Torna a Cesena “C’era una volta il libro”

Se la Romagna è terra di buon vivere, Cesena è capitale di cultura. A testimoniarlo non solo una biblioteca patrimonio UNESCO per l’umanità, ma gli oltre 10.000 visitatori di una fiera che nel giro di un anno è diventata fiore all’occhiello della città malatestiana. Stiamo parlando di C’era una volta… il libro, vetrina di settore e ormai consolidato punto di riferimento per collezionisti e appassionati del libro antico che, sabato 18 e domenica 19 febbraio, torna tra i padiglioni della rinnovata Fiera cesenate per la sua terza edizione.

Partita un anno fa con 50 standisti, tra librerie antiquarie ed operatori specializzati, quella di “C’era una volta il libro” è una scommessa vinta e oggi la fiera può vantare la presenza di oltre 70 espositori italiani ed esteri che conferiscono alla kermesse un respiro sempre più internazionale e un’alta qualità della proposta espositiva e commerciale.
Grande protagonista è come sempre la carta ingiallita, rara, ma soprattutto “condita” dall’inchiostro sacro e prezioso di illustri letterati del passato. In fiera si potranno ammirare ed acquistare diverse rarità e curiosità bibliografiche dal XIV al XX secolo, stampe d’arte, mappe geografiche, documenti storici e materiale cartaceo da collezione.

Tra i banchi di questa terza edizione sarà possibile toccare con mano, tra le altre cose, due rarissimi biglietti autografati rispettivamente da Rossini e Garibaldi, 10 cartoline celebrative dei 50 anni della nazione datate 1911 e , ovviamente, volumi di rara bellezza e prestigio come una prima edizione del “Cantus Novi Thesauri Musici” del 1568, una sorta di antologia della musica al tempo degli Asburgo. Vi si contengono, tra le tante, composizioni di Jacob Regnart, Jacobus Vaet, Matthias Zaphelius, Michel-Charles des Buisson, Henri de la Corte. Per alcuni di questi compositori, le opere riprodotte in queste pagine rimangono l’unica testimonianza dei loro lavori.

La rassegna, oltre alla parte espositiva, propone la mostra collaterale Edgar Allan Poe, le origini del giallo. Precursore del decadentismo, misterioso e spaventoso al tempo stesso, l’autore statunitense non solo è considerato uno dei più influenti scrittori della storia, ma può essere annoverato come maestro del terrore per antonomasia e padre del racconto poliziesco, del genere horror e del giallo psicologico. I suoi personaggi Auguste Dupin e William Legrand si possono considerare, infatti, gli antenati più diretti dello Shelock Holmes di Doyle.
La mostra, partendo proprio dalla trilogia che ha dato vita al personaggio di Dupin (“I delitti della via Morgue, “The mistery of Marie Roget” e “The purloined letter”), rende omaggio al genio di Poe attraverso l’esposizione di circa 100 volumi italiani, francesi e inglesi dalle prime edizioni ottocentesche agli anni cinquanta accompagnati da note storiche e giornali d’epoca. Sarà possibile inoltre ammirare la ricostruzione di un angolo dello studio in cui il genio letterario di Poe dava adito alla sua inventiva.

La mostra mercato è organizzata da Blu Nautilus con la collaborazione dei principali siti specializzati e il patrocinio del Comune di Cesena, della Provincia di Forlì-Cesena e della Regione Emilia Romagna all’interno di “C’era una volta… antiquariato”, principale vetrina di settore della Romagna con cadenza mensile che da 17 anni attrae curiosi e intenditori di articoli di altri tempi: nel restante spazio della fiera, la mostra mercato continua, infatti, nella formula tradizionale con oltre 250 espositori di Antiquariato e Brocantage.

 

Info:
“C’era una volta… il libro” a Cesena Fiera sabato 18 e domenica 19 febbraio 2017 – h. 9/19 | Ingresso € 3
www.ceraunavoltantiquariato.it
Facebook: Ceraunavoltantiquariato
Tel. 0546 621554 – 333 3308106

Ufficio stampa di “C’era una volta il libro” è l’Agenzia PrimaPagina.

Il Mei al Festival di Sanremo premia Marianne Mirage e Braschi

Il Mei al Festival di Sanremo premia Marianne Mirage e Braschi quali Migliori Giovani di Sanremo 2017: il Premio sarà consegnato dal Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti in occasione di “Sono Romagnolovenerdì 3 marzo, la kermesse che si tiene aCesena Fiera dal 3 al 5 marzo sulla cultura e identità romagnola con la presenza di rock band, orchestre e dj della Romagna con la direzione artistica di Giordano Sangiorgi, patron del Mei.

