oggi? Entrambe le cose. Chi si aspettava un j’accuse contro l’attuale sistema mediatico dei fornelli ha dovuto fare i conti con una riflessione molto più complessa e articolata, bene riassunta dallo storico Massimo Montanari nelle conclusioni di giornata: “di cucina si è sempre parlato lungo i secoli. L’Iliade e l’Odissea sono piene di banchetti. Oggi pare che se ne parli di più perché sono cambiati i mezzi di comunicazione: un tempo era affare per pochi, oggi per tanti, e forse troppi”.

Ad aprire il convegno alla Festa Artusiana in una Chiesa dei Servi da tutto esaurito, malgrado l’alta temperatura, il sindaco Mauro Grandini e l’Assessore all’Agricoltura Simona Caselli. “La cucina così come il cibo sono un atto agricolo non dobbiamo mai dimenticarlo soprattutto in questi giorni di emergenza causata dalla siccità”, ha detto l’assessore.

Poi la parola agli studiosi, con ouverture di Elide Casali. “Sin dagli anni ’70, Camporesi è sempre stato annoverato tra gli apocalittici per la sua sferzante critica sullo sradicamento delle tradizioni a tavola nella società dei consumi imperanti. Molta della sua riflessione ha anticipato tematiche che puntualmente vediamo nei nostri giorni”.

Chi senza dubbio ha utilizzato toni apocalittici sull’oggi è stato lo studioso Piero Meldini. La sua riflessione è partita dalla storia degli ultimi anni. Dopo avere ironizzato sulla cucina degli anni ’70 farcita di “tortellini pasticciati, paglie e fieno, funghi in ogni dove”, ha definito la cucina anni 80-90 da “ristorazione ibrida: bar che cucinano primi, pizzerie che fanno ristorazione, ristoranti con menù più grandi di un elenco telefonico. Risultato: un grande happy hour che assomiglia più alla mensa della Caritas”. Duro il giudizio sull’oggi. “In questo ultimo decennio siamo di fronte a una cucina sussiegosa, pervasiva, autocelebrativa, piena di parole e immagini che inondano televisione, internet e social media”. Poi due esempi “Masterchef format televisivo globale è l’integrazione per eccellenza. L’attuale moda vegetariana e vegana è apocalittica nei modi come si manifesta”.

Ha guardato all’opera dell’Artusi, lo storico Alberto Capatti: “Non è un caso che la riscoperta del suo manuale arrivi negli anni ’70 grazie a Piero Camporesi: sono gli anni dell’austerity, quelli nei quali c’è la ricerca di una forte tradizione a cui fare riferimento. Questo dà l’idea dell’attualità di questo libro ancora oggi punto di riferimento per la storia della cucina italiana”.

A chiudere Giuseppe Lo Russo, “apocalittico giudizioso”, secondo la sua definizione. “L’attuale società vive in una bolla di infinito presente che alla parola ha sostituito l’immagine. In questo contesto c’è il cuoco che si allontana dal compito essenziale del ‘fare da mangiare’ per mettere al centro il suo ego. Tant’è che oggi i cuochi apocalittici si contano sulle dita di una mano”.

Ufficio stampa della Festa Artusiana è l’Agenzia PrimaPagina.

Le 5 regole per creare una strategia vincente sui social media

Aprire una pagina Facebook non significa avere una strategia”, è questa la frase che Alessandro Mazzù, consulente di web marketing, ha fatto ripetere come un mantra alla platea intenta ad ascoltare il suo speech durante il Web Marketing Festival 2017.
Una frase scontata per molti degli addetti ai lavori, ma necessaria da ripetere per chi ancora crede che sui social “l’importante è esserci” perché si sa… non c’è peggior sordo di chi non vuol capire!

E allora, ecco le cinque regole da tenere bene in mente per costruire la propria social strategy:

#1 Definisci i tuoi obiettivi
Prima di iniziare a condividere gattini a caso e prima ancora di aprire dei profili social, interrogati su quali obiettivi vuoi raggiungere. Dalla fidelizzazione al brand, all’aumento del traffico sul proprio e-commerce, ciò che conta è che gli obiettivi siano SMART, ovvero specifici, misurabili, attuabili, realistici e definiti nel tempo.

