Bertinoro celebra la Giornata dello Sport di Tutti con #Giocoanchio

Bertinoro

Sarà “Viviamo in Positivo Show”, con animazione dei clown in corsia dell’Associazione V.I.P. Forlì Onlus, l’evento iniziale di #Giocoanchio, Giornata dello Sport di Tutti, in programma sabato 11 marzo, alle 15, nella Palestra polivalente di Via Colombarone 375. Subito dopo i saluti introduttivi di Gessica Allegni, Sindaca del Comune di Bertinoro, Elisa Leoni, vice sindaca con delega allo Sport, Massimiliano Evangelisti, delegato C.I.P. Emilia Romagna e la testimonianza di Gianluca Laghi, atleta paraolimpico forlivese a spiegare il significato fondamentale dello sport. Seguirà, alle 16, la partita di pallacanestro in carrozzina Weelchair Basket Forlì vs ASD Gaetano Scirea e V.I.P. Forlì Onlus.

Promuovere questa Giornata di Sport – dichiara la vice sindaca con delega allo Sport, Elisa Leoni – significa sostenere valori che sono prima di tutto alla base del nostro Mandato e che vogliamo sostenere: la socialità, l’inclusione e l’integrazione sociale. Crediamo che tramite lo Sport si possano sviluppare competenze trasversali, non ultime quelle relazionali, che spingono i ragazzi ad un confronto tra differenti tipi di capacità. E’ proprio questo il senso dell’evento, celebrare lo sport nella sua accezione più ampia, quella di andare oltre i nostri limiti, mettendo alla pari persone che nella loro diversità hanno sviluppato nuove abilità e modalità di affrontarle”.

L’Associazione V.I.P. Forlì è nata 20 anni fa ed è parte della federazione Vip Italia, con più di 70 sedi in tutta Italia. Formata esclusivamente da volontari, si prefigge di portare nelle strutture di disagio i valori basati sul pensare positivo e cercare un sorriso anche dove ci sono le difficoltà. Tutte le settimane si recano nelle strutture ospedaliere, case di riposo, carcere, cercando di portare momenti di sollievo, distrazione e serenità.

La nostra squadra – dichiara Daniele Fabbri di Wheelchair Basket Forlì – è affiliata all’associazione sportiva dilettantistica AG23 e quest’anno festeggia i 15 anni di attività. Wheelchair Basket Forlì coinvolge, oggi, in maniera continuativa una decina di ragazzi con problemi congeniti o derivanti da traumi. Ci alleniamo tutti i mercoledì dalle 19,30 alle 21,30 in una palestra a Carpinello, messa a disposizione dal Comune. È un’occasione importantissima di socializzazione, col coinvolgimento di vari volontari, che partecipano al gioco sedendosi “ sulle sedie a 4 ruote” o collaborando in vari modi (nel recupero dei palloni e nel trasporto delle carrozzine durante le trasferte, o aiutando i ragazzi nella preparazione nello spogliatoio). Lo sforzo organizzativo ed economico è senza dubbio grande, ma ne vale la pena!“.

L’iniziativa si svolge grazie all’importante coinvolgimento dell’A.S.D. G. Scirea da sempre impegnato nel territorio bertinorese per la promozione dello sport ed in particolare del gioco di pallacanestro nelle scuole e fra i ragazzi.

Per info: Ufficio Turismo e Cultura del Comune di Bertinoro: 0543/469290

A Cesena Fiera arriva una delle poche Enigma funzionanti al mondo

Enigma

Cesena (9 marzo 2023) – A Cesena Fiera per due giorni farà tappa una macchina Enigma originale e funzionante. L’occasione è la speciale esposizione “Comunicazione in tempo di guerra” curata dal collezionista cesenate Cristiano Riciputi, realizzata in occasione di ‘C’era una volta’ il Mercato dell’Antiquariato che ogni mese viene ospitato nei padiglioni di Pievesestina.

A latere dell’evento dedicato all’antiquariato e modernariato, sabato 18 e domenica 19 marzo sarà ospitata una esposizione di macchine per scrivere, apparecchi radio e criptografici, macchine fotografiche e tanto altro dedicato alla comunicazione in tempo di guerra.