Quest’anno, Sanremo Giovani nello spazio delle Nuove Proposte ha dato spazio, in parte, ad alcune proposte di qualità di giovani artisti del nostro paese capaci di rinnovare la nostra musica con nuovi modelli musicale originali e inediti. Tra le interpretazioni certamente più credibili ed intense vi sono quelle di Marianne Mirage e Braschi, due giovani artisti di grande personalità, provenienti dal percorso della musica dal vivo e capaci di rinnovare l’ambito del pop rock cantautorale di qualità, attraverso un percorso totalmente autonomo e indipendente, accompagnato da testi di spessore che fanno riflettere in un’epoca in cui la musica è sempre più attorniata da brani votati al più puro intrattenimento e a non all’approfondimento di tematiche sociali ed esistenziali. Un grande merito per Marianne Mirage va certamente alla Sugar, una delle case discografiche italiane più attente all’innovazione musicale grazie al lavoro di scouting di Caterina Caselli, mentre Braschiemerge grazie alla vittoria ottenuta ad Area Sanremo che, grazie alla guida di Stefano Senardi e Massimo Cotto, sta proponendo al Festival giovani artisti di qualità. Il giovane cantautore è sostenuto da iMean Music & Management, l’etichetta di Roberto Mancinelli nata tra Milano e New York che ha scelto di debuttare con Braschi proprio per il suo respiro internazionale.

Inoltre, i due artisti – e naturalmente per il MEI di Faenza, che ha appena celebrato i suoi 20 anni in Romagna con un’ultima edizione di grande successo, è questo un motivo di orgoglio – sono entrambi due romagnoli, una terra che sta lavorando all’innovazione musicale fornendo contributi utili nell’ambito della nuova musica italiana e della musica della tradizione del folklore con manifestazioni come il Mei e La Notte del Liscio, tra le tante.

Per tali motivi il Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti, assegna quest’anno il Premio Giovani a Sanremo a Marianne Mirage e Braschi. Tale riconoscimento sarà consegnato in occasione della seconda edizione di “Sono Romagnolo”, la kermesse sulla cultura e l’identità della Romagna che si terrà dal 3 al 5 marzo in Fiera a Cesena. La premiazione ai due giovani artisti avverrà nella serata del 3 marzo, tra rock band, orchestre e dj della Romagna, all’interno di un ricco palinsesto curato da Giordano Sangiorgi, patron del Mei.

Il Nuovo Mei, alla sua prima edizione del nuovo corso, tornerà a Faenza dal 29 settembre al 1° ottobre, dove i due artisti saranno ospiti speciali della manifestazione, la più importante vetrina della nuova scena musicale giovanile nazionale emergente che raduna ogni anno 30 mila presenze e migliaia di giovani musicisti provenienti da ogni parte d’Italia, diventando di fatto la più grande vetrina delle nuove proposte della nuova musica italiana under 30.

Sono Romagnolo, tanti spettacoli “made in Romagna”
Tre giorni di full immersion nei suoni della Romagna si presenta la seconda edizione di “Sono Romagnolo”, a Cesena Fiera dal 3 al 5 marzo. Sotto la direzione artistica di Giordano Sangiorgi i padiglioni fieristici ospiteranno, tra le tante iniziative spettacolo, la prima performance musicale di Maurizio Ferrini, l’anteprima del disco “Sono Romagnolo” di Mirko Casadei insieme ai Khorakhane, l’anteprima strumentale degli Extraliscio insieme a Moreno Il Biondo e Fiorenzo Tassinari con Mirco Mariani, la festa per i 70 anni delle edizioni musicali Casadei Sonora di Riccarda Casadei, il lancio del contest musicale di Raoul Casadei “Un artista da lanciare”. E ancora altri concorsi con “Romagna Canta”, “Rockmagna Mia”, il concorso “Orchestrissima”, la prima edizione “Indipendeejay Romagna”, le esibizioni delle migliori scuole di ballo di liscio e moderno della Romagna.

Le iscrizioni per i vari contest sono aperte sino al 15 febbraio prossimo.

Ufficio stampa di Sono Romagnolo è l’Agenzia PrimaPagina.