#2 Definisci il tuo target
Decidi con chi vuoi dialogare, tutta la tua strategia dipenderà da questo!

#3 Scegli quali social utilizzare
Abbiamo già detto che l’importante NON è esserci? Il social giusto va scelto in base al target, non bisogna necessariamente utilizzarli tutti.

#4 Costruisci un piano di content marketing
Organizza i contenuti in un calendario editoriale, diversificali in base ai social che utilizzi e ricorda che nessuna strategia è definitiva, ma va riadattata sulla base dei risultati raggiunti.
Se sei a corto di idee (ma anche se ne hai una valanga), un buon modo per iniziare è quello di analizzare i propri competitor e calibrare la propria strategia anche in base alla loro.
Chiediamoci sempre anche il motivo per cui le persone dovrebbero leggerci ed evitiamo di cadere nella banalità di una pagina che sia una narcisistica celebrazione del proprio brand. I contenuti che condividiamo dovranno essere interessanti, divertenti, specifici, insomma, chi ci legge lo fa perché offriamo e condividiamo conoscenza gratis, non perché pubblicizziamo la nostra azienda.

#5 Le risorse umane ed economiche sono necessarie
Affidati ad uno specialista! Per definire una presenza online vincente è necessaria la competenza di chi sa quello che sta facendo… e anche qualche soldino da investire, perché senza campagne sponsorizzate anche il lavoro del miglior social media strategist diventa potenzialmente inutile.

Come facciamo a capire se la nostra strategia sta funzionando? Teniamo sempre d’occhio una serie di metriche di misurazione tra cui: engagement (livello di interazione con la pagina o il profilo), conversion (quanti clienti reali ci porta il nostro lavoro online), growth rate (crescita dei fan/follower).

Anna Frabotta

Festa Artusiana al via! Gli appuntamenti di sabato 24 giugno

Il mondo ipocrita non vuol dare importanza al mangiare; ma poi non si fa festa, civile o religiosa, che non si distenda la tovaglia e non si cerchi di pappare del meglio” (Frustata – La scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene).

Così scriveva il padre della cucina italiana Pellegrino Artusi nel lontano 1891 sottolineando l’importanza del cibo nel suo aspetto conviviale. Un aspetto che è l’essenza della Festa Artusiana, caleidoscopio di incontri, sapori, spettacoli e musica che per nove giorni (24 giugno – 2 luglio) riempie le piazze e i vicoli di Forlimpopoli. Giunta quest’anno alla XXI° edizione, la Festa propone oltre sessanta punti ristorazione, e 150 appuntamenti tra iniziative culturali, incontri didattici e spettacoli.

E proprio all’ombra di Pellegrino Artusi, e partendo dall’opera di Piero Camporesi (di cui ricorre quest’anno il ventennale della morte e che ebbe, fra gli altri, il merito di accreditare, con una dotta introduzione, il manuale artusiano al mondo accademico), la Festa Artusiana si apre con una riflessione a tutto campo con il convegnoApocalittici eIntegrati in cucina” in programma sabato 24 giugno alle 17,00 a Casa Artusi.

Apocalittici e integrati è il titolo di un saggio di Umberto Eco pubblicato nel 1964: si riferiva a quanti guardavano al presente, e al futuro, rispettivamente con ottimismo e con pessimismo, entusiasti e catastrofisti. Il convegno intende fare il punto sulla cultura alimentare italiana d’oggi e sui suoi protagonisti, visionari e guitti televisivi, patiti della tradizione e del chilometro zero, membri di opposte tribù che si contendono il favore dei media. Ad intervenire al convegno il meglio della cultura gastronomica italiana: lo storico Alberto Capatti con “A passi lenti, all’ombra di Pellegrino Artusi”, la storica della letteratura italiana Elide Casali con “Piero Camporesi e la cultura alimentare italiana”, gli scrittori Piero Meldini con “Le mode gastronomiche fra Apocalisse e integrazione” e Giuseppe Lo Russo con “Cuochi, recensori e critici: tutti integrati”. A introdurre l’incontro sarà l’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Simona Caselli mentre modererà Massimo Montanari (ingresso gratuito).