Unica nel suo genere è la storia della Enigma esposta a Cesena, la celebre macchina criptografica grazie alla quale i nazisti si scambiavano messaggi in codice. Rimasta chiusa in una cantina a Trento per oltre 60 anni, ora appartiene al collezionista trentino Federico Luchi. Casuale il suo incontro con questa macchina: “Un amico mi portò una scatola di legno chiusa da tanti anni, pensava si trattasse di una vecchia macchina per scrivere – ricorda il collezionista -. Invece ho capito che davanti avevo una Enigma: non nascondo che è stata la più grande emozione della mia vita di radioamatore. Ho impiegato tre anni per portarla alla sua antica funzionalità e oggi è una delle poche ancora in grado di lanciare messaggi”.

L’Enigma permise all’esercito tedesco, durante la II guerra mondiale, di mantenere segrete le proprie mosse, fino a che un matematico inglese, Alan Turing, insieme a un team di esperti polacchi, decifrò i meccanismi di Enigma e decriptò fino a 3000 messaggi al giorno. Si è ipotizzato che grazie a Turing la guerra fu accorciata di un paio d’anni. La vicenda è stata raccontata nel celebre film “Imitation game” candidato a otto premi Oscar.

Da ricordare che sabato 11 marzo (la settimana precedente la mostra) sempre a Cesena Fiera alle ore 9.30 ci sarà un convegno riservato ai giornalisti dal titolo “Macchine per scrivere, tra reporter e campi di battaglia” con relatori da tutta Italia.

La mostra “Comunicazione in tempo di guerra” curata dal collezionista cesenate Cristiano Riciputi, è realizzata con il patrocinio di Compu, l’Associazione nazionale dei collezionisti macchine per ufficio d’epoca. L’evento viene ospitato nella due giorni di ‘C’era una volta…’, organizzato da Cesena Fiera, con 200 espositori specializzati nelle proposte vintage, modernariato, brocantage e Officina antiquaria.

 

Info. “C’era una volta…”

Orario: 9.00-18.30.

Ingresso: 3 euro.

Info con possibilità di acquistare il biglietto on line: https://ceraunavoltantiquariato.com

Le nuove frontiere del breeding in vetrina a Macfrut nel Salone del Vivaismo

Macfrut

Cesena (7 Marzo 2023) – A poco meno di due mesi dal debutto a Macfrut, fiera internazionale dell’ortofrutta, prendono forma le cinque iniziative legate all’innovazione varietale in programma al Rimini Expo Centre dal 3 al 5 maggio 2023 nel nuovo Salone del vivaismo.

Cinque sono i workshop in programma nel corso della tre giorni fieristica, dedicati al miglioramento genetico e alle nuove varietà, insieme ai massimi esperti del breeding e alle principali aziende del settore in ambito globale. Si parlerà di Actinidia (mercoledì 3 maggio ore 10), Uva da Tavola (mercoledì 3 ore 15), Melo (giovedì 4 maggio ore 10), Ciliegio (4 maggio ore 15), Fragola (venerdì 5 maggio ore 10).

“Si tratta di un’occasione unica – spiega Stefano Lugli, coordinatore del Salone del vivaismo e dell’innovazione varietale di Macfrut 2023 – non solo di aggiornamento sui risultati ottenuti a livello mondiale dai più importanti programmi di breeding in frutti-viticoltura, ma di confronto diretto con chi crea e sviluppa queste innovazioni: breeders, editori, consorzi di gestione e aziende vivaistiche”.

“In questi anni – prosegue Lugli – il miglioramento genetico in frutti-viticoltura ha modificato in gran parte i tradizionali obiettivi, verso nuove finalità. Le innovazioni genetiche, siano esse novità varietali o portinnesti, vengono ora create e selezionate con una maggiore sensibilità a tematiche quali la sostenibilità ecologica e colturale, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la resistenza alle principali avversità. Grazie agli approcci genetici e molecolari e ai moderni strumenti di breeding che le nuove biotecnologie hanno messo a disposizione di chi crea innovazione, queste priorità sono ora finalmente realizzabili, in tempi e costi inferiori rispetto al recente passato”.

In allegato il programma completo dei cinque workshop. L’ingresso ai seminari è gratuito, fino ad esaurimento posti disponibili.