TEDx Cesena 2017 da “Maneggiare con cura”

Sarà un TEDx da “maneggiare con cura” quello della seconda edizione in programma a Cesena il 18 febbraio. “Handle With Care” è infatti il titolo della seconda edizione di TEDxCesena, l’evento che porta alla ribalta le idee di valore di uomini e donne che si sono distinti nei settori della Tecnologia, dell’Entertainment e del Design.

Le caratteristiche dell’appuntamento cesenate che riprende la rete globale TED ovvero Tecnologia, Entertainment e Design famosa in tutto il mondo, sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa in Comune.

Sabato 18 febbraio a partire dalle 14, dieci speaker italiani e stranieri parleranno di diritti umani, sociologia, intelligenza artificiale, musica, tecnologia, ambiente, medicina, pedagogia e innovazione sociale, dal palco del Teatro Verdi di Cesena. Protagonisti delle quattro ore interamente dedicate a talk e performance dal vivo sono Mario Seminerio, volto e voce noto nel dibattito economico italiano, responsabile degli investimenti mobiliari di un’importante corporate italiana e voce della trasmissione “I conti della belva” su Radio24.
Fabrizio Renzi, attualmente Direttore di tecnologia innovazione e ricerca IBM Italia, con incarichi di insegnamento presso alcune Università italiane.
Flaviano Bianchini, attivista per i diritti umani e ambientalista, da diversi anni si occupa delle violazione dei Diritti Umani e dei danni alla salute relazionati con le industrie estrattive.
Simone Perotti, scrittore e marinaio, blogger e collaboratore di riviste nautiche e giornali, ma anche autore e volto televisivo del programma tv “Un’altra Vita”. Heidi Joubert, musicista nata in Sud Africa e inglese d’adozione, che da pochi anni ha fatto del Cajon, singolare strumento a percussione, la sua cifra artistica. Carla Portulano, biochimica e biologa cellulare, impegnata nella ricerca sugli stati dolorosi cronici e nello sviluppo di strumenti molecolari per potenziali nuovi approcci terapeutici.
Elisa Brunelli, medico che si occupa di riabilitazione, che parlerà delle nascite premature. Antonio Di Pietro, pedagogista ludico, svolge consulenze ai servizi educativi, incontri con genitori e formazione pratica, referente nazionale del LudoCemea e membro del gruppo internazionale di ricerca Jeux et Pratiques Ludiques dei CEMEA. Luca Ascari, direttore della ricerca medica in CAMLIN Italy, nel 2007 ha co-fondato Henesis srl, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna specializzato in Intelligenza Artificiale Applicata. Roberto Mercadini, poeta, monologhista, narratore e soprattutto Romagnolo e Cesenate.

I biglietti per partecipare all’evento sono andati sold out il 6 dicembre 2016 a solo un giorno dall’apertura delle vendite. Sarà pertanto predisposto un collegamento in live-streaming sul sito www.tedxcesena.com.

Giulia Fellini 

‘Innamoràti della legalità’ con Confcooperative

“Innamoràti della legalità” è il nome dell’appuntamento organizzato da Confcooperative Forlì-Cesena per approfondire i temi di legalità e corruzione.
L’appuntamento è per martedì 14 febbraio alle 9,45 al Teatro Diego Fabbri di Forlì insieme all’ospite speciale Michele Corradino, magistrato del Consiglio di Stato e attualmente commissario all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) che per l’occasione presenterà il suo libro “E’ normale…lo fanno tutti”, fotografia dell’illegalità in Italia tramite la viva voce dei corrotti e corruttori, registrati nelle loro conversazioni.

Ad aprile l’incontro sarà il sindaco di Forlì Davide Drei, mentre sarà il presidente nazionale di Confcooperative Maurizio Gardini ad introdurre l’intervento del magistrato Corradino. Al termine dell’intervento di Corradino, è previsto un momento di dibattito.

Promosso con il patrocinio del Comune di Forlì e il contributo di Banca di Forlì, Innamoràti della legalità si rivolge innanzitutto alle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Forlì-Cesena e ha l’obiettivo di proporre una riflessione sul rispetto della legalità e la lotta alla corruzione da parte di un protagonista di prim’ordine in questo campo.

Una copia omaggio del libro di Corradino sarà consegnata ai partecipanti all’incontro fino ad esaurimento scorte.