Tante iniziative al Museo
Sempre nella prima giornata di festa alle 18,00 al Museo Archeologico di Forlimpopoli va in scena Antiche Trame, laboratorio di tessitura per adulti e bambini curato dall’associazione culturale soluzioni dell’arte Regine Kohne (ingresso 5,00 Euro).
A Forlimpopoli da assaggiare sarà possibile scoprire i principali monumenti della città con una degustazione di prodotti tipici. La visita guidata, a cura di Fondazione RavennaAntica, partirà alle 19,00 dal MAF Museo Archeologico di Forlimpopoli “T. Aldini” (Piazza Fratti, 5). Gli incontri continuano la sera con Stare a tavola nel mondo antico, percorso alla scoperta dei cibi e dei modi di vivere la convivialità dalla Preistoria al Rinascimento. La visita guidata a cura di Fondazione RavennAntica parte alle 22,00 dal MAF Museo Archeologico di Forlimpopoli “T. Aldini” (Piazza Fratti, 5). Ingresso 4,00 Euro.
I più piccoli potranno invece divertirsi a Caccia all’indizio, una divertente visita guidata dedicata ai bambini dai 5 agli 11 anni, sotto forma di caccia all’indizio all’interno del Museo. Partenza alle 21,00 dal MAF Museo Archeologico di Forlimpopoli “T. Aldini” (Piazza Fratti, 5). Ingresso 5,00 Euro.

Scopri Casa Artusi
Alle 18,30 da Casa Artusi (via Costa 27) parte la visita guidata alla scoperta degli ambienti tanto cari al gastronomo Pellegrino Artusi: la Chiesa dei Servi, la Biblioteca e l’Archivio della corrispondenza personale di Pellegrino Artusi, la Biblioteca di Gastronomia Italiana e la Scuola di Cucina (ingresso 3,00 a persona, bambini 0-12 anni e cittadini forlimpopolesi gratuito).

Proposte per tutti i palati
A partire dalle 20,00 la città artusiana si anima di odori e sapori con le proposte dei circa 60 ristoranti del tipico allestiti per l’occasione, a cui si aggiungono quelli della ristorazione permanente della città. Animatissima Piazza Artusi che nella Città dei sapori mette sul piatto pietanze per tutti i gusti. A partire dal Comune di Polesellache, insieme all’Associazione Culturale Soffitte in Piazza, propone una degustazione della ricette “Riso alla cacciatora” e del “Baccalà rosso con polenta bianca”, descritte da Pellegrino Artusi nella sua sosta a Polesella mentre si recava alla fiera dei cavalli di Rovigo.
Le cuoche del Circolo Culturale Ricreativo Il Tiglio proporranno invece la panzanella, piatto tipico della cucina povera aretina che sarà abbinata al vino della zona di Pieve San Giovanni (Comune di Capolona).
Alla città dei sapori sarà anche il Tortello Amaro di Castel Goffredo, frutto di una sedimentazione e stratificazione territoriale orale della tradizione culinaria goffredese, a cura della Pro Loco di Castel Goffredo.
Numerosi gli stand gastronomici sempre in Piazza Pellegrino Artusi dalle 20,00: da Bertinoro la Ca’ de bè con i suoi crostini ai fegatini e strozzapreti melanzane e ricottina fresca abbinati al vino dell’azienda vitivinicola Celli; da Castrocaro Terme la gastronomia La Credenza a proporre lasagne, cannelloni, crostate e vini della cantina di Forlì-Predappio.
Il meglio della tradizione del pesce dell’Adriatico e del pescato locale e fresco si potrà trovare allo stand La tavola dei Pescatori a cura dell’Organizzazione di Produttori, Armatori ed Operatori della pesca di Cesenatico mentre l’Associazione Culturale San Marten curerà …Aspettando “Pesche in festa” con proposte di piatti a base di pesche nettarine.