Da ricordare che il Salone del vivaismo e dell’innovazione varietale è una delle grandi novità di Macfrut 2023, fiera internazionale dell’ortofrutta. Coordinato dal dottor Stefano Lugli, il Salone è un punto d’incontro internazionale specializzato per vivaisti, breeder, produttori, tecnici e ricercatori in un settore strategico per lo sviluppo della moderna frutticoltura. Il Salone si compone di un’area dinamica, tavole rotonde e workshop tecnici.

 

Qui il video della presentazione del Salone del vivaismo da parte di Stefano Lugli: https://www.youtube.com/watch?v=BOnhW3ClWHA

Premio letterario Arfelli ai Pomeriggi del Bicchiere

Premio letterario Bertinoro Dante Arfelli

Sarà un ‘Pomeriggio del Bicchiere’ particolare quello domenica 5 marzo a Bertinoro. Al Teatro Novelli a partire dalle 15,30 va in scena infatti la prima edizione del Premio Letterario Dante Arfelli, Opera Prima Città di Bertinoro. Lanciato nel settembre scorso dalla casa editrice Readerforblind insieme al Comune di Bertinoro, il concorso, diretto ad autori italiani e stranieri, ha chiamato a raccolta le opere prime di autori in lingua italiana, ottenendo oltre 50 adesioni. Due le sezioni: la prima è riservata ai romanzi editi; la seconda agli inediti.

Durante l’incontro aperto al pubblico in cui saranno incoronate le opere vincitrici (Opera prima Edita ed Opera prima Inedita)  sono in scaletta  gli interventi della Sindaca Gessica Allegni, dell’Assessora alla Cultura Sara Londrillo e  dell’editore Valerio Valentini. Un contributo letterario alla giornata verrà anche dagli scrittori Sandro Bonvissuto, Davide Bregola e Gabriele Sabatini.

Prima del brindisi conclusivo, il momento musicale dei ‘Pomeriggi’ è affidato alle voci di Licia Spazzoli e Giorgia Venditto e alla chitarra  di Giacomo Ambrosini della JoLi’ & Co.

Diventa visitabile nel fine settimana la Rocca di Bertinoro

Rocca

Partono sabato e domenica 4 e 5 marzo e diventeranno una costante fissa di ogni fine settimana a Bertinoro, le visite guidate all’imponente Rocca Vescovile che da un millennio domina il Borgo. Oggi sede di un centro di Alta Formazione Universitaria dell’Ateneo di Bologna, la rocca medievale di Bertinoro che nel 1177 ospitò l’imperatore Federico Barbarossa  e dal XVI secolo fu sede vescovile, diventa accessibile al pubblico grazie a un accordo fra il Comune di Bertinoro e la Fondazione Ceub, (Centro Residenziale Universitari di Bertinoro) che la gestisce  dopo la sua completa ristrutturazione datata anni ’90 dello scorso secolo.

“Il piano di aperture e visite alla Rocca – spiega la sindaca di Bertinoro Gessica Allegni  – è un primo, importantissimo, obiettivo della convenzione che lega il Comune di Bertinoro a Ceub, nell’ambito della nuova Fondazione di cui siamo soci.  “Abbiamo un patrimonio culturale enorme in quegli spazi – prosegue la sindaca – che cittadini e turisti ora potranno vivere, conoscere e fare propri, facendo esperienza di uno dei luoghi più belli del nostro centro storico. Come Amministrazione crediamo molto nel valore attrattivo e turistico della Rocca e degli spazi esterni, dove anche quest’anno è previsto un ricco calendario di eventi. Stiamo lavorando fianco a fianco con l’Università, con la quale la condivisione della strategia è totale. Stiamo andando avanti anche col progetto di trasferimento al Ceub, nelle vecchie cantine del Vescovo, della Riserva Storica. Su questo è in corso una interlocuzione con la Regione”.

Alle parole della sindaca fa eco sulla stessa lunghezza d’onda, il professor Enrico Sangiorgi, Presidente della Fondazione Ceub:  “Sono molto felice –  dichiara  – che dalla relazione fra la Fondazione CEUB e il Comune di Bertinoro sia scaturita questa iniziativa, che fa si che la Rocca millenaria non sia fruibile solo dagli studenti e professori, che vi risiedono per le attività di alta formazione o congressuali. La Rocca, infatti, è parte fondamentale di Bertinoro e, in questo modo, diventa un bene importante, di cui possono beneficiare anche i tanti turisti che salgono al colle alla scoperta di questo antico borgo”.