Ufficio stampa di Confcooperative Forlì-Cesena è Agenzia PrimaPagina

Macfrut, trait d’union MAAP-Perù

Berlino – I vertici del Mercato AgroAlimentare di Padova (MAAP) e di Macfrut hanno incontrato a Fruit Logistica una delegazione diAGAP Perù, l’associazione degli esportatori peruviani. Un incontro strettamente operativo insieme ai principali esportatori di asparago, uva, avocado, mandarini, melograni, mirtillo e mango.L’incontro fa seguito ai contatti avvenuti nel corso dell’ultima edizione di Macfrut, tra il MAAP e AGAP, in una sorta di trait d’union tra le Fiere di Rimini e Berlino all’insegna dell’internazionalizzazione.

L’export agroalimentare del Perù lo scorso anno ha registrato un incremento del 7%, trainato soprattutto dall’ortofrutta. Lo Stato sudamericano è primo esportatore al mondo di asparagi, tra i primi per avocado, piccoli frutti e mango. Stati Uniti e Germania sono i loro principali mercati di riferimento, tuttavia sempre maggiore è l’attenzione riservata all’Italia sia come mercato di sbocco delle loro produzioni sia per quanto riguarda l’importazione di packaging e tecnologie innovative di cui il nostro Paese è leader a livello mondiale.

Il Perù, Paese Partner di Macfrut lo scorso anno, sarà presente anche nell’edizione 2017 a conferma del ruolo di hub internazionale di business, da parte della Fiera. Crocevia di incontri come quanto avvenuto a Berlino, tra il MAAP, primo mercato esportatore italiano, e AGAP che raccoglie alcuni dei principali esportatori del Perù.

All’incontro a Fruit Logistica erano presenti il Direttore del MAAP Francesco Cera, il Presidente del gruppo grossisti di Padova Giancarlo Daniele, il Presidente di Macfrut Renzo Piraccini.

 

Ufficio stampa di Macfrut è Agenzia PrimaPagina

Giornalisti e formazione obbligatoria, a che punto siamo?

Al termine del primo triennio formativo circa 2.800 colleghi dell’Emilia-Romagna sono in regola con i 60 crediti imposti pure ai giornalisti con la Legge 148 del 2011. Alcuni hanno addirittura sforato il tetto in virtù anche dell’eccezionale offerta formativa che si è concretizzata in ben 411 corsi e seminari promossi dalla sinergia didattica costituitasi da noi, con lungimiranza, fra Ordine regionale e Fondazione Odg.
Nonostante questo riconosciuto sforzo organizzativo (gratuito), però circa 3.000 fra pubblicisti e professionisti non risultano ancora in regola e 304 si mostrano a tutt’oggi fermi a zero.
È questo il sommario rendiconto del primo triennio formativo, che ha avuto inizio nel gennaio 2014 e si è recentemente concluso nel dicembre 2016. Si tratta di un rendiconto indicativo in quanto in fase ancora di perfezionamento evolutivo, ma sufficientemente già rivelatore della situazione generale dell’Emilia-Romagna giornalistica, che conta un bacino di ben 6.450 soggetti alla formazione obbligatoria.
Di costoro, specificamente 2.800 circa, contano 60 crediti (o più), invece 2.891 sono ancora al di sotto del minimo obbligatorio: 1.586 con crediti tra 41 e 59; 600 tra 21 e 40; 401 tra 1 e 20. Trecentoquattro ancora a zero.
Ma attenzione, non fasciamoci ancora la testa perché fra i “nulla tenenti” vanno inseriti 759 colleghi in quiescenza che non svolgono attività giornalistica (quindi non soggetti alla formazione obbligatoria) e coloro che hanno ottenuto l’esenzione temporanea per maternità o congedo parentale, malattia grave, infortunio, impedimento derivante da accertate cause oggettive, assunzione di cariche elettive per le quali la vigente legislazione prevede la possibilità di usufruire di aspettativa dal lavoro per la durata del mandato e limitatamente ad esso.

Stando così le cose, è ora opportuno chiederci: cosa succede o può accadere a coloro che non sono in regola?
Risponde l’articolo 9 del nuovo Regolamento per la formazione permanente continua (FPC) dei giornalisti pubblicato sul Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia numero 10 del 31 maggio 2016. Leggiamolo.
L’Ordine regionale verifica l’eventuale inadempienza e invita il giornalista ad avviare entro tre mesi il percorso formativo che deve essere completato per la parte contestata nei successivi 90 giorni. C’è dunque una possibilità di recupero entro giugno.