Gli spettacoli di sabato 24 giugno
Ben otto le proposte di spettacolo in un ricco cartellone sotto la direzione artistica di Stefano Bellavista dell’Associazione culturale Cult. La serata si apre alle 20,30 con le musiche e le marcette itineranti per le vie del centro di Artusi Marching Band mentreValda, venditrice di sogni e briciole di pane percorrerà a zigzag bancarelle e piccoli stand. Sempre alle 20,30 in via Veneto arrivano la comicità, clownerie e giocolerie di Jhon Sostegni in: Water closed (che si esibirà anche alle 21,30 e alle 22,30). Dalle 21,00 in piazzette e piazzole va in scena One Man Band – Beppe Chirico, concerto per grancassa, fisarmonica, tromba, fischietti, tamburelli e gran kazoo; sempre alle 21,00 in Piazza Garibaldi sarà allestito lo street concert per trombe e tromboni firmato Mad Brass Quartet (lo spettacolo si ripeterà anche alle 22,00 e alle 23,00). Alle 21,15 e alle 22,15 in via Costa arriva Enrico Farnedi a cantare Lucio Dalla in un concerto per voce e ukulele mentre alle 21,30 in piazza Pompilio il Lambrusco incontra la gastronomia di Romagna nel piccolo teatro a menù fisso Teatro in Controluce: Vitis Lambrusca.
A partire dalle 21,00 i più piccoli potranno divertirsi attorno alla Rocca con Città Teatro in: Mirtillo, Pizzico e la Crostata con Mirco Gennari e Giorgia Penzo.
La XXI° edizione della Festa Artusiana incontra lo sport sabato 24 e domenica 25 giugno con il raduno per camperisti “Visita alle bellezze storico artistiche della città e alla Festa Artusiana” a cura del Camper Club Italiano, in collaborazione con il Gruppo Giovanile Alternativo Il Vento (Informazioni: 328 0647931).

 

Informazioni
Ufficio Cultura tel. 0543-749234-5 (orario 8-13; durante la Festa 16-21)
Mail: info@festartusiana.it  promozione@comune.forlimpopoli.fc.it
Siti: www.festartusiana.it  www.forlimpopolicittartusiana.it

 

Ufficio stampa della Festa Artusiana è Agenzia PrimaPagina

Cesena in Fiera festeggia San Giovanni

Cesena In Fiera torna a festeggiare San Giovanni con una venticinquesima edizione ricca di eventi, novità e con la conferma degli appuntamenti tradizionali più amati di questa fiera. Da giovedì 22 a domenica 25 giugno saranno quattro giorni da vivere intensamente nel centro storico di Cesena all’insegna dell’offerta gastronomica, della musica, della cultura, della convivialità tra profumi di aglio e lavanda, tra bancarelle e divertimento.
Il taglio del nastro ufficiale sarà alle 18,00 da parte del Sindaco di Cesena Paolo Lucchi, le piazze e le vie del centro iniziano ad animarsi dalle ore 17,00.

Nuove location e gradite conferme
Come ogni anno Cesena in Fiera si trasforma per adattarsi ai cambiamenti della città. La novità maggiore riguarda la rimodulazione degli spazi, a partire dalla Campionaria che si sposta da Corso Mazzini al primo tratto di Viale Mazzoni, mentre gli autosaloni vengono allestiti ancora in via Battisti. Le Giostre del Luna Park restano in Viale Mazzoni, da Piazza San Domenico a Via del Tunnel. La Via Verde con i vivai e le piante si trova invece in via Battistini; il punto verde in piazzetta Barriera. La Piazza della Birra cresce e si allarga da Piazza Almerici a Piazza Bufalini, con un mare di birra e di musica, con il djset di Elio dal pomeriggio e concertini live ogni sera. Giovedì 22, primo giorno della Fiera, si esibiscono i Ring of the swing. In questa Piazza-Festival lo staff di 2 Drink propone, in due punti mescita, 50 birre a rotazione di 18 birrifici artigianali romagnoli, italiani e stranieri.