La visita in Rocca ogni sabato e domenica è fissata per le 15.00 con partenza  dalla Chiesa di San Silvestro, a metà della salita che lega la Rocca alla piazza e alla colonna dell’Ospitalità.

Il costo a persona per la visita guidata è di  € 5 ed è consigliata la prenotazione.   Oltre alla Rocca sono visitabili i Giardini che la circondano  con  accesso libero agli spazi dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 17.00.

Info  turismo@comune.bertinoro.fc.it – tel 0543 469213 – www.visitbertinoro.it

segretria@ceub.it – tel 0543 446500 – www.ceub.it

Macfrut 2023, si prospetta un’edizione da record

Macfrut

Cesena (28 Febbraio 2023) – A due mesi dall’evento fieristico si prospetta un Macfrut da record. Due dati fotografano l’edizione numero 40 in programma il 3-5 maggio al Rimini Expo Centre: +25% delle aree espositive e +50% delle imprese internazionali, rispetto alla edizione dello scorso anno.

Il motivo del successo sta nel format che ne fa un unicum nel panorama fieristico internazionale, dal momento che rappresenta l’intera filiera e alla parte espositiva di business, affianca eventi specialistici e aree dinamiche dedicate all’innovazione.

Più nel dettaglio, l’incremento degli spazi fieristici, con un +25%, proietta l’evento a superare l’edizione 2019, quella della pre-pandemia, tanto che per la prima volta Macfrut si allarga ai padiglioni dell’area Ovest della Fiera di Rimini. L’ampliamento è dovuto all’incremento degli espositori, nonché alla crescita delle aree tematiche a partire dal pre raccolta che avrà due interi padiglioni sulle ultime novità in fatto di Vivaismo, Blueberry, Acquacampus, a cui si aggiungono i saloni tematici dedicati a Spezie ed Erbe Officinali, e Biosolutions.

Il secondo asset di incremento è l’imponente crescita internazionale (+50%), con alcune aree estere in notevole espansione: il Sudamerica al quale sarà dedicato il focus dell’edizione 2023 della fiera; il Nord Africa con una imponente presenza dell’Egitto; Africa Subsahariana; Medio Oriente. Da registrare inoltre, dopo alcuni anni di assenza, il ritorno della Cina con una trentina di espositori. In questo percorso fondamentale è stato il ruolo di Ice-Agenzia e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), insieme a numerosi enti e istituzioni, che hanno consentito la realizzazione di 20 presentazioni internazionali in presenza nei tre Continenti.

“Si respira un’area di grande ottimismo per una 40esima edizione che si prospetta sotto il segno delle più rosee previsioni – spiega Renzo Piraccini, Presidente di Macfrut – Il motivo del successo sta nel format che fa di Macfrut una fiera diversa dalle altre: al business affianca conoscenza e networking. Questa è una strategia che sta riscontrando un grandissimo interesse soprattutto da parte delle aziende di medie dimensioni, che nei tre giorni di fiera, oltre ad incontrare clienti e fornitori, vogliono rendersi conto delle innovazioni nei vari segmenti della filiera”.

Vitigni resistenti in Emilia-Romagna. Il Consorzio Vitires a Imola ha fatto il punto sul progetto di ricerca e sperimentazione

vitigni

Imola (27 febbraio 2023) – Procede a passo spedito il progetto di ricerca e sperimentazione sui vitigni resistenti in Emilia-Romagna messo in campo dal Consorzio Vitires che associa quattro gruppi del mondo cooperativo (Cantine Riunite & Civ, Cantina Sociale di San Martino in Rio, Caviro, Terre Cevico) insieme al Centro di ricerche Ri.Nova. Nei giorni scorsi a Imola, all’Hotel Molino Rosso, si è fatto il punto sullo stato dell’arte di un percorso avviato nel 2016 su alcuni vitigni internazionali, ed esteso poi a otto vitigni regionali. Oltre un centinaio gli operatori del settore che hanno preso parte alla giornata, con un numero altrettanto numeroso collegato in diretta streaming, alla presenza dell’Assessore Regionale all’agricoltura Alessio Mammi che ha fatto le conclusioni della giornata.