E se a questo punto permane l’inosservanza?
Risponde, in questo caso, l’ artcolo 7 (1) del DPR 7 agosto 2012: il Consiglio regionale dell’Ordine segnala la violazione (che è deontologica) al Consiglio di disciplina territoriale.

E c’è altra strada meno gravosa?
Un paio di mesi fa è stato chiesto il parere del Ministero della Giustizia che ha risposto sostanzialmente così: la modifica di questa procedura può avvenire solo con un cambiamento legislativo (che – secondo alcuni teorici – potrebbe collocarsi, ad esempio, fra le norme di attuazione della Legge sull’editoria che già prevede un intervento sul numero dei componenti del Cnog ndr).
Questo cambiamento però non è ancora nemmeno ipotizzato; pertanto, la norma sanzionatoria è quella del procedimento deontologico e va applicata con la dovuta e opportuna severità (trasmissione al Consiglio di disciplina territoriale, ascolto dell’interessato, valutazione e sanzione fra avvertimento, censura, sospensione, radiazionendr).
Bisogna aggiungere che l’impegno nazionale è quello di arrivare a criteri omogenei di sanzioni partendo dai casi più gravi costituiti da coloro che rifiutano e respingono lo stesso obbligo di legge della formazione.

Ultima indicazione pratica: coloro che nel passato triennio non hanno acquisito i richiesti 60 crediti non possono iniziare il nuovo percorso formativo 2017-19. Capito? Il tempo non volontariamente speso dal 2014 al 2016 dovrà essere rimborsato attingendo al capitale del triennio ora cominciato.

Claudio Santini
Direttore della formazione Fondazione Giornalisti Emilia-Romagna

 

Il testo è tratto da Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna (odg.bo.it/blog/rendiconto-triennale-della-formazione-obbligatoria-emilia-romagna-quanti-giornalisti-sono-regola-e-quanti-no-che-cosa-succede-ora/)

Saclà si affida a La Madia/PrimaPagina di Cesena

 

Cesena (FC) – Il Gruppo Saclà, azienda familiare di terza generazione leader dell’agroindustria italiana, si è affidata a La Madia/PrimaPagina per la comunicazione delle nuove linee di prodotto. L’agenzia con sede a Cesena e operativa su tutta la Penisola, da oltre trent’anni si è specializzata nella comunicazione food&wine attraverso una specifica redazione tematica di professionisti del settore.

Il primo lancio di Saclà ai media ha riguardato la comunicazione della nuova linea di secondi vegetali freschi già pronti a base di Mopur, rivolta a un pubblico di consumatori attento alle tendenze salutistiche, con una predilezione sempre più marcata per il vegetal (8% degli italiani, fonte Eurispes).

La Madia/PrimaPagina affiancherà la nota azienda piemontese anche nelle azioni strategiche in occasione di fiere, eventi, attività di sensibilizzazione verso un’alimentazione gustosa e sana.

 

Ufficio stampa di Saclà sono La Madia / Agenzia Prima Pagina (Filippo Fabbri – tel. 347 1567681)
fabbri@agenziaprimapagina.it

 

Mostra Agricoltura Faenza (MAF) e Momevi

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Sostenibilità e innovazione. Sono le parole chiave per il rilancio dell’agricoltura italiana. Le stesse di Momevi (Mostra meccanizzazione vitivinicoltura) e della Mostra Agricoltura Faenza (Maf) che ritorna dal 24 al 26 marzo 2017 alla Fiera di Faenza. Dislocata su un’area di 28mila metri quadrati su tre padiglioni, la doppia rassegna professionale ospita 90 operatori specializzati provenienti da tutta Italia. Non è un caso che questo evento dalla lunga storia alle spalle (80° edizione Maf, 41° Momevi) venga ospitato in Emilia Romagna, territorio dalla forte tradizione rurale e dalla grande vocazione agroindustriale.

E che l’agricoltura debba ritornare al centro dell’agenda nazionale lo conferma un recente sondaggio di un noto settimanale di settore, secondo il quale oltre l’85% degli agricoltori intervistati ha denunciato un peggioramento del proprio reddito, con giudizi che arrivano al 91% sul malcontento per il proprio lavoro. In un quadro di questo tipo, ecco che innovazione e sostenibilità divengono due parole chiave per il rilancio di un settore che si è posto l’ambizioso traguardo dei 50 miliardi di euro di export entro il 2020.