Tra cibo e musica, danza e teatro
Sparsi in varie zone del centro, tra vicoli e piazzette, numerosissimi anche quest’anno i punti ristoro con proposte per tutti i gusti e tutti i palati. In Piazza Almerici sapori a go-go con la mostra mercato di prodotti tipici, ristorante brasiliano, argentino, il buon pesce dell’Adriatico. In Piazza Aguselli ritorna il Punto Ristoro solidale: buon pesce, buone azioni e buona musica.Aprono la fiera, giovedì 22 giugno, Franco Gobbi e Francesco Gabellini con le più belle canzoni italiane.
In piazza Amendola Il Baricentro mixa pestati e mesce birra, mentre Sunny Frutta fa frullati e frutta da passeggio. Insieme organizzano quattro serate di musica ed animazione: “Facciamo ballare San Zvan”.
Corte Dandini, sarà animata dalle proposte musicali di Redipane, dal 23 al 25 con gruppi di rock, folk e rock Romagnolo, perché cibo e musica sono il binomio di successo anche di questa edizione. All’inizio di Viale Mazzoni, tra gli stand, si apre Folk al viale, piccolo e suggestivo spazio dedicato alla musica folk e al cibo di strada.
Il Vicolo Interior Design arricchisce il programma della Fiera proponendo anche quest’anno “Milonga in Vetrina”, una performance di tango argentino curata dall’Associazione HoTango. Al chiostro di San Francesco giovedì 22 giugno Man in black Jonny Cash Tribute Band a cura dell’Associazione Mica Poco, venerdì 23 Cesena in Danza, rassegna di Scuole di Danza a cura dell’ARCI –UISP, e domenica 25 giugno Fuoco nero su Fuoco bianco “Un viaggio nella Bibbia Ebraica” con Roberto Mercadini.

Magie, tarocchi e fischietti
E visto che a San Giovanni si celebra il solstizio d’estate e i riti propiziatori legati al raccolto delle campagne, torna il fascino magico della sua notte e delle tradizioni divinatorie, con le Vie della Magia, cartomanti, oroscopi, speziali, bottegai, artisti, musici, in un percorso che si snoda in Piazza Amendola e nei vicoli vicini. Al centro della Piazza, il 22 ed il 23 giugno dalle ore 20, la Confraternita della Fenice racconta le storie delle Streghe ad San Zvan: antichi misteri, erbe magiche, amuleti, incantesimi e riti beneaugurali. Ma anche stregoneria, inquisizione, processi e roghi.
Non si può dimenticare il simbolo per eccellenza di San Giovanni: il fischietto. Fabiano Sportelli esporrà i suoi fischietti creativi e propone Fatti un Fischio, un laboratorio per bambini, tutti i giorni alle 18 sempre in piazza Amendola.

Cortili aperti, poeti e mostre d’arte
Torna Cortili Aperti, arrivata al terzo anno, negli spazi dell’ex Roverella dove si svolgeranno, curati dall’Asp Valle Savio, tre giornate gratuite di musica, con appuntamenti per bambini, mostre fotografiche ed un Mercatino delle Associazioni. Dal 23 al 25 giugno sono allestite due Mostre di Fotografia: “1970/1980. Immagini di una Cesena che cambia” a cura di Elide Urbini e Orio Teodorani, e “Il Mare concederà a ogni uomo nuove speranze” a cura di Filippo Venturi. L’Aquilone d’Iqbal propone Coloriamo la Corte, con trucca bimbi e sculture di palloncini.
Tra i concerti in programma il 22 giugno alle 21.30 con Mad Brass Quartet, un divertente ensemble d’ottoni dal repertorio versatile, in collaborazione con l’Istituto A. Corelli ed il Consevatorio B. Maderna.
In galleria Pescheria sempre giovedì si svolgerà “Poeti del dialetto a Cesena”, letture poetiche con attori del territorio, curato dall’Adarc. Fino al 25 giugno la galleria ospita “La Mia Cesena”, mostra collettiva d’arte contemporanea a cura dell’Associazione di artisti cesenati. Alla Galleria del Ridotto si può visitare la mostra di Alberto Mingotti Maioliche. Sempre giovedì 22 giugno alle ore 17 in Biblioteca Malatestiana la conferenza a cura dell’Associazione Orango “L’ultima Storia di Giovanni Boccaccio”.
La tradizionale manifestazione Poeti a San Giovanni, organizzata dal Centro Culturale Campo della Stella, è prevista per il 23 giugno alle ore 21 presso il Palazzo del Ridotto di Cesena. Quest’anno ospita due autori tra i più significativi della nuova poesia italiana: Davide Rondoni e Gianmario Villalta.
Accanto al “profano”, non va dimenticato il lato sacro della festa del patrono: sabato 24 giugno alle ore 10 in Duomo il Vescovo Douglas Regattieri celebra il Pontificale di San Giovanni.