Ad aprire i lavori è stato Marco Nannetti, Presidente di Vitires. “Questo è un progetto orizzontale che mette insieme il 70% delle uve prodotte nella nostra regione e l’11% in ambito nazionale – ha esordito il Presidente di Terre Cevico – L’unione nasce dal senso di responsabilità della cooperazione verso il territorio, consapevoli che il settore vitivinicolo è alle prese con sfide quotidiane come il cambiamento climatico, gli agenti patogeni, che si aggiungono a un quadro generale non semplice. Fare squadra e dare una risposta come territorio significa rendere la viticoltura sostenibile e vicina alla gente”.

Giovanni Nigro, Responsabile del settore vitivinicolo di Ri.Nova ha presentato il percorso sin qui intrapreso nei vigneti sperimentali di Tebano. “Il progetto è partito nel 2016 concentrandosi dapprima nella verifica di nove varietà resistenti ai patogeni fungini, a diffusione internazionali. Quasi contemporaneamente (marzo 2017) è iniziato il primo programma di miglioramento genetico per la costituzione di varietà locali emiliano-romagnole resistenti ai patogeni: Sangiovese, Trebbiano romagnolo, Albana, Grechetto gentile, Ancellotta, Lambrusco Salamino, Lambrusco Grasparossa e Lambrusco di Sorbara. Dopo la prima fase di realizzazione degli incroci, svoltasi dal 2017 al 2020, e successiva selezione, i genotipi resistenti sono stati messi a dimora, nel 2021, in uno specifico vigneto sperimentale di circa 2 ettari a Tebano. A seguire è stato già possibile individuare le prime selezioni (genotipi) che hanno evidenziato caratteristiche di resistenza ai patogeni (in particolare oidio e peronospora), adattabilità ai nostri ambienti di coltivazione anche in relazione ai cambiamenti climatici in atto, e le potenzialità enologiche in confronto alle varietà tradizionali di riferimento. Inoltre, a seguito dei positivi risultati fin qui ottenuti e alla consapevolezza che la vitivinicoltura emiliano romagnola è fortemente legata anche a varietà di carattere più locale, è stato promosso dal Consorzio Vitires nel 2021 un secondo programma di miglioramento genetico su altre 8 varietà autoctone: Bombino bianco, Malvasia di Candia aromatica, Famoso-Trebbiano Modenese, Terrano, Lambrusco Maestri, Lambrusco Oliva, Lambrusco Marani”.

Un plauso al progetto è arrivato da Riccardo Velasco direttore del Crea. “Questo progetto ci ha coinvolti sin dall’inizio, come Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, che aveva avviato alcuni anni prima programmi di miglioramento genetico delle varietà di vitigni in Trentino. L’Emilia Romagna è andata in questa direzione ed ha fatto bene perché sono scelte centrali per il futuro della viticoltura”.

Le conclusioni sono state affidate all’Assessore regionale Alessio Mammi. “Sono tre le ragioni che rendono questo progetto valido: evidenziano la lungimiranza della cooperazione che davanti alle difficoltà cerca soluzioni condivise; propone un percorso non estemporaneo, ma strutturale di medio-lungo periodo; le aziende che lo hanno fondato lavorano insieme con la filiera, per trovare soluzioni efficaci e condivise sul territorio. Questa è la giusta visione per competere come sistema Emilia-Romagna nei mercati internazionali”.

Il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola Igp aderisce a CheftoChef emiliaromagnacuochi

Il Consorzio

Rimini (23 Febbraio 2023) – Il Consorzio di Promozione e Tutela della Piadina Romagnola Igp aderisce a CheftoChef emiliaromagnacuochi. L’adesione ufficiale è avvenuta nel corso dell’Assemblea straordinaria dell’Associazione svoltasi nei giorni scorsi a Villa Guastavillani a Bologna, che ha visto la partecipazione del presidente del Consorzio, Alfio Biagini.

“È un onore per il nostro Consorzio fare parte di un sodalizio che raccoglie i principali chef della nostra regione – spiega Biagini – CheftoChef ha l’obiettivo di valorizzare i grandi prodotti tipici dell’Emilia Romagna, insieme alle loro filiere, in un percorso che è prima di tutto culturale. Una finalità di questo tipo non può che incontrare il nostro favore dal momento che la Piadina Romagnola Igp è il simbolo per eccellenza della nostra terra di Romagna”.