Alla Mostra Agricoltura Faenza sarà possibile trovare i principali costruttori e distributori di macchine agricole e attrezzature, insieme ai settori di vivaismo, frutticoltura, olivicoltura, orticoltura, sementi e tanto altro ancora senza tralasciare nessun aspetto della produzione agricola. Momevi pone il suo focus sulla meccanizzazione della vitivinicoltura in un percorso di filiera che dal vigneto arriva fino alla bottiglia. Un percorso che trova nel Polo di Tebano, che collabora con Momevi, il suo centro di ricerca di eccellenza.

Un ricco programma di convegni fa di Faenza per tre giorni la capitale dell’agricoltura, dedicati alle principali tematiche dell’attuale dibattito nel settore, dall’economia circolare nel sistema agricolo alla mineralità dei suoli, passando per l’agricoltura di precisione.

Infine, non meno importante, Ararer (Associazione Regionale Allevatori Emilia Romagna), organizza la terza mostra zootecnica di bovini, suini, cavalli, asini, ovini, pollame e conigli. Saranno più di 150 i capi presentati, tutti iscritti ai Libri Genealogici o ai Registri Anagrafici, e che quindi rappresentano al meglio le caratteristiche delle razze esposte.

Mostra Agricoltura e MoMeVi sono organizzati da Fiera di Faenza e Polo di Tebano, con il patrocinio del Comune di Faenza, della Provincia di Ravenna, della Regione Emilia Romagna, del Ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Info: 80° Mostra dell’Agricoltura e 41° MoMeVi 24-26 Marzo 2017 (ven. e sab. ore 9-21; dom. ore 9-19) Fiera di Faenza, Via Risorgimento 3, 48018 Faenza (RA) – ingresso € 5,00 – ridotto €3,00 www.mostragricolturafaenza.com info@fierafaenza.it Tel. 0546.621554

Ufficio stampa di MoMeVi è l’Agenzia PrimaPagina.

Progetto Giornalismo Facebook: la notizia è al sicuro?

Chiamamole fake news, bufale o più semplicemente notizie false. Sono tutte quelle pubblicazioni, articoli e post, che diffondono un’informazione alterata o completamente distorta rispetto alla verità dei fatti.
La verità dei fatti appunto, principio sacrosanto per noi giornalisti, che ogni giorno dobbiamo difendere a suon di critiche.

Ma da oggi, a quanto pare, c’è un nuovo paladino della verità ed è niente di meno che il celeberrimo social network Facebook. E se vi state chiedendo come, rispondiamo con due parole: “Progetto Giornalismo”.
Con questa iniziativa, la creatura plasmata da Zuckerberg propone una vera e propria ‘alfabetizzazione’ dei contenuti pubblicati sulla piattaforma tramite un programma basato su tre step.
Si comincia con lo stringere accordi di collaborazione con editori e media, per poter sviluppare insieme supporti adeguati per la pubblicazione delle notizie.
Al secondo step c’è la formazione degli artefici dell’informazione, quindi giornalisti ed editori: Facebook fornirà a quest’ultimi strumenti e competenze per migliorare la diffusione delle notizie sul canale social.
Infine ma non per ultimi, gli utenti: a loro disposizione ci saranno materiali educativi a fornire strumenti adeguati per distinguere tra una bufala e una notizia con la n maiuscola.

Il progetto avrà successo? Fra coloro che hanno già aderito all’ambiziosa iniziativa (come riportato dal Wall Street Journal) troviamo nomi di spicco sulla scena editoriale: Washington Post, Fox News e BuzzFeed.
Ad influire sulla scelta di questi gruppi editoriali ci sarà stata la volontà di salvare la notizia o la visibilità garantita da Facebook?
Lasciamo a voi la riflessione, cari lettori…

Alice Magnani

“Sono Romagnolo”, le adesioni ai contest musicali ad oggi

Viaggia a pieno ritmo “Sono Romagnolo”, la fiera dell’identità della Romagna, tre giorni (3-5 marzo) in Fiera a Cesena all’insegna dello spettacolo e dei suoni rigorosamente “made in Romagna”.

Svelati gli otto cantanti nell’area liscio che hanno dato la loro adesione alla prima edizione di Romagna canta, il primo festival della canzone da ballo e dialettale, con sfide a ritmo di polke, valzer e mazurke (venerdì 3 marzo). Tutti loro presenteranno un nuovo singolo inedito che decreterà il brano romagnolo dell’anno: Roberta Cappelletti, Mirko Gramellini, Luca Bergamini, Maurizio Stacchini voce dell’Orchestra La Storia di Romagna, Dal Vangelo Secondo, Macola e Vibronda, Mr Zombie e Ochtopus.