Soddisfazione per l’ingresso del Consorzio arriva da Massimiliano Poggi, Presidente di CheftoChef: “Quando una famiglia si allarga è sempre un fatto positivo. Ecco perché l’ingresso del Consorzio nella nostra associazione è per noi motivo di grande soddisfazione. La piadina è un prodotto di qualità assoluta del territorio, conosciuta in tutto il mondo e il Consorzio è il custode e il promotore di questa tradizione. Dopo due anni di ‘ombra’, nel corso dei quali non ci siamo comunque mai fermati, siamo adesso ripartiti con ancora più slancio e dedizione per compiere quelle ‘azioni’ necessarie per una ristorazione che ben rappresenti i valori del nostro territorio e che sono il motivo per cui CheftoChef è nata e continua ad operare. Avere nuovi soci interpreti di primo piano delle eccellenze emiliano-romagnole con i quali condividere questa mission, contribuisce anche a fornirci nuovi stimoli e nuove visioni”.

Macfrut 2023 All’International Blueberry Days il case history del Portogallo

International Blueberry Days

Cesena (23 febbraio 2023) – Il case history del mirtillo portoghese all’International Blueberry Days a Macfrut. Appuntamento mercoledì 3 maggio al Rimini Expo Centre con la prima giornata del Simposio che ospiterà un intervento di Pedro Bràs de Oliveira dell’Istituto Nazionale di Ricerca Agraria (INAIV) di Oeiras, tra i massimi esperti europei in materia. Con lui tracciamo una fotografia del “prodotto” mirtillo in Portogallo, a seguito della missione di presentazione del Simposio avvenuta nelle settimane scorse a Lisbona nel congresso portoghese del mirtillo.

“La produzione di mirtilli in Portogallo è in aumento – spiega Pedro Bràs de Oliveira – La superficie ha conosciuto un notevole incremento passando da 43 ettari nel 2010 a 2587 ettari nel 2021, ovvero oltre cinquanta volte in soli 10 anni. Il volume prodotto da 500 tonnellate è arrivato a più di 17.000 nello stesso periodo di tempo. Nel 2021 il Portogallo ha esportato 5000 tonnellate per un valore di oltre 32 milioni di euro. Questo aumento riflette la grande attitudine del suolo portoghese e le condizioni climatiche per la produzione di mirtilli”.

Pedro Bràs de Oliveira si sofferma su alcune peculiarità della produzione portoghese. “La diversificazione della stagione produttiva è un obiettivo generale per tutte le colture in quanto può aumentare la redditività delle aziende agricole consentendo un’offerta di mercato più lunga. Il modo più semplice per raggiungere questo obiettivo è utilizzare cultivar con periodi di produzione differenti, precedenti o successivi, oppure cambiando le condizioni a cui sono sottoposte le piante attraverso l’utilizzo di coperture artificiali come polietilene o reti ombreggianti”.

L’interesse del Portogallo per il mirtillo è iniziato dalla metà degli anni ’80. “I primi test sono iniziati nel 1985, ma è stato solo nel 1994 che un campo varietale con diverse tipologie di mirtilli è stato realizzato presso l’azienda sperimentale dell’INIAV (Istituto Nazionale di Ricerca Agraria e Veterinaria), localizzata nella costa sud-occidentale del Portogallo. Fino a quel momento la produzione commerciale era praticamente inesistente, presente solo in un’azienda a Grândola (sud di Lisbona). Fino al 2010 gli agricoltori non hanno mostrato interesse alla coltivazione del mirtillo; solo nel 2012 è scoppiata la ‘febbre del mirtillo’ con una forte espansione della coltivazione essenzialmente nel nord del Paese. Con il risveglio alla coltura, INIAV, ha avviato una serie di nuove prove in pieno campo, coltura protetta e produzione fuori suolo, adottando anche tecniche di manipolazione del ciclo vegetativo delle piante. In un test effettuato presso l’azienda sperimentale si è dimostrata la capacità della cultivar ‘Star’ di produrre 3 kg per pianta già al secondo anno, raggiungendo l’equivalente di 27 tonnellate ettaro già al terzo anno di produzione, mentre ‘Legacy’ ha raggiunto le 22 tonnellate per ettaro già dal secondo anno. Già questi primi risultati hanno dimostrato che le piante di mirtillo si adattano bene alla coltivazione protetta in substrato, in questi ambienti, mostrando un ottimo sviluppo vegetativo e riproduttivo. Sono in corso ulteriori studi, in particolare sull’adattamento delle nuove cultivar ai diversi sistemi di produzione e alle condizioni climatiche portoghesi. Tale attività è fondamentale in quanto i programmi di miglioramento genetico del mirtillo sono molto attivi e ogni anno rilasciano nuove varietà, specialmente per il periodo precoce”.

International Blueberry Days è organizzato da Macfrut con il coordinamento del Professor Bruno Mezzetti dell’Università Politecnica delle Marche insieme a Thomas Drahorad di NCX Drahorad.

Macfrut, fiera internazionale dell’ortofrutta si svolgerà al Rimini Expo Centre dal 3 al 5 maggio 2023.

Cesena in Bolla: 450 etichette in Fiera

Cesena in Bolla

Cesena (22 febbraio 2023) – Torna a fine febbraio (lunedì 27 e martedì 28) l’ottava edizione di ‘Cesena in Bolla # Non solo bollicine’, riconfermando come location i padiglioni di Cesena Fiera. Una sede che proietta la manifestazione a vero punto di riferimento per gli addetti ai lavori. Nata nel 2014 al Golf club di Forlì come evento modaiolo, dall’anno successivo la carovana di ‘In Bolla’ si è trasferita al Teatro Verdi di Cesena per la gioia di centinaia di winelovers che ogni anno ne gremivano foyer, palco e platea. Poi dallo scorso anno Cesena in Bolla ha definitivamente cambiato pelle per dedicarsi ai professionisti di ristoranti, bar enoteche e hotel. Organizzata da Taste Production, azienda cesenate che offre servizi nel mondo del vino e del food al settore dell’Horeca, oltre che ai privati, Cesena in Bolla ha scelto quindi i grandi spazzi e il cappello simbolico dedicato al B2B dei locali fieristici di Pievesestina dove gli operatori entrano gratuitamente previa iscrizione al sito. Ma la manifestazione non ha lasciato orfani neppure winelovers e sommelier che sono i benvenuti a Cesena in Bolla, ma con ingressi contingentati e a pagamento (100 sono i biglietti per il pubblico a 38 euro; 50 a 25 euro per i sommelier in regola con la tessera associativa), prenotabili sempre sul sito o acquistabili direttamente all’ingresso.

Complessivamente sono 118 le cantine in vetrina con tante referenze sui banchi e il racconto insostituibile dei produttori. Scorrendo il catalogo della manifestazione, in grande evidenza ci sono Franciacorta, Trento Doc, Oltrepò Pavese e Alta Langa, con le loro bollicine top. Ma a Cesena in Bolla 2023 non manca nessuno dei più apprezzati terroir del Belpaese enoico con un numero totale di referenze che supera le 450 fra vini rossi, bianchi e rosè, fermi o bollicine. Le cantine presenti nei padiglioni spaziano dall’Alto Adige alla Sicilia, in un tour del gusto che si dipana in gran parte dei territori italiani con piacevoli digressioni Oltralpe nella regione dello Champagne. In abbinamento al vino assaggi food di ottima qualità con le Officine Gastronomiche Spadoni, il cioccolato d’Autore di Gardini e il salumificio Antica Foma di Modena, la Centrale del latte di Cesena con i suoi formaggi e i prodotti della Cooperativa Pastori Perfughesi. A fianco della manifestazione cesenate una manciata di sponsor per renderla economicamente sostenibile fra i quali Edil Più – Porte e Finestre di Forlì e RCR Cristalleria Italia di colle Val d’Elsa.

Info.

Sede Cesena Fiera Via Dismano 3845 – 47521 Cesena

Orari: 15.00 – 21.00 Lunedì 27 e Martedì 28 Febbraio

Ingresso al pubblico € 38 (acquisto on-line dal sito www.cesenainbolla.com o in cassa Fiera)

Ingresso sommelier (in regola con la tessera associativa) € 25 on-line dal sito o in cassa Fiera)

Per il canale Horeca accrediti gratuiti scaricabili dal sito