Svelati i nomi anche del Rockmagna Mia (sempre venerdì 3 marzo) che vede attualmente l’iscrizione di otto club della Romagna con i rispettivi artisti emergenti romagnoli: Vidia Club con la band degli Homini, Rock Planet con Onde Radio, Osteria della Sghisa con il Consorzio Portuali, Jazz Club Ca’ Leoni con i Wid’Em, La Vecchia Stazione con gli Absolute, l’X –Ray con i Bronze Bananas, Sidro Club con Lu Silver String Band, Sounddido con Visioni di Cody.

Le adesioni sono aperte fino al 10 febbraio prossimo.

Nel corso della stessa serata ci sarà la consegna dei premi speciali assegnati dal Mei ai migliori artisti e performer del territorio romagnolo.

Domenica 5 marzo infine ci sarà l’assegnazione del Premio Orchestrissima alla miglior orchestra di musica dal vivo della tradizione romagnola esibitasi nel 2016, e la competition Indipendeejay che vedrà sfidarsi club e dj romagnoli. Questi i disk jockey che hanno dato la loro adesione: Max Monti, Bove, Matta, Pyton, Ferra e TD Rock coordinati da Luca Medri di Cosascuola di Forlì, l’Academy che cura il corso per Dj Producer in Romagna.

Oltre a Orchestrissima saranno assegnati anche i premi speciali Rockmagna Mia per il miglior artista/band indipendente della Romagna, mentre Indipendeejay andrà al miglior dj-producer romagnolo dell’anno appena trascorso. Per adesioni e iscrizioni ai contest scrivere a: mei@materialimusicali, i vincitori usciranno da una somma tra voto popolare, voto tecnico degli operatori e voto giurie. È possibile votare fino al 15 febbraio.

Sarà il grande direttore d’orchestra forlivese Marco Sabiu a presiedere le giurie che decreteranno i vincitori dei concorsi, insieme a una giuria qualificata di tecnici per i settori del liscio, del rock e dei dj che daranno ancora più lustro alla manifestazione. Tra i nomi per la giuria di liscio troviamo, tra gli altri, Liviana Zanetti, Ferrino Fanti, Gianni Siroli, Vitaliana Pantini, Davide Rondoni, Valerio Corzani, Michele Minisci. Per il rock Federico Savini, Matteo Teo Cimatti, Roberto Moghe Moretti, Massimo Roccaforte, Andrea Sarneri, Matteo Valtancoli e Giampiero Bigazzi. Per i dj Maurizio Pasca, Presidente del SILB. Le giurie saranno tutte coordinate da Giordano Sangiorgi, direttore artistico del MEI, della Festa della Musica e della Notte del Liscio.

In apertura di Sono Romagnolo si esibirà con un repertorio tutto romagnolo la Big Strazz Band di Gambettola, mentre saranno tre gli artisti buskers, sempre in chiave romagnola, ad animare le aree dei padiglioni fieristici: ci saranno gli Etilisti Noti, gli Scaricatori di Portico e Il Giocomilieri, mentre si preparano altre sorprese.

Non mancano poi le scuole di ballo che saranno coinvolte al massimo nella tre giorni romagnola grazie al coordinamento dell’Ente Tutela Folklore Romagnolo.

Per le scuole di ballo infatti hanno già confermato la loro presenza la Scuola di Mirco e Sandra Ermeti di Rimini, la Scuola Settecrociari di Cesena e la Scuola Bruno e Monia Malpassi di Ravenna.

Info:
“Sono Romagnolo” nasce da un’idea di Cesena Fiera e Media Consulting, organizzato da Cesena Fiera.
“Sono Romagnolo – Cesena Fiera, 3-5 marzo 2017
Orario: venerdì 3 marzo 17.00-23.00; 4 marzo 10.00-23.00; domenica 10.00-21.00.
Ingresso: 2 euro
www.sonoromagnolo.it
Facebook: Sono-Romagnolo
Tel. 0547 21349

Direzione Artistica:
Giordano Sangiorgi / Mei – Meeting delle Etichette Indipendenti
Tel. 0546.646012 e 338.4691819
E-mail: mei@materialimusicali.it
Sito: www.meiweb.it

 

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